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23 marzo 2010



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Vela: Classe 49er
A RUGGERO TITA E MATTEO GRITTI
LA PRIMA NAZIONALE DEI 49ER

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Diciotto equipaggi “acrobatici” si sono dati appuntamento da tutta Italia, a Lovere, sul lago d’Iseo. Obiettivo da centrare: la regata numero uno, della spettacolare Classe Olimpica, che ha aperto la stagione 2010. Valevole sia come circuito Nazionale, che come circuito Zonale XV zona, si è disputata, come da calendario, nel fine settimana del 20-21 marzo, nonostante il vento ballerino e le condizioni meteo sfavorevoli. Sette prove in due giorni, ricche di continui cambi nelle posizioni di testa. A spuntarla il trentino Ruggero Tita (Compagnia della Vela – Ve) in coppia, per la prima volta, con il lombardo Matteo Gritti (AVAS). Secondi, Togni-Fasoli (Canottieri Domaso). Terzi, Maffessoli-Petissi (Associazione Nautica Sebina)

di Alessadro Costanzo

23 marzo - Sebbene le condizioni meteo preannunciassero un fine settimana di pioggia intensa, sul lago d’Iseo, ospitati dall’Associazione Velica Alto Sebino, sono stati ben diciotto gli equipaggi, della funambolica e velocissima Classe Olimpica dei 49er, a scendere in acqua per la prima regata della stagione 2010. La regata, che si è tenuta nel fine settimana del 20‐21 marzo, era valevole sia come circuito Nazionale, che come circuito Zonale XV zona. Una gara difficile, caratterizzata da due giorni di vento leggero e instabile, con vari outsider continuamente pronti a rosicchiare posizioni su posizioni. Dopo le sette prove disputatesi su un percorso a doppio bastone, si è imposto su tutti gli avversari, Ruggero Tita della Compagnia della Vela di Venezia coadiuvato dal locale Matteo Gritti dell’AVAS. ”È bello tornare a vincere dopo un anno a bocca asciutta, lavorando in silenzio tra infortuni, sostituzione di prodieri e difficoltà legate al fatto di passare, giovanissimo, ad una classe olimpica così difficile.” - ha dichiarato Ruggero Tita, dopo la vittoria, ad un quotidiano locale – “Oggi, 20 marzo, mi sono fatto il più bel regalo per il mio diciottesimo compleanno. Oltre che per questa medaglia sono felice per aver trovato un compagno di barca, col quale impostare seriamente il mio progetto di lavoro nella squadra nazionale olimpica. Questa è la mia prima regata col Gritti, non abbiamo mai potuto allenarci con poco vento e raggiungere già oggi il massimo risultato ci rassicura sulle potenzialità che potremmo esprimere nelle prossime competizioni, per esempio a Campione, il prossimo 20 di aprile, dove probabilmente incontreremo condizioni di vento a noi più favorevoli e potremo disporre di un’imbarcazione nuova. Il nostro obiettivo per il 2010 è quello di rimanere in testa alla rank nazionale, soprattutto per poter continuare a lavorare a fianco dei fratelli Sibello, equipaggio olimpico trai migliori al mondo. Per me sono un mito. Per anni ho seguito con passione e ammirazione le loro imprese sulle riviste specializzate, ora non mi sembra vero potermi allenare con loro due settimane al mese.” ”La regata è stata veramente molto difficile, tra raffichette improvvise e buchi di vento, nei quali era facilissimo rimanere piantati.” – ha aggiunto – “Si è giocato tutto sul confronto diretto tra gli equipaggi della nazionale olimpica che hanno occupato alla fine i primi tre gradini del podio, ma il controllo tra di noi ha spesso facilitato il buon risultato di qualche outsider che in altre parti del campo di regata poteva spesso trovare la raffica o il canale favorevole. Da parte mia, vista la grande importanza per noi del risultato finale, non ho voluto rischiare nulla. Dopo aver visto la prima prova ho sempre cercato di avere sotto controllo la situazione generale ed abbiamo inanellato una serie di secondi posti, recuperando bene alcune partenze non perfette, lavorando più su velocità ed angolo che non su scelte rischiose. Solo nella settima ed ultima prova, in assenza quasi totale di vento, dopo aver distanziato e superato di cinquanta metri il resto della flotta, ci siamo lasciati coinvolgere in un duello con il nostro diretto avversario e, a regata già vinta, ci siamo regalati l’ultima vittoria parziale, prima di tagliare la torta di compleanno!” Ruggero è già una promessa nel mondo della vela, destinato a diventare uno degli atleti olimpici di punta di casa Italia, nella classe 49er. Ha cominciato sugli Optimist, quando ancora la vela per lui “non era un impegno ma un gioco molto divertente”. Poi il cambio di classe e di imbarcazione. A quindici anni sceglie di passare alla classe 29er. Barche molto leggere e veloci, versione in piccolo della classe olimpica 49er. Una carriera sportiva tutta in ascesa. Regata dopo regata, si è ritagliato, di diritto, il suo spazio nel panorama nazionale ed internazionale e adesso le barche, che volano sotto il magico tocco dei plurimedagliati fratelli Sibello, per il giovanissimo trentino non sono più un sogno. Per lui “… ogni onda è sempre diversa (ndr)” e già guarda a quelle delle Olimpiadi del 2012, quando si troverà ad avere l’età giusta, la forza fisica adeguata e la preparazione tecnica per affrontarle. Ritornando alla regata di Lovere, in seconda posizione a soli 3 punti si è piazzato l’equipaggio Togni‐Fasoli della Canottieri Domaso, seguito a sua volta da Maffessoli-Petissi dell’Associazione Nautica Sebina. L’appuntamento per gli equipaggi di zona XV è per la zonale di Gravedona che si terrà il 10-11 aprile, mentre per tutti gli altri equipaggi provenienti da Trieste, Brescia, Trento, Bergamo, Lecco, Milano, Varese, Ravenna, Roma, Bari e Cagliari l’appuntamento per la prossima Nazionale sarà a Campione del Garda il 17-18 aprile.

 

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