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NEWS

LE PORTE DEL MONDO MULTIMEDIALE
SI APRONO AL WINDSURF WORLD FESTIVAL


L’Albaria windsurfing club di Mondello a Palermo, ha presentato nei giorni passati l’ultima novità nel campo dell’informazione: la realizzazione di un cd rom interamente dedicato alla tredicesima edizione del Windsurf World Festival, appuntamento di sport e spettacolo di alto livello.
Un mezzo multimediale che integra in un’unica soluzione diverse forme di comunicazione: dal testo alle immagini, dall’animazione ai filmati veri e propri. Due in particolare i filmati, uno spot che presenta le diverse iniziative in seno alla rassegna, un altro che, a sorpresa, conclude l’introduzione con una carrellata di immagini che pongono in risalto le risorse paesaggistiche e culturali dello scenario: il mare, il sole, i monumenti di Palermo.
Un cd rom che, con una veste grafica invitante, oltre a presentare una rassegna della manifestazione in sé per gli appassionati, mira a diffondere dati supplementari, attraverso delle cartelle aggiuntive di testo ed immagini, al servizio degli operatori del settore.
Nato dalla collaborazione professionale che unisce il sud al nord del Paese, il CD unitamente ad un filmato, è distribuito nei 5 continenti attraverso i canali della IMCO (International Mistral Class Organisation), e precisamente nelle 52 nazioni affiliate, che a loro volta si adopereranno alla duplicazione e distribuzione in seno al proprio territorio.
Al fine di soddisfare tutte le esigenze ne é stata resa la visione estremamente facile, il prodotto gira infatti su tutte le macchine con sistema Macintosh e sui PC. Agli utenti in possesso di collegamento internet si offre inoltre la possibilità di andare a visitare direttamente il sito Albaria che, oltre ad offrire tutte le notizie relative all’evento, consente di connettersi con altri interessanti iniziative.
Il cd, diviso in sezioni, consta di una parte introduttiva sulla manifestazione in generale con una carrellata sui protagonisti delle varie discipline, di una sezione dedicata a Mondello, la località balneare alle porte di Palermo teatro del Windsurf World Festival e al suo Antico Stabilimento che ne è il simbolo. Segue poi uno specifico sull’avvenimento dal punto di vista agonistico con immagini e testo, ed una sezione invece, dedicata interamente all’aspetto spettacolare. L’iniziativa oltre ad evidenziare gli aspetti più significativi di quest’ultima edizione, mira a promuovere la quattordicesima edizione del Windsurf World Festival 1999, per la quale lo staff organizzativo si è messo già al lavoro affinché il programma, sempre a sorpresa, sia gradito al pubblico che, con entusiasmo, di anno in anno accorre in numero sempre crescente.

