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Gabriele Nuzzo

di Dario Lucchese

50 anni della Ferrari in Sicilia
Di scena a Pergusa Schumacher ed Irvine con le loro monoposto protagoniste del mondiale di Formula Uno 1997. In 100mila per festeggiare l'avvenimento.

Mezzo secolo per costruire una parte essenziale della storia dell'industria automobilistica italiana, per creare un mito e un'immagine conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. La Ferrari ha celebrato quest'anno il suo cinquantennale e, per farlo nel modo più degno, ha scelto la Sicilia come scenario del più fastoso dei festeggiamenti; un omaggio voluto e dovuto alle centinaia di migliaia di appassionati isolani. Se l'Emilia Romagna, madre del geniale Enzo Ferrari, è la "terra dei motori", la "Trinacria" è la patria di Vincenzo Florio, ideatore della "corsa più antica del mondo", teatro di vicende che hanno contribuito ad arricchire di numerose pagine il grande libro dell'automobilismo. "Tutte le Ferrari in Sicilia", è questo il nome della manifestazione che ha avuto protagoniste, dal 5 al 9 novembre, le più belle vetture di tutti i tempi, guidate da personaggi più e meno famosi. Sulle strade impervie delle Madonie, sono sfrecciati i bolidi più ammirati, transitando veloci davanti alle tribune di Cerda che sono ciò che oggi rimane della "belle epoque" degli inizi del secolo. Da Floriopoli a Scillato, a Caltavuturo, per rivivere l'atmosfera di una volta, sventolando le bandiere che recano l'emblema del cavallino rampante, quell'effigie appartenuta a Francesco Baracca, compianto asso dell'aviazione, e poi ereditato dalle carrozzerie delle auto che sono l'oggetto del desiderio di tutti, giovani e vecchi, poveri e ricchi. Per cinque giorni la Sicilia, dunque, si è "accesa di rosso", in un festival di gare rievocative, consegne di riconoscimenti e mostre, come quella inaugurata a Collesano dallo storico Vincenzo Prestigiacomo che ha destato tanta nostalgia anche nel cuore di un uomo forte, qual'è Ninni Vaccarella, tre volte vincitore della Targa Florio e il più illustre corridore automobilistico siciliano. Ciliegina sulla torta è stato il fine settimana pergusino, con le finali internazionali del Challange Ferrari 355, che si sono disputate sull'autodromo del lago, per la cronaca vinte dagli italiani Bertuzzi e Schenetti, ma soprattutto con l'esibizione del monoposto F310B, protagoniste del mondiale di Formula Uno 1997, guidate dal pluricampione tedesco Michael Schumacher e dall'irlandese purosangue Eddie Irvine; pochi giri di pista per entusiasmare una folla immensa che ha assiepato le coline erbose che si ergono intorno al tracciato. In oltre 100.000 erano presenti la domenica per vedere da vicino i loro beniamini ed altri personaggi del "circus" della velocità quali, Jean Todt, Luca Cordero di Montezemolo e Nicola Larini. Poi tutti a Catania, allo stadio, per una partita di beneficenza vinta dalla squadra della Ferrari (piloti, tecnici, meccanici, ecc...) opposta alla compagine degli atleti siciliani. L'appuntamento è rinnovato, ha già detto "qualcuno che conta", ma questa volta per festeggiare il ritorno alla vittoria della Ferrari di Formula Uno e di un suo pilota, un successo che manca dal'79.

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