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4 Maggio 2011



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Vela: I nuovi stampi del J24
Paolo Boido ci parla di tutte le novità dell’intramontabile monotipo che continua a mietere successi in tutto il mondo.
Carrara - Chiavari. E’ scattato il conto alla rovescia per il Campionato Nazionale J24 che si svolgerà nelle acque toscane dal 1° al 5 giugno sotto l’attenta regia del Club Nautico Marina di Carrara (www.clubmauticomarinadicarrara.it). Fra le numerose iniziative previste in occasione del Campionato (valido anche come quarta tappa del Circuito Nazionale 2011) per tutte le domeniche di maggio a Marina di Carrara, verranno organizzati degli allenamenti sulle boe aperti a tutti.
 

In attesa dell’imperdibile appuntamento che assegnerà il tricolore 2011, la J Boats Italia srl, costruttore licenziatario per il J24 dal 1980 e cantiere di grandi successi le cui barche si sono affermate nei principali campionati nazionali ed internazionali, ci presenta le ultime importanti modifiche che saranno sicuramente apprezzate dai regatanti di questo intramontabile monotipo, il più diffuso sui campi di regata di tutto il mondo grazie alla facilità di conduzione, alla completezza di manovre e ai limitati costi di investimento iniziale, di gestione e dell’attività velica.
I J24, infatti, continuano a scrivere importanti pagine nella storia dello Yachting Internazionale in quanto, pur restando legati ad una stretta monotipia, sono in continua evoluzione alla ricerca di una costante competitività e di una particolare attenzione all'estetica: a riprova di ciò, Paolo Boido della J Boats Italia srl illustra le ultimissime novità sugli stampi: “Alla riunione del World Council del 2007 svoltasi a Riva del Garda, sottoposi all’attenzione del Consiglio Internazionale ed al Comitato Tecnico della IJCA, la necessità di rinnovare la serie completa degli stampi del J24, approvati in precedenza da Denis Ellis, allora Presidente del Comitato Tecnico e primo relatore del Regolamento di Classe tuttora in uso.”
Con l’occasione, Boido espose l’opportunità di realizzare un nuovo stampo degli interni che prevedesse l’abolizione del lavandino a dritta, sostituito con un piccolo gavone identico a quello posto a sinistra: tale modifica avrebbe permesso anche la centratura dell’apertura nella paratia centrale, facilitando l’accesso ai locali di prua.
Boido propose anche un’altra modifica degli interni (la chiusura della paratia di poppa, su entrambe i lati, con portelli stagni, ricavando così in tutta la zona sotto il pozzetto, una considerevole cassa d’aria) e quella relativa alla struttura di rinforzo del paiolo del pozzetto, realizzata con una cassa stagna in VTR, ispezionabile.
“Per la coperta ho proposto di realizzare le falchette direttamente ricavate nello stampo, anziché quelle di Teak o PVC. Questa modifica oltre ad offrire vantaggi funzionali ed estetici, permette una migliore giunzione di scafo e coperta con l’utilizzo di collanti epossidici di nuova generazione.”
L’attenzione dei partecipanti alla riunione di Riva del Garda è stata immediatamente favorevole, grazie anche alla esauriente presentazione svolta da Lorne Chapman, allora Presidente del Comitato Tecnico Internazionale, che nei giorni precedenti aveva visitato in cantiere il “prototipo” dei nuovi interni.
I tempi di approvazione definitiva da parte della IJCA, invece, sono stati alquanto lunghi, con un intenso scambio di corrispondenza fra Comitato Tecnico, J Boats Inc., ISAF.
“Una conferma del conservatorismo con cui si muove la Classe J24 nella difesa della monotipia ma, a mio avviso attualmente eccessiva, quando non si tratta di modiche che non cambiano le prestazioni veliche, soprattutto in tempi in cui sono necessarie innovazioni per migliorare ed esaltare l’immagine del J24 e per tenere il passo con la concorrenza.”
Agli inizi del 2009 le modifiche proposte sono state accettate dalla IJCA ma per l’approvazione definitiva sono state condizionate all’ispezione dei modelli per realizzare i nuovi stampi e così, nell’aprile 2009, l’allora Presidente del Comitato Tecnico, Lorne Chapman, accompagnato dai membri del Comitato Tecnico Stuart Jardine e Pollesel, e dall’ex Presidente della Classe Internazionale Bob Turner, visitano e misurano in cantiere i nuovi modelli.
Nel giugno del 2009 i nuovi modelli sono approvati con l’autorizzazione a costruire gli stampi che, però, dovranno essere prima stazzati dal Comitato Tecnico per ottenere l’approvazione definitiva a costruire il primo esemplare. I nuovi stampi sono ultimati nei primi mesi del 2010.
Gli stampi di scafo – coperta – interni sono stati realizzati con gelcoat da stampi della migliore qualità. Particolare attenzione è stata dedicata a tutte le superfici, tirate a lucido ed ovviamente alle simmetrie. Il posizionamento dei rinforzi, studiato per garantire rigidità e maneggevolezza nelle operazioni di estrazione. La prima unità è stata finita nella primavera del 2010 e… assomiglia ad un J24. Su incarico del Comitato Tecnico Internazionale, l’imbarcazione viene accuratamente misurata e stazzata da Pollesel, membro del Comitato Tecnico, assistito da Aldo Murchio, neo nominato stazzatore approvato da Classe Internazionale e FIV. Successivamente sono stati costruiti cinque nuovi J24, in tempo per essere utilizzati al Campionato Mondiale 2010 a Malmo Svezia.
Uno è quello utilizzato dal brasiliano Maurizio Santa Cruz (tre volte campione del mondo di Classe) ed il Team di “Bruschetta”.
Gli altri quattro sono dati in charter (due ad equipaggi giapponesi, uno all’argentino Pereira e uno a Tim Healy Campione Mondiale 2010, che si è detto pienamente soddisfatto dell’imbarcazione, appena consegnata a Malmo e “ready to go”).

 

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