FESTA AL LIDO DI OSTIA CON IL MERIT CUP BEACH CONTEST

Il Merit Cup Beach Contest è approdato quest’anno sul litorale romano di Ostia. La manifestazione, organizzata dalla sezione locale della Lega Navale Italiana, si è svolta dal 31 di luglio al 2 agosto sulla spiaggia libera della nota località balneare, in prossimità dello stabilimento “Coconait”. Un’esperienza nuova per i romani che hanno avuto l’opportunità di vivere quattro giorni all’insegna di mare, sole, musica, intrattenimento, ma soprattutto spettacolo e tanto sport: vero protagonista dell’evento.
Buona la risposta del “popolo della spiaggia” che, giorno dopo giorno, si è appassionato ai numeri di grande effetto e alle evoluzioni spettacolari dei campioni che si sono confrontati nel “Top of the beach”, il torneo di beach volley, o che ha assistito affascinato alle regate dei veloci catamarani Hobie Cat 16’, i più diffusi nel mondo e molto popolari sul litorale laziale, cui hanno partecipato gli equipaggi italiani più conosciuti della specialità: i campioni europei De Toro-Flemma, i toscani Bianchi-Chelini e Nicolucci-Limonta, i locali Rogge-Rossi.
Il Beach volley, che ha visto i migliori schiacciatori sulla sabbia a livello internazionale, contendersi il titolo di “the king of the beach”, in italiano “re” della spiaggia, è stato caratterizzato da incontri molto combattuti, alternati ai numeri altrettanto spettacolari delle splendide Merit Cup Show Girls e all’irresistibile intrattenimento di “Bitto”. Molto alto il livello tecnico degli incontri che, al termine di un’accesa finale, ha incoronato “re” della spiaggia di Ostia il romano Giorgio Pallota, idolo locale che ha fatto andare letteralmente in visibilio il pubblico di casa (cui non ha negato l’esibizione nelle sue celebri capriole all’indietro). Al secondo posto per un solo punto, Babini. il quarto ed il terzo posto sono andati invece rispettivamente al brasiliano, naturalizzato portoghese, Mario Rodriguez e all’italiano Maurizio Pimponi.
Altrettanto agguerrita è stata la lotta per la vittoria tra le squadre che hanno preso parte alle regate giornaliere (tre prove a punti, disputate da una ventina di imbarcazioni divise in squadre composte da due equipaggi ciascuna), aggiudicata infine dal team formato dai toscani Bianchi-Chelini e Nicolucci-Limonta, che con un solo punto di vantaggio hanno battuto la squadra formata dai locali Rogge-Rossi e DeToro-Flemma.
E se durante il giorno è stato lo sport a fare da protagonista, di sera la spiaggia si è trasformata in un teatro naturale di spettacolo e musica. Gianni De Bernardis di Radio Dimensione Suono, Fanny di Match Music, le regine europee della musica dance Paradisio e Regina, si sono alternati sulla scena nelle due serate “clou” dell’appuntamento romano, affiancati come sempre dall’instancabile e bravo corpo di ballo delle Merit Cup Show Girls.
Il pubblico ha risposto con il consueto entusiasmo che accompagna la formula, ormai collaudata, che coniuga lo sport allo spettacolo, motivo per il quale gli organizzatori stanno già pensando di ripetere l’esperienza con la prossima edizione.

CLASSIFICA GENERALE REGATE DI HOBIE CAT16’
1) Squadra 2 A e B : Bianchi- Chelini, Nicolucci- Limonta
2) Squadra 10 A e B : Rogge-Rossi, De Toro-Flemma
3) Squadra 7 A e B : De Santis-Marano, Pecorini-Boccanegra.

CLASSIFICA BEACH VOLLEY “TOP OF THE BEACH”
1) Giorgio Pallotta
2) Babini
3) Mario Rodriguez
4) Maurizio Pimponi
Luciana Anzaldi

GLI AZZURRI TORRE-SERVENTI OTTAVI ALL'EUROPEO DELLA CLASSE TORNADO

Si è svolto a Porto Carras, in Grecia, il campionato europeo Tornado, che ha visto la partecipazione di 55 concorrenti. Si è trattato di un campionato reso difficile dalle condizioni meteorologiche, iniziato, dopo una lunga bonaccia, solo al terzo giorno del calendario previsto. Le sette regate oggetto della classifica finale si sono svolte dunque in soli tre giorni, con vento molto instabile da 4 a 7 metri al secondo. La vittoria finale è andata ai tedeschi Gaebler-Schwall (32 punti), che hanno avuto la meglio sugli austriaci Hagara Andreas e Moser (35), sugli australiani Bundock-Forbes (37) e sulla giovane sorpresa del vivaio francese Pennec-Guimard, (il timoniere ha solo 21 anni) che hanno totalizzato 37 punti.
Sufficiente nel complesso il comportamento degli azzurri: il migliore equipaggio è risultato quello composto da Della Torre-Serventi, ottenendo l’ottavo posto finale (64 punti) e con ottimi risultati parziali (un secondo, un terzo e un quinto posto su sette prove). I nostri portacolori seguono in classifica i tedeschi Sach-Sach (quinti con 50 punti), i russi Emelyanov-Yanin (sesti con 57), gli austriaci Hagara Roman-Steinacher (settimi con 57 punti), ma hanno tuttavia preceduto la medaglia d’oro di Savannah, gli spagnoli Leon-Ballester (noni con 69 punti) e gli altri tedeschi, Kuhlman-Kuhlman, che si sono classificati soltanto alla decima posizione.
Questi i piazzamenti degli altri azzurri: al 17° posto i fratelli Bodini (92 punti), al 22° posto Marcolini-Remagnin (112 punti) e al 34° posto Zuccoli-Soldano (186 punti).

