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 6 gennaio 2008


 

 

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Windsurf: L'intervista con l'atleta che rappresenterà l'Italia alle Olimpiadi cinesi
QUATTRO CHIACCHIERE CON FABIAN HEIDEGGER ASPETTANDO IL MONDIALE RS:X DI TAKAPUNA
Si preannuncia di alto livello il mondiale della tavola a vela RS:X, che sarà di scena a Takapuna, in Nuova Zelanda, dal 12 al 20 gennaio. Un mondiale con il più alto numero di nazioni partecipanti mai visto. Nelle acque di Auckland si daranno battaglia duecento atleti provenienti da ben quarantanove nazioni, per una competizione a numero chiuso con centoventi uomini ed ottanta donne in gara. I migliori sono tutti in campo, molti di loro sono pronti a giocarsi l'unico posto per la Cina nelle classi maschile e femminile.



Fabian Heidegger alterna gli allenamenti specifici in mare con quelli a terra. Nella foto a Takapuna prima di una "biciclettata" in solitario di circa 100 km

Video intervista


Giochi fatti per l'Italia con Alessandra Sensini e Fabian Heidegger, che gareggeranno liberi dalla pressione delle selezioni olimpiche. Da circa due mesi si è intensificato il programma di allenamenti di molti atleti
che dalle Canarie sono passati nella terra dei kiwi, finalizzato ad un utile warm up in vista dell'imminente mondiale.
Ne parliamo con Fabian Heidegger, il giovane atleta di Bolzano che, da pochissimi giorni passato in forza al centro sportivo della Marina Militare, si è messo in evidenza nel 2007 con una stagione piena di risultati di rilievo.
Simpatico, bravo e ben apprezzato nel panorama internazionale del windsurf olimpico, nonostante la sua giovane età. Sicuro di sé, Fabian Heidegger è l’atleta che rappresenterà l’Italia ai prossimi Giochi di Pechino. Ha lasciato le briciole ai pochi avversari italiani, in occasione delle gare di selezione scelte dalla FIV, grazie al lavoro svolto all'estero sotto le direttive del fuoriclasse israeliano Amit Imbar, allenatore di Gal Fridman (oro ad Atene) e per lunghi anni sparring partner di Riccardo Giordano. Il diciannovenne altoatesino ha cominciato con il glorioso sodalizio di Caldaro - l'Associazione Velica di Caldaro - , da pochissimi giorni è passato in forza al gruppo sportivo della Marina Militare. Ha cominciato a praticare il windsurf nel 2002, prendendo parte, da subito, alle prime regate della classe olimpica Mistral e ottenendo, negli anni seguenti, buoni risultati prima nella classe Aloha, poi nella classe olimpica Mistral giovanile e dal 2006 nella nuova classe olimpica RS:X. con la vittoria della medaglia d'oro ai Mondiali giovanili ISAF. Nel 2007 la svolta decisiva: una serie di importanti risultati gli assicurano il passaporto per la Cina, staccando nettamente i suoi diretti avversari il toscano Federico Esposito ed il siciliano Riccardo Belli dell'Isca, che ha deciso di non partecipare all'importante appuntamento surfistico in Nuova Zelanda.

 


Intervista a Fabian Heidegger
 

►Cosa ti piace di più di questa disciplina?

Mi piace soprattutto il windsurf olimpico. E' una disciplina molto ampia, cioè intendo dire, che si deve essere velisti a 360°. Importante essere molto allenati a livello aerobico, avere capacità tattiche e strategiche elevate e un livello tecnico e mentale altissimo.
►Da circa cinque anni sei in giro per il mondo per allenarti. Raccontaci le tue esperienze, luoghi e compagni di allenamento.

Da quando ho cominciato a disputare gare a livello nazionale, il mio circolo mi ha sempre dato la possibilità di fare esperienza nel contesto di regate internazionali. Crescendo, ritenevo sempre più indispensabile viaggiare e a cambiare partner di allenamento. Il mio “viaggio training” più importante è stato l’inverno del 2006/07 in Israele in cui ho avuto la fortuna di avere come partner di allenamento Gal Fridman.

