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21 Maggio 2011



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World Festival on the Beach: Ruggisce un vento dall'est sul golfo di mondello
Polonia e Russia sul tetto d'europa nelle classi RS:X e T293; Seconda piazza per le compagini azzurre.
Ed è “triplete”. Ancora una volta il Golfo di Mondello incorona la Polonia come vincitrice del Campionato Europeo a squadre della classe olimpica RS:X. 
Per il terzo anno consecutivo, infatti, la formazione biancorossa guidata dall’ormai “veterano” del World Festival on the Beach, Maksymilian Wojcik, ha dato sfoggio di tutta la propria forza e soprattutto di un sapiente uso della strategia, riuscendo a piazzare sempre al posto giusto ognuno dei tre componenti e battendo così ogni avversario di turno.

Mentre un vento da Est più sostenuto rispetto ai giorni scorsi (tra i 6 ed 9 nodi), l’ultima formazione ad arrendersi davanti Wojcik, Grodzicki e Hlavaty, è stata l’Italia del trio Esposito, Baglione e Ferracane, in una sorta di riedizione della finale del 2008 che questa volta però ha registrato la sconfitta azzurra. La Polonia si è imposta con il risultato di 2-0 al termine di una sfida comunque vibrante ed emozionante dopo che entrambe le contendenti si erano agevolmente sbarazzate in semifinale delle malcapitate Nuova Zelanda ed Argentina.

“Ci abbiamo provato ma alla fine sono stati loro i più bravi – commenta Federico Esposito, leader della squadra azzurra – Hanno vinto due prove al meglio di tre ma in entrambe siamo stati davvero ad un passo dal riprenderli. Siamo comunque molto soddisfatti per quello che abbiamo fatto fin qui”.

Adesso per il neo olimpionico di Piombino ci sarà la partecipazione alla regata individuale del Sicily Grand Prix, classica del World Festival on the Beach, mentre la testa inizia a proiettarsi per l’appuntamento di Londra 2012, tra poco più di un anno.

“E’ stata una grande soddisfazione centrare questo obiettivo perché è l’Olimpiade e perché non si credeva fino in fondo alle mie capacità nel raggiungerlo – continua il piombinese, atleta che ha raggiunto la piena maturità con i colori dell’Albaria prima di passare di recente al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle -  Ci ho messo tutto me stesso, tanto lavoro ed alla fine ho tagliato il traguardo. Adesso servirà continuare su questa strada per migliorarsi ed essere pronto non appena sarà il momento”.

Il duello per la conquista del bronzo ha visto l’Argentina risolvere a proprio favore le sorti della finalina contro la Nuova Zelanda nella terza e decisiva sfida, dopo che le precedenti si erano chiuse con una vittoria a testa.

Per un Italia che deve accontentarsi del secondo gradino del podio davanti ad una Polonia coriacea e abituata a vincere a Mondello, un’altra Italia invece chiude, forse un po’ a sorpresa, ma non troppo visti i risultati, la rassegna europea a squadre della classe Techno 293.

Il team di Italia 1 del trio delle meraviglie proveniente dalla Sardegna e formato da Michele Cittadini, Marta Maggetti ed Elena Vacca, si è infatti dovuto arrendere in finale per 2-1 ai campioncini russi Eugeny Ayvazyan, Andrey Zagaynov e Stefaniya Elfutina provenienti da Anapa sul Mar Nero. Il pronostico della vigilia poteva dire Italia, viste le ottime prestazioni ottenute in Coppa Italia dal terzetto cagliaritano ed il titolo mondiale portato in dote dalla Maggetti nella techno U15 lo scorso anno ed il bronzo ottenuto da Cittadini nella stessa competizione. Tuttavia già dal girone di qualificazione la Russia si era messa in luce, proponendo con forza le proprie credenziali figlie di un lavoro attento e molto ben organizzato da parte di atleti e staff tecnico, oltre che di una esperienza nella competizione a squadre già messa a punto lo scorso anno.

Gli azzurrini allenati da Mauro Covre, dopo avere eliminato in semifinale la formazione di Israele 2, nella sfida più importante contro i russi, a loro volta vincitori sulla prima squadra di Israele nel turno precedente, hanno mostrato grande determinazione che però non è stata sufficiente a contrastare la voglia dei tre del Mar Nero di vincere e migliorare il terzo posto dello scorso anno.

“Siamo contenti per il risultato ottenuto – ha spiegato il tecnico dei cagliaritani -  Eravamo andati in vantaggio ma poi qualche errore di troppo nelle virate e la mancanza di esperienza nelle competizioni a squadre hanno fatto il resto. Conosciamo bene i russi per averli incontrati in diverse occasioni e sappiamo che sono bravi”.

L’anno prossimo la situazione potrebbe essere diversa. “Ci siamo trovati molto bene qui a Mondello e l’anno prossimo torneremo. E’ stata davvero una bella esperienza”, ha continuato Covre.

Il potenziale dei giovani sardi resta dunque intatto mentre un plauso particolare va così al nuovo movimento russo che  anno dopo anno sta costruendo risultati importanti, figli  un fermento decisamente interessante e ben organizzato che si sta facendo velocemente spazio nel windfurf mondiale, proponendo la Russia accanto a quei paesi più tradizionalmente protagonisti nella tavola a vela e costituendo premesse importanti per il futuro di questo sport con  tanti giovani di belle speranze e già vincenti.

La finalina per il terzo posto è stato un affare interno per le due compagini israeliane, con il team 1 di Adi Yaffe Cohen, Eilon Chabner e Noga Geller che ha avuto la meglio su quello formato da Guy Fahri, Itamar Jacob Rooz e Sharon Davidovich. 

Domani si torna in acqua per la regata individuale Sicily Grand Prix, con skipper meeting alle 11.00 ed a seguire la partenza.

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