Nasce a Roma l’EUROSAF, associazione che riunisce le Federvela d’Europa

Si chiama EUROSAF (European Sailing Federation), il nuovo organismo che riunisce le Federazioni Vela di gran parte dei paesi europei, nato a Roma a conclusione di un importante meeting, al quale hanno partecipato 46 delegati in rappresentanza di 24 nazioni, molti dei quali presidenti delle rispettive Federazioni. All’ordine del giorno dell’incontro, che si è svolto nella sede del CONI al Foro Italico e l’ organizzazione del quale è stata affidata interamente alla Federazione Italiana Vela, il passaggio di consegne dall’EUSA, la vecchia confederazione degli enti velici europei, al nuovo EUROSAF.
Un ente che nasce con finalità ed obiettivi ambiziosi. Obiettivi che vanno dalla promozione dello sport velico attraverso un’azione di coordinamento delle diverse esperienze dei vari paesi europei e delle politiche seguite dalle singole Federazioni, fino all’armonizzazione dei calendari agonistici. Ed ancora, dalla circolazione dei Giudici di Regata e degli Ufficiali di Gara, alla formazione coordinata di tecnici e allenatori. Tra le finalità principali vi è inoltre la promozione dello sport velico presso i più giovani, con occasioni di incontro specifiche.
Il mondo della vela italiano, oltre che dal Presidente Sergio Gaibisso, è stato rappresentato dal consigliere federale Giorgio Lauro (responsabile dei Giudici di Regata) e dal Segretario Generale Mauro Tirinnanzi. Presenti tra gli altri Presidenti di Federazione l’inglese Jackson, l’ungherese Wossala, il tedesco Fritze, il belga Claeys, lo spagnolo Echave, il francese Champion, il greco Kakalikas, l’israeliano Stierler.
Il varo dell’unione tra le Federazioni Vela europee non è stato tuttavia semplice: tanto nel passato, che anche alla vigilia stessa del meeting romano, non sono mancate discussioni in seno all’organismo, sull’opportunità di un più efficace coordinamento delle politiche sportive sullo yachting. In tal senso il risultato di Roma e la nascita dell’EUROSAF sono uno straordinario passo in avanti, che avrà certamente sviluppi positivi in futuro e che è stato perciò interpretato come un successo diplomatico personale del Presidente della Federvela Sergio Gaibisso, al quale era affidata la direzione del meeting. E’ stato nominato inoltre un Executive Board ad interim che governerà l’associazione fino all’elezione degli organi statutari, prevista per il prossimo novembre a Palma di Maiorca (Spagna). I cinque componenti dell’Executive Board sono : Karel Bauer (Repubblica Ceca), Sergio Gaibisso (Presidente della FIV), H.C. Hansen (Danimarca), Alexandre Sobolev (Russia) e Bernard Stegmeier (Svizzera). “Siamo arrivati al meeting con una netta divisione tra nord e sud - ha dichiarato il Presidente federale Sergio Gaibisso - e non è stato facile convincere tutti dell’importanza di restare uniti. E’ stato un lavoro che abbiamo condotto sino in fondo - ha continuato - principalmente perché crediamo nella validità degli obiettivi che si possono raggiungere attraverso l’EUROSAF. Primo fra tutti, il coordinamento dei calendari agonistici, per evitare dannose sovrapposizioni - ha concluso - desiderio manifestato da più parti : atleti, circoli organizzatori ed appassionati di vela.” Soddisfatto anche Giorgio Lauro: “L’EUROSAF ha in sé un grande potenziale, ora non resta che rimboccarsi le maniche”.

