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Copyright © 1997 Albaria Magazine Direttore:
Vincenzo Baglione Tutti i diritti sono riservati
E-mail: albaria@tin.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ultimo aggiornamento 22 ottobre 1998
a cura di Germano Scargiali
Il 38° salone nautico ha retto all'onda d'urto dei suoi oltre 400 mila visitatori
Il 38° salone nautico ha retto all'onda d'urto dei suoi oltre 400 mila visitatori, un'onda "anomala", dovuta, almeno in parte, al bel tempo, che ha regalato ai presenti l'ultima parentesi d'estate, parte integrante dell'immaginario collettivo, legato a questo appuntamento ed alle sue tradizionali ottobrate. Per 9 giorni, inclusi 2 week end, si sono succedute, come di consueto, le "cavalcate" fra scafi, vele, motori e gommoni. Battuti tutti record.

Il salone sembra aver confermato l'annunciata ripresa: produzione +21.4%, esportazioni +26%, fatturato +6,5, occupati nel '97 +10%. Adesso, si parla dell'indotto che ruota attorno al fenomeno socio-economico, individuato sotto la voce emergente di "turismo nautico", stimato intorno ai 6300 miliardi. Inoltre, secondo il Censis, nel 2010  i natanti  in Italia cresceranno sino a  200 mila  unità e gli occupati del settore (oggi 78 mila) raddoppieranno.        L'ex  ministro Burlando, pur contraddicendo il responsabile della regione Liguria del suo stesso colore politico, si è dimostrato tutt'altro che sordo alle istanze del settore. Al contrario, gli interessati, notoriamente "liberals", temono di dover rimpiangere il ministro uscente che, nella finanziaria, aveva confermato l'abolizione del bollo sulle patenti nautiche, progettava a breve un provvedimento raffinato come l’equiparazione dei canoni demaniali e quelli pretesi dagli enti porto e, persino, l'abolizione dell'odiata tassa di stazionamento, in contraddizione con chi pare voglia introdurre un balzello per i pescasportivi.
Si spera molto nell'accorciamento dell'iter burocratico, per i progetti sulle concessioni demaniali (porticcioli), sia se si tratti di progetti  nuovi di zecca, sia che di progetti già pendenti.  Norme appena recepite dalla Sicilia, come ha assicurato   il Direttore dell'assessorato al  Turismo della Regione, Agostino Porretto, nel corso di una conferenza stampa indetta dall'Assopat (Associazione porti ed approdi turistici siciliani). La Regione ha esordito come tale al salone e figura nell'elenco delle novità: nel padiglione C, accanto alla Lombardia, il nostro stand ha ospitato le aziende di promozione turistica e quelle autonome, insieme alle varie iniziative della marineria "sicula", ma, soprattutto, i porti turistici.              Anche quest'anno al salone,  la stampa in genere, e la rivista Vela e Motore
in particolare, non hanno mancano di   apprezzarne la qualità, giuidicando l'iniziativa come "la" via da intraprendere, per il riscatto economico del sud, Sicilia in testa. Il governo dell'Isola da parte sua,  ha risposto, per voce di Porretto, che ben 135 miliardi saranno spesi in Sicilia per il potenziamento della portualità da diporto ma, soprattutto, sarà dato pieno impiego alle risorse comunitarie previste dai piani " Pop" 94-99 e seguenti. Da ciò dipende ogni possibile espansione: da una parte, la maggiore recettività per i turisti che giungono in yacht, dall'altra, la disponibilità di nuovi spazi, per la nautica "stanziale".                      "Il colmo - ha affermato Giosuè Lo Piccolo, noto venditore siciliano di barche  - è che quest'estate, un grosso motoscafo da me venduto non ha neppure preso il mare, per non aver trovato un posto barca adeguato".
