22 settembre 2006

 

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è un servizio di Albaria nato nel 1998, per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine
 

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TENNIS: 55MI INTERNAZIONALI DI SICILIA ATP - 25 settembre - 1 ottobre 2006

Al via l’ultimo atto degli ATP di Palermo

Presentata al Circolo del Tennis l’ultima edizione degli Internazionali maschili ATP.  Tre wild card assegnate al giovane azzurro Fognini e ai siciliani Aldi e Naso. E dopo la scomparsa del torneo di Milano, in Italia resta soltanto il Masters Series di Roma. Fra polemiche che si intrecciano ai contenuti sportivi, c’è poco spazio per l’ottimismo in vista del 2007, quando il torneo verrà definitivamente ceduto all’estero. Appassionati di tennis ed enti pubblici (principali finanziatori ed organizzatori dell’evento) sono i maggiori penalizzati di questa vicenda, con il Tennis Club Palermo a decidere le sorti del secondo torneo maschile italiano organizzato da oltre un decennio dall’Aapit di Palermo con la quasi totalità di finanziamenti pubblici in grandissima parte provenienti dalla Regione Sicilia. "Un’altra sconfitta per la città di Palermo – ha detto Agostino Porretto, a capo del Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Sicilia -. L’evento è calendarizzato nel POR e il nostro sostegno, fatta eccezione per l’edizione 2001, non è mai mancato".
 
di Fabrizio Dalle Nogare


Le voci che si inseguivano da settimane circa il futuro degli Internazionali di Sicilia hanno avuto le attese conferme. A meno di clamorose novità dall’anno prossimo la città di Palermo non avrà più un torneo di tennis inserito nel circuito professionistico ATP ma un torneo del circuito challenger con montepremi inferiore ed altrettanto minore punteggio nelle classifiche mondiali. Con tutta probabilità, infatti, i diritti ad organizzare il torneo ATP saranno venduti dal TC1 Palermo ad una località estera (le ipotesi più accreditate sono la francese Nizza o una città asiatica). Così, la presentazione della 55ma edizione degli Internazionali di Sicilia, che sono in programma dal 25 settembre al 1 ottobre, è stata l’occasione per cercare di fare chiarezza su una questione che ha interessato la stampa cittadina e che coinvolge il Circolo del Tennis di Palermo, proprietario dei diritti del torneo, e gli enti pubblici comunali e regionali, che negli anni hanno coperto la quasi totalità delle spese che l’evento richiede. E se i cittadini palermitani possono dirsi fieri di ospitare un torneo internazionale di tennis ATP, che per importanza a livello maschile in Italia è superato solo dal Masters Series di Roma, essi sono altresì consapevoli del grande impegno economico che un evento del genere comporta. Sommando, infatti, le cifre dei finanziamenti regionali e comunali erogati ogni anno, si raggiunge la notevole quota di 8 milioni di euro sommando le ultime dieci edizioni (circa 800 mila euro l’anno). Volendosi soffermare sulle cifre si potrebbe affermare che il torneo di Palermo nei dieci anni è costato ad ogni cittadino siciliano 1,6 euro. Numeri che, unitamente ai dati che indicano un calo degli spettatori, hanno indotto i responsabili del TC1 Palermo, un Circolo le cui strutture occupano oltre 3 ettari (30.000 mq.) di suolo pubblico nel cuore della città, ad optare per una scelta che tiene conto del risparmio.

55mi Internazionali di Sicilia in tono minore - "Lo spettacolo verrà esclusivamente dal campo” per usare le parole di Franco Randazzo, presidente del Circolo del Tennis. Tuttavia, anche dal punto di vista strettamente sportivo ci sono da registrare alcune defaillances, come le rinunce del possibile numero uno del tabellone di singolare, il talentuoso francese Richard Gasquet, e del terraiolo argentino Guillermo Coria, finalista al Roland Garros 2004. Via le possibili teste di serie numero 1 e 3, ecco che rimane lo spagnolo Verdasco (numero 29 del mondo) come primo giocatore in tabellone, con nomi come il numero uno azzurro Volandri, Almagro, Martin, Mathieu e Simon a completare il quadro delle teste di serie. In più, le tre wild card assegnate al giovane azzurro Fognini e ai siciliani Aldi e Naso, tutti oltre la posizione numero 200 mondiale. Un torneo che “privilegia l’attività tennistica isolana” per dirla con Randazzo.