MARINA DI GROSSETO FREERIDE CONTEST
Quattordici atleti giunti da ogni parted’italia si sono ritrovati a luglio sulla spiaggia di Marina di Grosseto. L’occasione dell’appuntamento era ghiotta: il Freeride Contest organizzato dal Circolo Nautico Maremma, scuola di vela gestita da Alessandra Sensini e Filippo Maretti. Una calda domenica di luglio, trascorsa all’insegna della vela e dell’intrattenimento con musica e leccornie di ogni genere, offerte da splendide hostess, ai bagnanti allungati sulla spiaggia a prendere la tintarella. Il lido di Marina di Grosseto si è dunque trasformato in teatro naturale per una bella festa in onore del windsurf, coinvolgendo anche chi normalmente non si appassiona a questa disciplina.
La regata si è svolta a batterie di due o tre concorrenti, con eliminazione diretta e doppia finale.In sostanza, si sono contesi il primo premio (un longboard RRD) i tre vincitori delle semifinali ed i tre “perdenti” in lotta per il quarto posto. Si è aggiudicato il podio Paolo Biondani, secondo posto per Raimondo Gasperini e terzo per Maurizio Gusella. Infine, si è dimostrata valida l’idea di mettere a disposizione le attrezzature della scuola consentendo, anche a chi non aveva tavole e vele adatte per confrontarsi con gli altri ad armi pari, di provare l’emozione del freeride, disciplina che unisce spettacolarità e opportunità di uscire in mare anche con poco vento.

Al giornalista Germano Scargiali il Premio Castore e Polluce
Germano Scargiali, uno dei nostri più attivi e validi collaboratori, riceve a Porto Empedocle il Premio Castore e Polluce, dedicato anche quest’anno agli Uomini del mare, dalla Lega Navale di Agrigento.
Assieme al noto giornalista palermitano, sono stati premiati W.A. O’Neil, Segretario Generale dell’International Maritime Organisation, Francesco Adragna, comandante del peschereccio “Capitan Ciccio”, protagonista del ritrovamento del satiro greco nel canale di Sicilia, Marcello Guarnaccia, giornalista-sub catanese, Alessandro Paglia, Presidente del Circolo nautico Generali di Venezia, Antonino Zanghì, Ufficiale di collegamento fra il Comando delle Capitanerie di porto e la Re gione Siciliana.


NAZIONALE MISTRAL A CAGLIARI
Si è svolto nello splendido scenario di Cagliari, al Poetto, nei giorni del 27 e 28 di giugno il campionato nazionale Mistral. Buona la partecipazione degli atleti alla competizione vinta da Alessandro Torzoni di Piombino nella categoria maschile e da Valeria Zullo del Circolo Velico Anzio Lavinio per le donne. Ottima, come di consueto, l’accoglienza del Circolo Yacht Club Cagliari che ha contribuito allo svolgimento fluido delle prove in programma. Da segnalare la buona prova del quindicenne palermitano Marco Ferrera , secondo assoluto e dell’altro Juniores di Caldaro Wohlgemuth, che si è aggiudicato una delle prove disputate.

“Windsurfmania” una guida pratica per i surfisti
Pubbicato finalmente un manuale sul windsurf. Si tratta di una guida a cura di Marco Segnana ed Harry Negri, semplice e di facile consultazione, ma allo stesso tempo completa. E' possibile trovare in essa i principi della didattica più attuale ed il metodo elaborato in vent'anni di attività di insegnamento presso i Surf Centers Marco Segnana: dalla tecnica di base, alle manovre radicali. Il tutto con il supporto di numerose sequenze fotografiche, i consigli per non incorrere negli errori più ricorrenti svelando molti piccoli “trucchi”, una serie di preziose indicazioni per una corretta alimentazione, per l'allenamento fisico e per la messa a punto dell'attrezzatura.
Coloro che desiderano acquistare la pubblicazione e magari trascorrere anche una piacevole vacanza sul Lago di Garda, possono contattare al Surf Center Marco Segnana, Foci del Sarca tel. e fax 0464/505963 cell. 0335/5222212. (l.a.)

