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 3 gennaio 2008


 

 

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Vela: America’s Cup
COPPA ANCORA IN ALTO MARE: A GENNAIO LA DECISIONE FINALE.
FIOCCANO LICENZIAMENTI FRA I TEAM PARTECIPANTI

Il giudice Herman Cahn ha stabilito per il prossimo 14 gennaio la data della sentenza definitiva sulla controversia Alinghi vs Oracle. La Corte newyorkese stabilirà la data della sfida da “Deed of Gift” fra i due team, nonché la bontà o meno delle contestazioni. Forse sarà la regata su un catamarano a porre fine alla lite tra i sindacati statunitense e svizzero, così come proposto inizialmente da “Oracle”. Intanto “Alinghi”, secondo indiscrezioni, ha già iniziato la costruzione di un catamarano.

 

 

 


Mancanza di dialogo tra i due patron Larry Ellison e Ernesto Bertarelli. Dopo la sentenza della Suprema Corte di New York, che dà ragione al team Usa, ancora nessun accordo sulla prossima sfida tra “Oracle” e “Alinghi”. Herman Cahn, giudice di New York, ha già fissato un’udienza il 14 gennaio 2008 per ratificare il giudizio.
Secondo lo skipper di “Oracle”, il neozelandese Russell Coutts che proprio al timone di “Alinghi” aveva vinto la America's Cup, «È il caso di andare avanti e siamo disponibili a dare vita nel 2008 a una sfida di tipo molto diverso: ci sentiamo molto impegnati in questo». Il comunicato di “Oracle” precisa di voler fare svolgere questo duello in catamarano nel prossimo ottobre e che il sindacato americano «È pronto, in caso di vittoria, a organizzare una trentaquattresima edizione nel 2011 a Valencia».
Ma, a dispetto di quanto prima annunciato, il team svizzero ha deciso che ricorrerà sicuramente in appello, provocando una nuova ondata d’indignazione presso l’équipe BMW.
Le responsabilità, quindi, sono da ambedue le parti: entrambe le fazioni sembrano preoccupate più dall’esito della controversia che delle sorti dell’America’s Cup. Per molti team, l’incertezza dell’evento ha generato conseguenze che pesano: il quotidiano di Valencia, Las Provincias ha riportato che l’iberico Desafio “la cui nomina a Challenger of Records è stato il punto d’inizio della battaglia giudiziaria di cui sopra” ha già licenziato il 20% del personale. La non certezza dell’evento velico comporta una non certezza degli sponsor e, quindi, una mancanza di fondi.
Nelle stesse condizioni anche Augustin Zululeta, semifinalista nella scorsa Vuitton Cup, che si è liberato di 15 amministrativi. I tedeschi di United Internet Team Germany, ancora, hanno fissato un limite, scaduto il quale valuteranno l’ipotesi se continuare nella preparazione in vista della Cup o meno, mentre l’inglese Team Origin ha annunciato che rivaluterà i suoi piani nel caso in cui la coppa slittasse nel 2011.


Pietro Calafiore
 

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