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La lettera di Chico alla figlia Savannah

8 Marzo 2001

Mia cara Savannah,

oggi la biblioteca è chiusa ed approfitto dell’occasione per scriverti questa lettera.
Mi ricordo quando dicevi solamente “gnee gnee, goo, gaa” ed oggi hai 6 anni e puoi leggere e scrivere.
Mi ricordo una volta quando stavamo guardando il cielo e c’era una bella luna piena ed un grande aeroplano passava quasi toccando la luna. Allora io ti dissi: “Sai, dolcezza, che quell’aeroplano è più vicino a te che alla luna?” e tu mi dicesti: ”Ma papà, è proprio vicino alla luna!”.
Un’altra volta, una notte in cui io stavo guardando la TV sul divano, trasmettevano un vecchio film in bianco e nero. Tu non potevi dormire e sei venuta proprio vicino a me sul divano, sotto le coperte e dopo alcuni minuti mi hai chiesto: “ Papà, nei tempi passati le case e le macchine erano tutte bianche e nere?”.
Ora io sono qui lontano da te ed anche se il mio amore per te è più grande dell’universo, non posso essere con te!. Sono una persona innocente, ma ancora non mi lasciano stare con i miei bambini.
Loro lo chiamano il sistema della giustizia, io lo chiamo la più grande mancanza di giustizia.
Io so, mia piccola principessa, che ci sono un sacco di cose che non capisci ora, ma le capirai presto.
Spesso lascio correre la mia immaginazione e penso alla tua routine quotidiana.
Mi immagino che tu ti svegli, ma ancora addormentata alla mattina presto, guardi un po’ la TV; mi immagino che la mamma prepari la tua colazione, che tu giochi con Jenna e Francesco e cerchi di essere pronta per la scuola sotto la supervisione della mamma; qualche volta mi immagino che bisticci con lei perché non ti lascia indossare il tuo vestito o la tua T-shirt preferiti; ma dopo 5 minuti tutto è finito. A questo punto ti immagino sull’auto con le cinture di sicurezza allacciate, pronta per la tua corsa fino a scuola.
Da quello che la mamma mi ha detto, sembra una buona scuola e sono sicuro che avrai un sacco di amici là, poiché tu sei molto simile a tuo papà e a tua mamma in questo: attrai gli amici facilmente.
Alla fine della giornata scolastica mi immagino che la mamma venga a prenderti e qualche volta andiate alla spiaggia per giocare con la sabbia. So che a te e a Jenna manca molto la piscina, ma penso a quanto siete fortunate ad avere le spiagge e l’oceano più belli!.
La mamma mi ha detto che ti piace andare con gli scout e qualche volta vai a fare campeggio.
Chiedi alla mamma quando siamo andati a campeggiare insieme poco dopo esserci conosciuti nove anni fa. Lei aveva detto che non le piaceva fare campeggio, ma alla fine siamo riusciti ad accamparci sulla spiaggia per una notte. C’era molto vento e faceva freddo ed io, dopo aver montato la tenda, ho deciso di aggiungere alla base un vecchio pezzo di albero così da tenere ferma la tenda contro il vento
Bene, la mattina ci siamo svegliati e migliaia di piccoli insetti bianco/trasparenti ricoprivano noi, il tetto della tenda, i nostri vestiti, i capelli e i sacchi a pelo. Avevo scelto un ciocco di legno che era in effetti la casa di una grande famiglia di termiti e durante la notte avevano deciso di traslocare da noi. Avresti dovuto vedere la faccia della mamma quella mattina; era così spaventata che è immediatamente saltata nell’acqua fredda. Tu sai quanto la mamma abbia paura di un singolo piccolo insetto; pensa averne migliaia sopra di lei! Mi immagino che a volte troverai anche tu in casa qualche piccolo insetto. Bene, cerca di spingerlo fuori casa, perché non è necessario ucciderlo. Gli insetti hanno paura di noi perché noi siamo più grandi e perché, qualche volta, reagiamo in modo divertente come fa la mamma ed allora anche loro reagiscono in modo divertente!. A volte loro reagiscono in modo pauroso o cercano di proteggere sé stessi come fanno le persone!.
Quando avevo la tua età, trascorrevo molte ore a guardare alcune piccole colonie di formiche intorno ad un pezzo di “mollica” (la parte interna del pane, morbida e bianca).
Ero rimasto meravigliato di quanto peso, in confronto alla dimensione del loro corpo, le formiche potevano trasportare. Non importava quando grande fosse il pezzo di pane, loro lo avrebbero trasportato!.