“Windsurf, dove e quando”
E' disponibile da giugno nelle librerie e nei computer shops un CD-ROM sul Windsurf. Si tratta di una guida preziosa e di facile consultazione che riporta tutte le informazioni utili a chi pratica questa disciplina sportiva, offrendo, tra le alter cose, una mappa degli spot ideali per surfare in tutto il mondo. Una cartina geografica dell'Italia indica, regione per regione, le località adatte a fare surf, corredate di una scheda che riporta: il tipo di vento e, quando è possibile, i periodi della stagione e gli orari in cui soffia maggiormente; l'esatta ubicazione della spiaggia, la presenza di scuole di surf e di strutture per il noleggio, la riparazione o la vendita di materiale specializzato; gli alberghi, i campeggi ed i ristoranti nelle vicinanze. Quando esiste la possibilità, viene fornito anche un numero telefonico cui rivolgersi per avere, in tempo reale, ulteriori informazioni sullo spot. Una cartina d'insieme dell'intero territorio nazionale riporta inoltre i dati relativi alla forza del vento con un grafico che mostra anche quest'ultima in relazione del periodo stagionale.
Un'altra cartina, illustra invece gli spot più ventosi all'estero. Cliccando sul nome di una località si possono avere tutte le informazioni ad essa relative: le caratteristiche del posto, la percentuale e l'intensità del vento in relazione al periodo stagionale. Una sezione del CD è inoltre dedicata alla navigazione internet con la segnalazione dei siti di particolare interesse per gli appasionati di surf.
E' stato attivato infineun sito internet, collegato proprio al CD-ROM , il cui indirizzo è : htpp://cdrom.tecnet.it/WINDSURF. Realizzato dalla Fabrica Art & Media di Novara, grazie all'iniziativa di Giuseppe Galliano, “Windsurf, dove e quando” è disponibile al costo £.24.000. (l.a.)

RECORD DEL MONDO QUADRUPLO QUADRIATHLON
“TO REMEMBER FRANK SINATRA”