Ma tornando al salone e alle sue curiosità, possiamo dire di aver notato la presenza di barche per tutti, novità, qualche stranezza e, persino, i soldi per comprare. Li offrivano i principali istituti bancari del Paese. Per i più ricchi, però, pare non vi fossero problemi. Il grande Aquarama della Riva, il prestigioso "runaboat" in legno, andato fuori produzione nonostante le vendite in America e negli Emirati, era esposto nostalgicamente, nell'ultimo esemplare realizzato a Sarnico (Iseo) circa 5 anni fa. In compenso però, il cantiere Colombo ha esposto un motoscafo simile, che sembra addirittura   più bello, più grande e, persino, più "marino". Tuttavia, solo una Ferrari è "Ferrari". Mentre il bravo Colombo ne offre, a chi "si accontenta" un altro modello, in cui il pregiato legno di mogano è solo fotostampato sulla Vtr.
Fra le grandi barche, le "belle impossibili", un lussuoso motoryacht marcato Benetti, proponeva una "matrimoniale"sul flying bridge. Dal letto, vedi il cielo ed il mare attraverso una grande vetrata, che si apre su di una terrazza, da vera villa. La gente rimane estasiata e sogna una notte da Onassis. Presto però, il sogno svanisce, assieme al ricordo del proprio barchino.
Ogni cantiere ha lanciato la novità del momento: nuovo Atlantique 48 Cranchi, nuovo 325 Gobbi, nuovo 50' Ilver. Al livello di barche per tutti (4-7 mt), spopolava un nome del profondo sud, proveniente dalla lontana Sciacca. E' il cantiere del Canale, che cerca e trova rivenditori d'oltralpe e progetta partecipazioni ai saloni esteri. E cresce la vela. La Dehler tedesca ha presentato un nuovo 39 piedi in 3 stupende versioni: da gara, da crociera, più una via di mezzo. La rinata Doufour ha risposto con un 39 a pozzetto centrale. E a  proposito di "rinate", il Pardo presenta i nuovi Grand Soleil, fra i quali un 43 progettato dagli sloveni J & J. Ma ci sono anche  tutti i Comet, rilanciati dalla romana Media ship. Le invenzioni fioccano: due galleggianti laterali stabilizzano le barche da fermo, un progetto francese dal  nome Stabiboat che  garantisce un pranzo a bordo senza mal di mare. Si può andare a vela, senza scontare il noviziato, sulle barche dell'Escape. Costano poco, sono realizzate in "vera plastica", hanno tali semplificazioni, che "sali e vai", un po' come i bambini, che suonano seguendo, sotto le corde, la traccia dei punti nei quali occorre pizzicarle. C'era  anche un surf a difficoltà zero, grazie alla larga tavola pneumatica, marcata Mistral, ma che nel nome, riecheggia un'altra classe olimpica: Windglider. Se  poi, amate essere strapazzati sull'acqua trainati da un motoscafo, acquistate i variopinti gommoni di forma bizzarra made in Usa, che scivolano, saltano, rotolano sulle onde: "just for fun", per puro divertimento.

