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Prima Pagina è un servizio di Albaria per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine

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DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 22 febbraio 2001

SPECIALE: Occhio Sulla Città - Mondello

MONDELLO
PERIZIA DEI PM: LE FOGNE O ADDIO BAGNI
Il Consulente nominato dalla Procura avverte: Senza i nuovi scarichi l'estate sarà rovinata dall'inquinamento. Ma i lavori sono fermi.
L'appalto è bloccato dal dicembre del '99: realizzati
solo 30 chilometri su 70 Occorre una perizia di variante, contenzioso aperto tra il Comune e l'impresa. La falda impregnata dai liquami

Inquinamento a Mondello, la procura della Repubblica chiama a rapporto il Comune, elenca le cause che hanno portato i cartelli col divieto di balneazione l'estate scorsa, e fra le cose da fare subito mette al primo posto il completamento della rete fognaria di Mondello: troppi ritardi su quell'appalto, i lavori fermi da un anno e mezzo vanno ripresi immediatamente.
La corsa dell'amministrazione comunale è già scattata. Tre conferenze di servizio nell'ultimo mese, il commissario Guglielmo Serio che richiama al lavoro i tecnici. L'appalto è fermo perch‚ aspetta una perizia di variante e finora quattro direttori dei lavori non hanno saputo individuare la soluzione. Ma adesso c'è la svolta: non si farà più la parte di fognatura destinata alle acque piovane, le acque bianche, l'appalto sarà ridotto e si farà solo la rete per le acque nere. Lavori contenuti per fare presto. All'orizzonte di Mondello si profilano nuvole giudiziarie e l'appalto fermo dal dicembre '99 va ripreso subito: solo una nuova fognatura potrà fermare l'inquinamento, lo dice il perito della Procura.
Nell'inchiesta sulla spiaggia chiusa, il sostituto Rita Fulantelli ha scelto un tecnico e l'ha incaricato di una relazione sulle cause dell'inquinamento ed i rimedi. Il professor Giuseppe Giordano, ordinario di Idraulica agraria a Ingegneria, ha individuato il primo colpevole, è il ferro di cavallo: dovrebbe portare a mare solo le acque bianche e invece "è stato usato come fognatura".
I collettori che portano al ferro di cavallo sono "fortemente inquinati", e fra l'altro il canalone non è impermeabile: dal fondo lascia passare i liquami che si infiltrano nel terreno e vanno a finire a mare insieme alle infiltrazioni delle centinia di pozzi neri privati, scavati senza regole e permessi. Fra l'altro, l'inquinamento arriva anche da sottocosta. La falda impregnata di liquami trasuda sott'acqua lungo tutta la battigia. "A conferma che non è solo il ferro di cavallo a inquinare Mondello", dicono dall'Amap il consigliere di amministrazione, l'ingegnere Marco Antonio Rizzo, e il presidente designato dall'ex sindaco Orlando, Giuseppe Cappellani.
Mondello, un caso grave: è inquinato il territorio. Si vede anche dalle foto aeree scattate nel marzo dell'anno scorso. C'è una fascia scura nell'acqua lungo la riva, sono i colibatteri che arrivano dalla terra ferma e si sommano a quelli che escono dal ferro di cavallo ai due sbocchi, al Gabbiano e al Circolo Lauria. Il consulente della procura scrive che il ferro di cavallo è ostruito da liquami pietrificati nei decenni e oggi il liquido trova un passaggio utile di soli 50 centimetri. Fra le cose da fare c'è la "realizzazione degli allacci fognari nei tratti di rete funzionali", cioè nei tratti già realizzati e che sono già collegati al depuratore di Fondo Verde. Vanno fatti anche "i controlli sulle anomalie negli impianti di sollevamento che portano a Fondo Verde, vanno alleggeriti gli scarichi neri sul ferro di cavallo, i prelievi per l'esame delle acque vanno fatti anche in inverno due volte al mese in corrispondenza degli sbocchi a mare del Lauria e del Gabbiano". Ma soprattutto la ripresa dei lavori per la rete idrica.
L'appalto è stato aggiudicato alle imprese Iter Ravennate e alla palermitana Sices col ribasso del 23 per cento: 16,5 miliardi per realizzare una settantina di chilometri di fognature per acque nere e bianche. Inizio dei lavori nell'aprile '97, sospesi nel dicembre del '99 quando i chilometri realizzati sono circa trenta.
Tutto fermo perchè si scopre che non si possono scaricare le acque bianche nel ferro di cavallo: è otturato da "settanta anni di liquami pietrificati", dicono i dirigenti dei Lavori pubblici. Il Comune si ritrova a un bivio: o pulire il ferro di cavallo, e ci vogliono quindici miliardi e un anno di lavoro, oppure rinunciare alla rete per le acque bianche, ("si farà con un progetto successivo", dicono dai Lavori pubblici) e puntare solo sulla rete per i liquami.
E la perizia di variante che dovrà essere avallata dal commissario Guglielmo Serio fa proprio questa scelta: scorporare le condotte nere dalle bianche, "ridurre la spesa ma superare l'ostacolo e arrivare prima possibile al disinquinamento di Mondello". Ma i conti dei tecnici parlano di tempi lunghi: una decina di anni.
Intanto i tecnici dell'Amap hanno iniziato la pulizia del ferro di cavallo. Su una lunghezza di 2.658 metri, ne sono stati ripuliti 900. E anche le imprese hanno aperto i contenziosi per i ritardi del Comune e le incertezze su cosa fare: la richiesta di danni sta fra gli otto e i dieci miliardi.
Delia Parrinello