Sergio Ferrero, “il principe dei record”, ha stabilito il record del mondo del quadruplo quadriathlon: 20 Km nuoto + 80 Km kayak + 400 Km bici + 80 Km corsa, non stop in 4.47.23’ Questo nuovo record del mondo si aggiunge ai precedenti:
1982 - GUINNES BOOK OF RECORDS - TRAVERSATA OCEANO ATLANTICO in WINDSURF (4 record del mondo)
1985: TRAVERSATA OCEANO INDIANO IN KAYAK, in solitario (14 giorni).
1995: RECORD DEL MONDO DOPPIO QUADRIATHLON
1997: RECORD DEL MONDO TRIPLO QUADRIATHLON (h32, 52).
Dopo essre stato 7 volte campione del mondo di QUADRIATHLON e CAMPIONE DEL MONDO di TRIATHLON ULTRADISTANZA (1995): 57 Km NUOTO + 2,700 Km BICI + 633 Km CORSA, NON STOP, Sergio Ferrero ha deciso di stabilire il nuovo record del mondo del quadruplo quadriathlon a Santa Barbara in California (USA), per ricordare il suo grande amico Frank Sinatra. Sinatra, lo aveva invitato a New York, dove aveva organizzato per lui una mostra personale dei suoi quadri. Ferrero, il quale oltre che atleta è anche un pittore molto conosciuto che ha fatto mostre in tutto il mondo, ebbe successo anche in quell’occasione vendendo i suoi quadri, grazie all’appoggio di Sinatra, a personaggi di rilievo del mondo politico statunitense: l’allora Presidente degli Stati Uniti Nixon, Kissinger ed altri personaggi. Quando poi Sergio pubblicò il suo secondo libro, dal titolo “Le carrezze della vita”, Sinatra ne scrisse la prefazione e durante un suo concerto in Italia lo presentò al pubblico, sugellandone anche in questa occasione il successo.
La prova, cominciava alle 10 del mattino, nel mare della California, che dicono sia infestato dallo squalo bianco (sebbene Ferrero abbia sempre sostenuto che è più facile andare sotto una macchina che essere attaccato da uno squalo). Tuttavia, dalla barca di appoggio, dove erano pronti a prevenire un eventuale attacco, non ne hanno avvistato alcuno, nemmeno in lontananza. Così, con un buon ritmo regolare e senza mai forzare, Sergio finiva in 7 ore 23 minuti i 20 Km del nuoto. Beveva un litro di carboidrati e liquidi e dopo un breve massaggio iniziava gli 80 Km di canoa. Il surfski è la barca ideale per il mare e Sergio è uno specialista. L’anno passato ha vinto 6 delle 8 gare di canoa cui ha partecipato. L’assenza di vento e di onde, rendeva la prova meno dura del previsto e il cronometrista ufficiale del record Gary Catona, fermava la lancetta a 9 ore e 47 minuti . Registrando in tal modo un totale per il nuoto e la canoa di 17 ore e 9 minuti. Con un faro, dalla barca appoggio illuminavano il percorso in mare durante le ore notturne. E dopo un breve massaggio ed una buona bevuta di “Red Bull” diluito con acqua, Sergio ripartiva con la bici: 400 Km. Il segreto in queste gare di ultradistanza è di trovare il giusto ritmo e di cercare di aumentarlo: la cosa più importante dunque è bere e nutrirsi costantemente. E’ necessario ingerire circa 14.000-15.000 calorie ogni 24 ore. Una grande quantità di cibo, motivo per il quale si ricorre agli integratori in polvere che si diluiscono in acqua o succhi di frutta. Un altro problema è dato dal sellino che se non è studiato perfettamente, dopo 10-12 ore di bici comincia a provocare dolore. A questo proposito è stato pensato e prodotto per Sergio da Selle San Marco un sellino molto ammortizzato e nello stesso tempo leggero. Le lunghe ore notturne, sono state vinte con caffé, Red Bull e ginseng Royo Coreano. Senza esagerare però, altrimenti si rischia di procurare l’effetto opposto.
Sono stati i lunghi allenamenti ad Ibiza a permettere a Ferrero di arrivare molto in forma in California. Il fuso orario che cambia da Est ad Ovest apporta, un enorme senso di benessere e di nuovo vigore. Gli allenamenti in canoa poi, insieme al suo cane Bubù (nella foto) gli hanno messo a punto l’equilibrio e la forza di resistenza. Anche in bici Sergio si è allenato con pesi da 10 Kg. Una volta tolti, sembra di volare. Con il passare delle ore, oltre trenta ore non stop, si accumula non solo la stanchezza fisica e mentale ma anche la mancanza di sonno. Ferrero aveva pensato di fare il record senza mai dormire, ma le ultime ore in bici sono state tremende. Il passaggio dalla notte al giorno e poi dal giorno alla seconda notte, hanno fatto sentire molto la forma dell’atleta che, terminata la bici in 19 ore e 30 minuti, si buttava per terra esausto dicendo alla sua bellissima assistente di svegliarlo dopo 20 minuti esatti. infatti, la lunga esperienza in Messico nel mondiale di triathlon ULTRADISTANCE (15 IRON MAN NON STOP), durato circa 23 giorni, gli avevano fornito la certezza che bastano 20 minuti per rigenerarsi : in seguito si riparte benissimo, naturalmente con una grande forza di volontà. Infilate le nuove scarpe Reebok Dmx super ammortizzate dopo circa 37 ore di massimo sforzo, Sergio iniziava così l’ultimo parziale 80 Km di corsa, contenuto, per non aver mai bucato in bici, con i nuovi tubolari Vittoria in kevlar.
Anche nella lunghissima corsa, il ritmo è la chiave. meglio andare più lentamente e non doversi fermare mai, piuttosto che andare più veloce e doversi fermare spesso. Le lunghe corse in Messico (663 Km non stop) ed i preziosi consigli della eccezionale specialista Silvia Andoni, che vince su quasi tutti gli uomini, hanno aiutato Sergio a terminare in 10 ore e 44 minuti. Gary Cantona fermava ufficialmente le lancette del cronometro su 47 ore e 23 minuti.
Ferrero, approfittando di questo nuovo record del mondo ha voluto ringraziare ufficialmente di fronte alla telecamere il suo sponsor “RED BULL” grazie al quale ha potuto allenarsi e realizzare il record.