A GENOVA ANCORA UN SALONE ANTICRISI
* Le novità del 38mo Salone di Genova
* La Nautica diventa turismo
* La Sicilia

Rieccoci a Genova con la puntualità di un frutto di stagione, tutti riuniti per cercare, con l’aiuto del Salone, l’occasione di un rilancio del mercato nautico e delle attività connesse. A Genova, da anni, si esorcizza la crisi. Qui si viene sperando in una stagione migliore e rimboccandosi le maniche, per dare inizio a nuove campagne di produzione e di vendita. Il progresso delle barche e degli accessori è sotto gli occhi di tutti e non è pertanto facile immaginare un mondo che possa tornare indietro.
Tutto ciò a dispetto di chi negli ultimi tempi, pare ce l’abbia messa tutta per dimostrare il contrario ed, in parte, perché il contrario si realizzasse.
Mi riferisco alle previsioni avanzate da coloro che appartengono ad un mondo troppo povero e serioso per dar spazio al diporto ed al turismo nautico, alle crociate per un "naturismo" oltranzista ed antropofobico, ancora tutt’altro che sopite, al mare amministrato e commentato da chi, visibilmente, non lo conosce. Tutti questi sono i nemici delle barche, di chi le usa e di chi le produce.
Ma a Genova, ad ottobre, per una settimana, è un inno alle barche. Si vive, con l’aiuto del clima ligure e della splendida darsena, unica fra le fiere europee, l’ultima settimana di sole estivo o quasi, prima del triste inverno. Così è facile progettare l’estate, pur lontana, che seguirà e chi fra i clienti può, giunge ad ordinare per tempo, la nuova barca.
Questa 38° edizione presenta le caratteristiche di successo delle ultime edizioni alle quali, proprio la Marina della fiera, hanno conferito una spettacolarità sconosciuta fino ad una decina di anni addietro. Dallo scorso anno poi, l'esposizione si è arricchita di uno spazio per i maxi yacht che superano i 30 metri. La zona è raggiungibile attraverso un ponte mobile in ferro, lungo 60 metri e del peso di 20 tonnellate, divenuto uno dei nuovi vanti del quartiere espositivo e per il quale si progetta anche un imminente ampliamento, con propositi ancor più ambiziosi. Per questo, l’ente Fiera ha previsto, già la primavera scorsa , una spesa di 80 miliardi.
Il salone nautico rimane di gran lunga il fiore all’occhiello del programma fieristico e viene affrontato in collaborazione con l’Ucina (l’Unione cantieri, industrie nautiche ed affini), che vanta anch’essa la buona riuscita della mostra, suo massimo plafond organizzativo.
Tutte le componenti del mondo nautico sono giustamente rappresentate: da quelle istituzionali a quelle private, che sono, fortunatamente, la maggioranza e costituiscono la maggiore attrazione.
Il motore, in cifre, batte la vela, tuttavia quest'ultima rimane l’ospite d’onore e, quest’anno in particolare, grazie al potenziamento di Mondovela, viene indicata come la protagonista dell'esposizione. Una presenza articolata nell’ambito del grande quartiere espositivo di Foce Bisagno, attraverso presenze di carattere commerciale sia a terra che a mare, e con la partecipazione massiccia della Federazione italiana vela. Anche quest’anno saranno presenti infatti i campioni della vela olimpica e del surf, che si esibiranno in prestazioni "indoor" nelle acque della vasca ventilata artificialmente. Inoltre, saranno presentate in fiera tutte le principali manifestazioni veliche del calendario annuale. Una serie di incontri su argomenti legati alla vela avranno luogo poi a Punto mare giovani, mentre scatterà, tempo permettendo, l’operazione battesimo della vela, per i visitatori più intraprendenti.
Un nutrito programma di convegni e presentazioni di iniziative e manifestazioni di ogni genere, arricchirà il carnet di ciascuna giornata, in particolare in prossimità dei week end.
Quest'anno vi è poi un'altra novità che risponde ad una precisa istanza avanzata da tempo degli operatori del settore: due giornate riservate in modo particolare alle loro esigenze . Non si tratta comunque di una preclusione assoluta nei riguardi dei visitatori "normali", semplicemente, nei giorni di lunedì 12 e martedì 13, le visite degli operatori saranno privilegiate, rispetto a quelle dei clienti finali.
Da tenere d’occhio sarà anche la Borsa del turismo nautico, riservata ai noleggiatori, un genus in grande crescita nel settore vela e tale da coinvolgere un numero crescente di utenti. Funzionerà a questo proposito un workshop telematico permanente che, nei programmi, dovrebbe continuare a tempo pieno su un’estensione del sito internet ucina (URL:www.ucina.it/BTN) con links a tutti gli operatori, contenente i dati dell’offerta italiana e della domanda internazionale, prelevati dalle precedenti borse ed integrati con aggiornamenti.
Il salone, per chi desidera visitarlo, resterà aperto dal 10 al 18 ottobre dalle 9.30 alle 18.30, il biglietto di entrata costa 18 mila lire (12 mila il ridotto).