Sondaggio di SiciliaOnLine sul destino della spiaggia
Legambiente e Albaria
vedono nero nel futuro del lido

(rlm) La stagione balneare è a rischio, dice pure Legambiente Sicilia, perch‚ è irrisolto il problema degli scarichi fognari. Mancano un pugno di mesi e il pensiero già corre all'estate, a quando la spiaggia sarà presa d'assalto dai vacanzieri, a quando ci si chiederà se l'emergenza dello scorso agosto, quella che portò al divieto di balneazione, è cessata oppure no. Per Legambiente Sicilia e per il Club Albaria di Mondello è "impensabile" riavviare la stagione balneare a meno che non si metta in atto un sostanziale riassetto del sistema fognario. E l'Amap assicura che sono già in corso interventi mirati.
In merito a Mondello, comunque, da un'inchiesta avviata dal Portale Internet www.siciliaonline.it, emerge inoltre la necessità di "riorganizzare" la borgata marinara e la sua complessa vita estiva. Dal sondaggio avviato sul portale risulta che il 44 per cento dei votanti vorrebbe affidare la gestione della spiaggia a una società che ottimizzi l'organizzazione degli spazi (balneazione, ristorazione, sport...); il 31 per cento riterrebbe opportuno pianificare ex-novo i servizi, dalla rete fognaria al sistema dei trasporti; mentre il 23 preferirebbe incentivare nuove politiche culturali che animino la borgata anche nei mesi invernali. E quanto al dilemma "capanne sì, capanne no", interviene ancora Legambiente Sicilia: "Riteniamo opportuno rendere fruibile la passeggiata a mare nella sua totalità in ogni stagione - spiega il segretario regionale Giuseppe Messina (nella foto) -. Abbiamo chiesto a Comune e Demanio una gestione della spiaggia più razionale e meno privatizzata". L'incarico è affidato da tempo alla società Italo Belga che, più volte interpellata in merito, non ha voluto replicare.
Intanto, raccolta l'adesione di diversi rappresentanti della vita politica e sociale di Palermo, il Club Albaria ha inviato alla Capitaneria di Porto e all'assessorato regionale al Territorio una richiesta per "l'aumento dei varchi per l'ingresso libero al mare e l'ampliamento del corridoio pubblico per le attività veliche: due proposte - spiega Vincenzo Baglione, direttore dell'Albaria - necessarie per migliorare la fruizione della spiaggia e del mare, nel corso dell'anno, da parte di tutti".R. L. M.