 

L'israeliano Gal Fridman, oro alle Olimpiadi di Atene ha disputato la sua prima regata internazionae a Mondello in occasione del Windsurf World Festival di Mondello.


Quali sono i risultati che hai ottenuto per qualificarti?

Nel 2007 ho ottenuto i risultati più importanti della mia carriera. Il quinto posto a Medemblik, il quarto posto all’Europeo (Cipro) e l’undicesimo al mondiale (Cascais), i più importanti per la selezione olimpica. Il settimo posto alla preolimpica di Qingdao (Cina) era molto importante per me stesso, mi ha dato confidenza per andare ai Giochi con l’obiettivo di una medaglia.
Da quando hai pensato che avresti vinto le selezioni?
Ero molto sicuro di me stesso ancor prima che cominciassero ma, dopo il risultato ai Mondiali di Cascais, ho avuto la certezza che non c'era più niente da fare per i miei connazionali avversari.
Dove e quanto ti sei allenato?
Ho dovuto affrontare programmi di allenamento duri e intensi, soprattutto a livello fisico, dato che psicologicamente sono sempre piuttosto rilassato e scendo in acqua molto tranquillo L’inverno scorso mi sono allenato nell'isola di Gran Canaria, con un gruppo internazionale (Toni Wilhelm GER, Richard Stauffacher SUI, Byron Kokkolanis GRE, Nimrod Mashiah ISR) fino a Novembre dopodiché sono venuto in Nuova Zelanda a prepararmi per il mondiale. Qui mi sto allenando soprattutto con Tom Ashley NZL, Shahar Zubari ISR, Joao Rodrigez POR e Byron Kokkolanis GRE.
Ti sei allenato a fianco della medaglia d’oro di Atene, l’israeliano Gal Fridman ed ultimamente con il neozelandese Tom Ashley, già qualificato per la Cina. Qual è la tipologia degli allenamenti ed il livello di preparazione? Cosa hai imparato dall’uno e dall'altro?
 

Tom Ashely favorito n1 per il Mondiale RS:X di Takapuna in nuova Zelanda

La mia prima esperienza è stata con Gal Fridman come partner e Amit Imbar come allenatore. Durante quel periodo ho imparato moltissimo, non solo a livello sportivo, ma anche per la mia vita futura di atleta. Gal e Amit mi hanno insegnato una cosa molto preziosa: come prepararsi per una competizione da obiettivo. Ho anche imparato ad essere più sicuro di me stesso e di essere originale nelle mie scelte sportive e di vita. La mia autostima è cresciuta notevolmente, cosa, questa, importante per tutti, ma basilare per un atleta.

Tom Ashley invece è una persona molto speciale. Con lui riesco a fare dei sacrifici negli allenamenti come mai sia riuscito a fare. In questa fase l’allenamento fisico ha molto importanza. Ci alleniamo molte ore in bicicletta e in acqua, anche con condizioni di vento che non sono per niente piacevoli. Insomma la mia capacità di soffrire è aumentata nettamente in questo ultimo mese.

Meglio il windsurf qui all'altro capo del mondo o quello nostrano? Ci sono delle differenze?

Viaggiando tanto e cambiando spesso luoghi di allenamento ho conosciuto tanti tipi di windsurf e modi di praticarlo, ma la filosofia resta sempre quella data dalla sconfinata libertà che si prova  stando a contatto con la natura, il mare e il vento.

Una cosa è certa in tutti le parti del mondo ci sono cose positive e negative. Ci sono paesi come Israele dove il windsurf ha completamente un’altra importanza che da noi. Anche lo spazio dedicato dai media lì è davvero gigantesco.

Chi vedi come favorito per questo mondiale? Chi temi di più? 

Certamente vedo me stesso come favorito. Ma se devo fare altri nomi, di sicuro Tom Ashley o Julien Bontemps. Posso provare paura, quella che ti salva da qualche situazione spiacevole, ma timore, quello no, mai.
Due nomi da podio per questo mondiale kiwi.

Il neoselandese Tom Ashley e in campo femminile Alessandra Sensini
 

COBA

 

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Sito ufficiale Fabian Heidegger


Traduzione di Debbie Morgan

 

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