Bene Savannah, mio amore, è un po’ come la tua situazione; hai un grosso peso da trasportare ora, perché il tuo papà non è lì per te, ma sono sicuro che sarai in grado di sopportarlo!
Tu hai la mamma che è così meravigliosa, e Jenna e Francesco, hai un “sacco di amore su di te”.
Tieni duro, piccola mia, prima o poi sarò lì per dirti quanto sono fiero di te e ti terrò tra le mie braccia, ti abbraccerò e ti bacerò. Cercherò di insegnarti quello che è giusto e ciò che è sbagliato, perché questo è ciò che fanno i genitori. Ti porterò a scuola e sarò là alla fine del giorno per prenderti ed andremo alla spiaggia insieme. Savannah, abbiamo bisogno l’uno dell’altra: io ho bisogno di te tanto quanto tu hai bisogno di me.
Quando pensi a me, cerca di non essere triste perché io non sono lì con te. Cerca di pensare alle cose belle che abbiamo fatto insieme e a quante molte altre ne faremo in futuro.
Sarò felice di sapere che quando penserai a me sorriderai e sarai orgogliosa di quanto il tuo papà ti vuole bene e di chi è il tuo papà!.
Mi trovo nel posto sbagliato a causa di una decisione sbagliata presa da persone incaricate di decidere della vita di altre persone. Un potere molto forte e pericoloso. Alcune volte mi domando se è giusto che altre persone decidano della vita di una famiglia; ma questa è la società nella quale viviamo e ci sono molti buoni aspetti che compensano ciò. Io non biasimo la nostra società per la mia sventura e non voglio che tu faccia questo. Spero solo che possiamo migliorare questo mondo e renderlo un luogo migliore. Non voglio che un altro papà sia portato via dalla sua famiglia. Lotterò per questo con tutte le mie forze. Spero che un giorno questo mondo sarà un mondo pronto a perdonare e non uno pronto a punire!. Leggi sbagliate erigono un muro tra noi, ma noi possiamo oltrepassarlo e girargli intorno con l’amore di padre e figlia.
Savannah, cerca di fare le cose giuste, sempre. Se sei in dubbio chiedi alla mamma che è una buona maestra e che è sempre disponibile per te, per insegnarti, per proteggerti e per amarti.
E la mamma ti aiuterà a risolvere le cose che non capisci. Ti dirà che le case erano a colori anche nei tempi andati e che l’aeroplano sembrava stesse toccando la luna perché gli oggetti all’orizzonte sembrano molto vicini l’uno con l’altro. Bene Savannah, io sono vicino all’orizzonte e se tu continui a guardare, prima o poi sarò là insieme al sorgere del sole che splende e ti riscalda. Nello stesso tempo ti vedo ogni giorno, bacio l’immagine del tuo viso trasportata dal vento hawaiano e dipinta dall’arcobaleno che fluttua sopra le case.
Voglio che tu sappia che qualche volta, anche se sei una brava persona, le cose brutte possono accadere. Anche quando tu fai ciò che è giusto, le cose possono andare per un verso storto. Ricorda di essere brava con la mamma e di essere carina e comprensiva con Jenna e Francesco. Cerca, se puoi, di tenere un piccolo posto nel tuo cuore per me.
Proprio ora sto lottando per la mia libertà, ma non sono solo.
Tutte le persone della mia città natale in Italia (ricordi quando eri solita andare a passeggio per la città con nonno Aldo e nonna Maria e la nonna era così fiera di te?), tutti quegli amici, persone che conosco e perfino persone che non conosco, stanno lottando con me e per me.
Questa è la mia speranza per la società, questo è ciò che mi fa credere in un mondo migliore.
Ma la cosa più importante è che sto lottando per poterti tenere di nuovo tra le mie braccia e dirti, mentre bacio il tuo nasino, che ti voglio bene, mia baby!.

Il tuo papà Chico