Allacci abusivi, solo40siautodenunciano
Circa 3500 gli scarichi fuori legge. Cento in viale Galatea riconvertiti su ordine della magistratura. Amap al lavoro tra vasche e "ferro di cavallo".

Mondello verso l'estate, sono in corso i lavori per evitare l'inquinamento ma colibatteri e streptococchi forse resteranno padroni del mare. Saranno un po' meno di quelli dell'estate 2000 "e comunque non in misura tale da chiudere per inquinamento come è avvenuto l'anno scorso": lo assicurano i dirigenti dell'Amap, l'azienda acquedotto che è responsabile della manutenzione ordinaria delle fognature e del ferro di cavallo. Intanto però ci sono i primi numeri della campagna contro i colibatteri. Su circa 3.500 titolari di allacci fognari inquinanti, non collegati alle fognature ma attaccati abusivamente al ferro di cavallo o a pozzi privati, sono solo 40 i residenti che hanno presentato istanza all'Amap per la riconversione. Ci sono poi cento famiglie che saranno riconvertite d'ufficio in viale Galatea, su richiesta della magistratura che ha individuato la loro connessione anomala. In tutto 140 allacci ripuliti prima dell'estate. Tutti gli altri, tremila e passa, aspettano il grande risanamento predisposto dal sub commissario Silvia Coscienza, nominato dalla Regione per l'emergenza. Ma i percorsi di sanatoria sono entrambi al palo.
L'autodenuncia prevede il pagamento anticipato dell'allaccio, anche 6-7 milioni. Il risanamento collettivo prevede invece solo il pagamento di un anticipo e la speranza che il resto venga fuori dalle casse comunali. Due strade comunque bloccate. Una ferma a 40 istanze, l'altra impelagata in progetti, pareri, il no del Genio Civile e alte consulenze.
Risanamento collettivo. Novembre 2000, Silvia Coscienza affida la realizzazione dei tremila allacci alla Iter Ravennate, l'appaltatrice della rete fognante. Non tutti e tremila si possono fare perchè la rete non c'è e vengono ridotti a mille. Tocca all'Amap fare il progetto da 3,3 miliardi. Il Genio civile lo blocca: gli allacci porteranno i liquami al depuratore di Fondo Verde e poi li reintrodurranno insieme a tutti gli altri nelle fognature che scaricano ai Cantieri navali, è vero - si chiede il Genio - ma se già le pompe di sollevamento stentano, come faranno a reggere quando il carico sarà più forte? Per rispondere a questa domanda l'ex assessore ai Lavori pubblici Franco Miceli aveva istituito una commissione di tecnici che però è "caduta" insieme alla giunta. Il subcommissario Coscienza ha chiesto allora il supporto tecnico della Sogesid, una azienda specializzata nel settore "e adesso stiamo aspettando lo studio di inquadramento" dice Cappellani.
Questo è lo stato degli allacci: tempi lunghi, mentre l'Amap lavora per una estate meno inquinata. Sta costruendo una vasca in via Mater Dei, che intercetterà i collettori prima che scarichino nel ferro di cavallo: "E' un modo per alleggerire il carico fognario nel canalone, la vasca sarà pronta prima dell'estate". Ha realizzato una seconda paratia allo sbocco del canalone, "che fa da camera stagna". In via Mongibello ha in corso un "intervento esplorativo" per scovare allacci inquinanti. E sta ricostruendo lo sbocco del ferro di cavallo al Lauria, crollato il 2 febbraio scorso. Colibatterio in più o in meno, e tolti i 140 allacci ripuliti entro giugno, a Mondello i bagni 2001 saranno a rischio come quelli 2000. E il disinquinamento totale soltanto nel 2011. D. P.

