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DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 2 agosto 2001

Mondello, mare di colore verde
"Troppe alghe, brutto segno"

(gica) "Sovraffollamento, alta temperatura e difficoltà nel ricambio delle acque. Il mare di Mondello è sofferente: lo dimostra il colore verdastro dell'acqua nel tratto fra Valdesi e lo Stabilimento". A parlare è il professore Silvano Riggio, docente di Ecologia marina all'università. "Questo specchio d'acqua della borgata marinara è diventato verde a causa di una notevole concentrazione di alghe che hanno provocato una recrudescenza negli ultimi giorni di dermatiti fra i bagnanti". Una sessantina sinora sono stati i pazienti costretti a ricorrere alle cure dei medici del presidio sanitario di Valdesi, cinque pure ieri. Tutti hanno accusato gli stessi sintomi: appena escono dall'acqua si trovano il corpo ricoperto di bolle. Niente allarmismi però: "La situazione è normale in piena estate, escludo la possibilità di scoppio di colera o di altre epidemie simili", rassicura l'esperto. Ma il fenomeno, comunque, non è da sottovalutare: "Queste alghe indicano che il mare non gode di buona salute. Le cause sono le alte temperature di questi giorni e l'eccessivo affollamento della spiaggia e la difficoltà del ricambio delle acque del golfo anche perch‚ con l'alta pressione, tipica dell'anticiclone di mezza estate, i venti sono del tutto cessati".
E il professore continua: "Questo cuneo di mare riparato dalla scogliera di punta Celesi all'Addaura impedisce alle brezze di penetrare a livello di marea e quindi di formare una debole corrente diretta verso lo stabilimento e di là ancora verso il paese". E Riggio precisa: "L'effetto verde intenso dell'acqua è l'effetto visivo della concentrazione di innumerevoli cellule del fitoplancton. Si tratta di alghe microscopiche dalle dimensioni di millesimi di millimetro che non sono di per s‚ nocive. Le ragioni della formazione improvvisa delle chiazze di mare verde o bruno vanno rintracciate nell'eccesso di sali nutritivi, cioè una specie di "concime" proveniente dalla stagnazione per colpa delle alte temperature e della folla di bagnanti".
Per quanto riguarda gli ammassi di alghe di grandi dimensioni che si raccolgono sul fondo, queste sono soprattutto residui morti della Posidonia oceanica e della Cymodocea nodosa (che non sono alghe ma piante marine) oltre che di alghe verdi dei Ulva e Enteromorpha (indicatrici di inquinamento fecale). "La loro putrefazione sul fondo sottrae ossigeno e peggiora vistosamente la qualità dell'acqua. In ogni caso, anche se non particolarmente dannoso alla salute umana, il fenomeno è negativo ed è la prova lampante del pessimo stato di gestione della spiaggia". Gi. Ca.