Challenger dal 2007 - Proiettando lo sguardo oltre il 2006, però, le nubi si addensano fosche. “Con la riduzione dei finanziamenti pubblici non ce la facciamo ad andare avanti Franco Randazzo, presidente del TC1mantenendo il montepremi attuale di 350 mila euro – ha dichiarato Franco Randazzo (a sx nella foto) -. Stiamo quindi pensando di conservare il marchio trasformando il torneo in un challenger con montepremi minore. Esistono delle trattative per la cessione dei diritti del torneo ATP, ma non c’è ancora niente di definito, al contrario di quanto affermano notizie diffuse dalla stampa (la notizia della cessione ufficiale del torneo era apparsa sul sito del canale televisivo Eurosport, ndr). Il ricavo eventualmente ottenuto dalla cessione potrebbe essere investito nella copertura delle perdite accumulate dal Circolo negli anni, nella crescita del settore giovanile e nell’adeguamento degli impianti di gioco”. La cifra di cui si parla per la cessione dei diritti ad organizzare il torneo dovrebbe aggirarsi sul milione e mezzo di euro. Una cifra importante, che ha presumibilmente fatto gola ai soci del Circolo del Tennis Palermo, i quali nell’assemblea di agosto hanno deliberato per la vendita dei diritti. Un'assemblea alla quale erano presenti solo 90 soci su 1.800, un quinto del totale. Allora, o i pochi soci hanno riscontrato un calo d’interesse del pubblico nei confronti di un torneo che è costato ben 8 milioni di euro ai cittadini negli ultimi 10 anni, e hanno optato per una manifestazione che, pur perdendo lo status ATP potrebbe con minore investimento ottenere maggiori risultati, oppure hanno manifestato semplicemente l’esigenza di far cassa tramite la vendita dei diritti di cui sono detentori.

"Una sconfitta per Palermo" - Dall’altro lato c’è una parte politica, che contesta la decisione dell’assemblea dei soci, che ha deciso per la cessione senza, a quanto pare, consultare i principali finanziatori. “Si è evidentemente interrotto il dialogo tra istituzioni e sodalizio organizzativo – ha detto Stefano Santoro, assessore comunale allo Sport – e sono rammaricato di aver saputo della decisione di vendere un torneo di questa importanza a mezzo stampa. Un confronto a livello politico avrebbe potuto portare a cercare una soluzione per salvare il torneo. Ora sembra che siano le istituzioni i killer dell’evento, ma il nostro supporto non è mai mancato”. Un supporto comunale che, quantificato, è stato di 225 mila euro fino a quest’anno, ma è sceso a 100 mila per il 2006, secondo l’assessore Santoro a causa di “tagli al bilancio dovuti alla Finanziaria 2005”.