Gli accertamenti dei caschi bianchi del Nopa sulle fognature
I vigili proseguono i controlli:
le vie da passare al setaccio

(gica) Controlli a tappeto dei vigili urbani a caccia di scarichi abusivi a Mondello. Oltre trecento le case visitate dai "caschi bianchi" per verificare se i proprietari hanno effettuato l'allacciamento alla fognatura. La maggior parte di loro non sarebbe in regola.
L'operazione è condotta dalla polizia municipale del Nopa, il nucleo operativo protezione ambiente, e sinora ha interessato le abitazioni che si trovano in via Iandolino, via Carbone, viale Galatea, viale delle Palme e alcune traverse di quest'ultimo viale. Quindici gli agenti che da oltre un mese sono al lavoro ogni giorno. I vigili chiedono ai proprietari la certificazione relativa all'allaccio fognario e poi annotano tutto. I risultati quindi saranno trasmessi all'Edilizia privata del Comune, all'Amap e alla Provincia. Per chi non è in regola sarà l'assessorato provinciale al Territorio a stabilire l'ammontare della multa, si tratta di una sanzione amministrativa. La multa scatta per chi effettua gli scarichi direttamente nel canalone oppure nei pozzi neri: chi non ha fatto l'allacciamento si può rivolgere all'edilizia privata del Comune.
Tremila le abitazioni che saranno passate al setaccio dai vigili: villini e palazzi di una novantina di strade dalla piazza di Mondello sino all'Addaura. Il via libera all'intervento era stato disposto da un'ordinanza dell'ex sindaco Leoluca Orlando. L'obiettivo del Comune è quello di trovare una soluzione definitiva al problema dell'inquinamento del mare. Per tutta l'estate, infatti, davanti ai due sbocchi del "ferro di cavallo" i coliformi hanno superato il limite consentito dalla legge. Dall'estate scorsa sull'inquinamento del mare di Mondello indaga la magistratura. Parallelamente ai controlli nelle case, proseguono pure gli accertamenti da parte della polizia municipale marittima per quanto riguarda gli allacciamenti fognari nella zona della piazza. "Qui nessuno più scarica liquami nel "ferro di cavallo" - dice l'ispettore Giorgio Piazza, che conduce le indagini sull'inquinamento a Mondello - perchè l'Amap ha convogliato i liquami nella condotta fognaria preesistente che li porta all'impianto di sollevamento di via Palinuro".
In base al provvedimento del Comune, i controlli interesseranno le seguenti altre strade: viale Principe di Scalea, viale Principessa Elena, lungomare Cristoforo Colombo, via Giovanni da Cartagena, Margherito da Brindisi, Gualtiero da Caltagirone, Pietro Rombulo, Pitea da Marsiglia, Guevara, Annone Eraclea, Principessa Mafalda, Principe Umberto, piazza Caboto, via Orfeo, Colonia Marina, Principessa Giovanna, Principessa Iolanda, Cerere, Margherita di Savoia, Saline, Nuova Buffa, Cà da Mosto, Italia, Venere, Alliata, Geranio, Argonauti, Saturno, Niobe, Giasone, Euridice, Garofalo, Delle Sirene, Mater Dei, Giunone, Mattei, Cavarretta, Cloe, Timeo, Cortile I, Porta Di Mare, Prometeo, Polluce, Castore, Buffa, Nettuno, Icaro, Rosciglione, Amarilli, Serenità, Cupido, Tuberosa, Glicine, Ciane, Fiori, Russo, Fragapane, Euterpe, Ferrante, Esperia, vicolo Mancuso, Diana, Pandora, Atlante, Gallo, Vello d'Oro, Pedone, Mercurio, Aiutamicristo, Calpurnio, Tolomea, Li Greci, Elpide, Mongibello, Proteo, Nereo, Pindaro, Tolomea, Zeusi d'Eraclea, Asterope, Niso, Mondello, Aiace, Diomede, Apollo, Eurialo, Torre di Pilo, Pazienza e Stesicoro. Gi. Ca.

Mondello, nulla di fatto
per le vie Palinuro e Aiace

(sari) Mondello, tutto invariato per il tappo di via Palinuro e via Aiace, mentre la Pedemontana è irrealizzabile perchè la zona è soggetta alla caduta dei massi e comunque c'è il no del Genio Civile. Questo è quanto emerso da un incontro tra il vice commissario Salvatore Rocca e i residenti. Per via Palinuro i proprietari non intendono arretrare di quel metro e quaranta che serve al Comune per realizzare il marciapiede.