LA NAUTICA DIVENTA TURISMO

Il turismo nautico ed il noleggio sono due fondamentali poli d’interesse del 38mo Salone nautico, che rimarrà aperto dal 10 al 18 ottobre, quale consueto fiore all’occhiello della Fiera di Genova e dello stesso calendario delle manifestazioni previste nella Città della Lanterna.
Lo yachting inteso come fenomeno ed attività turistica, a dispetto della logica apparente nella nostra realtà peninsulare, viene considerato tuttoggi una novità. I tempi sono tuttavia maturi (ed era ora) perchè esso divenga un tema centrale, specie perchè offre visibili prospettive di imminente sviluppo. E ciò per un fenomeno non secondario, quali la presenza e la crescita della "domanda".
L’Italia ha bisogno di porti turistici, realizzati con tutti quegli intendimenti moderni, che comprendono la sistemazione del territorio, i trasporti, le vie di comunicazione, le attività collaterali, che dovrebbero coinvolgere le agenzie, il turismo "via terra", le attività museali, gli eventi, lo spettacolo ed, in una parola, i servizi. Un indotto notevole. Il tutto è noto in via teorica, quasi mai applicato, in via pratica.

LA SICILIA
Su questo sfondo, la Sicilia appare come una delle novità del Salone nautico. Per la prima volta, l’Isola è presente per iniziativa del suo governo, il più autonomo fra le regioni d’Italia. Le altre presenze isolane saranno ospiti, nell’ambito delle istituzioni (Aapit ed Aziende di soggiorno) e nell’ambito degli operatori turistici. L’ASSOPAT
Ospite d’onore dello stand Sicilia (Padiglione C) è la neonata Assopat, l’associazione dei porti ed approdi turistici della Sicilia, che riunisce gli 8 più attivi porti operanti allo stato attuale: Portorosa, Marina Villa Igiea, San Nicola L’Arena (Coop Mare sud), Messina (Marina del Nettuno), Trapani (Boat Service), Agrigento (Consorzio San Leone), Siracusa (Approdo S.Lucia) e Marzamemi.
Domenica 11 alle 16.30, l’assessore al Turismo comunicazioni e trasporti Nino Strano presenterà IN SALA STAMPA, i programmi d’investimento, i progetti e le azioni promopubblicitarie, previsti nell’imminente futuro dalla Regione ed, al contempo, presenterà l’Assopat, che considera già la più importante realtà operante, per la sua azione di coordinamento e garanzia di qualità dei servizi, polo di aggregazione per tutto ciò che nascerà dopo.
IL NOLEGGIO
Il noleggio è da considerare un fenomeno parallelo allo sviluppo del turismo nautico come tale. Stando alle cifre ed alla logica, esso dovrebbe essere alle soglie di un notevole sviluppo: da un punto di vista di comodità ed economia, prendere in affitto una barca è decisione molto più saggia che acquistarla. tanto più in una logica, della gestione del divertimento, sempre più dedita al "mordi e fuggi", garanzia di poliedricità e di disimpegno, caratteristici del mondo moderno. Sicilia protagonista, anche nel mondo del noleggio. Un’ azienda pilota, nella storia del diporto in mediterraneo, è la Pietro Cuccia Yacht broker, la ditta palermitana con una mailing mondiale, fra le più antiche operanti a livello internazionale. Fu broker di Guglielmo Marconi, quando questi realizzò la leggendaria Elettra e vendette, come ogni yachtsman, il "vecchio".
Un’altra azienda leader è la Nixe Yachting, anch’essa di Palermo, una delle massime realtà nazionali nel noleggio di imbarcazioni "proprie". Essa dispone di oltre una ventina di yacht a vela modernissimi, di oltre 12 mt, che noleggia per quasi tutto l’arco dell’anno ad una clientela prevalentemente tedesca. I suoi titolari Mario Santangelo e Monica Von Fischer hanno realizzato un binomio vincente, nella vita come negli affari. Godono della fiducia del cantiee nautico tedesco Dehler e della Bundersbank. Ragion per cui necessitano solo di maggior spazio in banchina, per offrire in noleggio ancora più imbarcazioni agli ospiti della Mitteleuropa. I due coniugi sono da considerare fra i maggiori esperti del know how di questo nuovo settore, oggi esistenti.
Il noleggio sarà protagonista di un convegno, organizzato dall’Ucina, l’Unione dei cantieri nautici, e Fiera di Genova (gli organizzatori del salone), dal significativo titolo "Il turismo nautico in Italia come opportunità di sviluppo economico ed occupazionale". Alla fiera congressi, sala Riviera, mercoledì 14 alle ore 15.

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