“Prendiamo atto di questo atteggiamento di rinuncia da parte del Circolo del Tennis, un’altra sconfitta per la città di Palermo – ha detto Agostino Porretto (a sx nella foto), a capo del Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Sicilia -. L’evento è calendarizzato nel POR (Progetto Operativo Regionale, ndr) e il nostro sostegno, fatta eccezione per l’edizione 2001, non è mai mancato. Siamo dispiaciuti, come ente co-organizzatore del torneo, di sapere della quasi avvenuta vendita soltanto in occasione della presentazione dell’edizione 2006, l’ultima a quanto pare”. Non sembrano essere stati messi in discussione i 500 mila euro di finanziamenti regionali, previsti anche per l’edizione di quest’anno.
La questione inerente agli Internazionali di Sicilia, tuttavia, interessa più in generale lo sport palermitano e siciliano. Perché risulta evidente la necessità di modificare l’assetto politico eMassimo Costa, presidente del CONI Sicilia legislativo in cui si inserisce il mondo dello sport. “Abbiamo più volte proposto un disegno di legge a tutela delle grandi manifestazioni sportive – ha aggiunto Massimo Costa (a dx nella foto), presidente del CONI Sicilia – ma sembra che l’attenzione del mondo politico arrivi solo quando, come in questo caso, si stanno consumando delle tragedie. I tavoli di confronto ci sono, serve soltanto la volontà di confrontarsi ed affrontare i problemi. Lo sport ha bisogno di essere svincolato da altri campi, come turismo e spettacolo, ed avere una legislazione autonoma. È questa la strada per risolvere i problemi”.
Errori che sono soprattutto di gestione e di mancato sfruttamento delle potenzialità di un torneo internazionale di uno degli sport più seguiti a livello mondiale. “C’è grande preoccupazione per la situazione creatasi nell’ambito del tennis – ha dichiarato Rosario Filoramo, capogruppo al Comune dei Democratici di Sinistra -. Le istituzioni comunali si sono dimostrate sempre più distratte, riducendo i fondi e soprattutto dimostrando poca attenzione per migliorarne la visibilità. L’evento è stato trascurato evidenziando un clamoroso fallimento della politica sportiva. Se nel 1999 il Comune investiva 20 miliardi di lire nello sport, oggi gli stanziamenti sono ridotti a 860 mila euro”, penalizzando altri grandi eventi sportivi come la 21 edizione del World Festival On The Beach disputata dal 15 al 21 maggio 2006 che non ha ottenuto nessun finanziamento da parte del Comune di Palermo.

Oliviero Palma e Flavia Pennetta in occasione del torneo di tennis femminile organizzato dal Country Club di PalermoErrori del passato e proposte per il futuro - Tra scarsa attenzione a livello politico, mancanza di comunicazione tra organizzatori e riduzione dei finanziamenti, è lecito domandarsi in che modo si sarebbero potute sfruttare le potenzialità dell’evento in termini di immagine e di attrattiva per il pubblico. Oliviero Palma, presidente del Country Club di Palermo e da più di 20 anni organizzatore del torneo internazionale femminile, prova a rispondere all’insidiosa domanda. “Si doveva ripensare al periodo dell’anno in cui far giocare il torneo, perché il pubblico diminuisce di anno in anno e le tribune sono piene solo nei giorni delle semifinali e della finale. Oggi si gioca tra settembre e ottobre, proprio quando, tra scuole ed attività lavorative, la gente ha meno tempo per seguire un evento di questo tipo. Inoltre si fatica ad attrarre sponsorizzazioni private, e gran parte del peso economico finisce per gravare sulle istituzioni pubbliche, che per una serie di ragioni non riescono ad assicurare la continuità dei finanziamenti”. Palma aveva anche provocatoriamente proposto di rilevare l’onere dell’organizzazione del torneo maschile, pur di mantenerlo nella città di Palermo. “Avevo chiesto di poter organizzare il torneo maschile nello stesso periodo di quello femminile (che si svolge nel mese di luglio, ndr) mantenendo inalterati i finanziamenti pubblici – spiega Oliviero Palma – così da ridurre le spese”. Una proposta coraggiosa, ma che difficilmente verrà accolta, dal momento che i proprietari dell’evento hanno tutto il diritto di cederlo a chi vogliono, ed è facile pensare che vincerà questa sorta di “asta” chi offrirà la cifra più alta. Il presidente del Country Club propone anche dei possibili rimedi, che interessano in generale il mondo dello sport siciliano e richiamano le parole di Massimo Costa. “Ci vorrebbero degli interventi legislativi a sostegno delle manifestazioni più importanti, quelle che hanno maggiore eco anche fuori dai confini regionali o nazionali – dice Palma -. Si potrebbe pensare all’istituzione di un comitato organizzativo dei grandi eventi sportivi, che si occupi anche della ricerca di sponsor e che trovi delle soluzioni volte ad economizzare le spese”.
L’edizione numero 55 degli Internazionali di Sicilia, dunque, sta per partire. Il futuro, però, sembra segnato.