VINCE LA BARCA RADIO DIMENSIONE SUONO IL CAMPIONATO NAZIONALE D'ALTURA
Grande successo dell'imbarcazione Radio Dimensione Suono che ha ottenuto la vittoria del Campionato nazionale d'area dello Ionio e del Tirreno di Vela d'Altura nella specialità "mini altura", la classe più gremita di partecipanti.
Ha così atteso all'ambizioso pronostico della vigilia il valoroso equipaggio di Radio Dimensione Suono, che per i colori del Circolo Albaria si è aggiudicato nei tre giorni di gare tutte le regate su cui si è articolata la manifestazione palermitana (tranne la terza dove è stato penalizzato del 5% e quindi retrocesso dal primo al quarto posto).
L'Imbattibile formazione, che per la prima volta è stata composta in modo molto insolito per il tipo di regata: sono infatti due i timonieri (entrambi di grande esperienza) che si sono alternati alla barra: Alberto Wolleb e Agostino Randazzo; l'armatore è Fabio Sortino; alla tattica completa la compagine Fabrizio Bignardelli.
"All'imbarcazione è stata fatta una messa a punto perfetta - ha dichiarato prima della partenza il timoniere Wolleb - E' la prima volta che si costituisce questo equipaggio, sono sicuro che vinceremo, soprattutto se si mantengono le condizioni meteo di oggi. ...la nostra barca una Beneteau disegnata dal francese Bruce Farr è una delle più veloci dell'altura". Dopo la regata Wolleb ha detto: "Ci siamo impegnati al massimo e abbiamo raggiunto il risultato prefissato. Adesso con la stessa barca e con lo stesso equipaggio parteciperemo a tutto il Campionato italiano e ad alcune regate internazionali".
"Ho partecipato con grande spirito agonistico - ha dichiarato l'assessore Fabrizio Bignardelli preposto alla tattica - Mettere due timonieri fortissimi nella stessa barca sembrava una pazzia invece è stato un successo, infatti abbiamo accumulato un enorme vantaggio sui numerosi avversari"
"Mi sono divertito molto nella seconda regata - ha dichiarato il timoniere Agostino Randazzo - una vela non ha reso per come era previsto, allora abbiamo dovuto supplire con la tattica, e nonostante ciò siamo arrivati primi... Non gareggiavo da un anno, questa regata mi ha fatto risvegliare l'entusiasmo per l'agonismo. ...con lo stesso equipaggio parteciperò agli internazionali in America a fine anno".
Alberto Wolleb ha regatato in passato con i colori della nazionale azzurra ai Campionati europei. L'altro timoniere di grandi capacità è Agostino Randazzo: vincitore di quattro campionati italiani, in varie classi, nella 4,70 olimpica, e detentore di ottimi piazzamenti tra i quali un pregevole quarto posto nella Star olimpica. Uno dei suoi maggiori risultati è stato quello di avere superato le selettive (P. O.) per le Olimpiadi dell'83.


Coppa Prima Vela  Desenzano sul Garda
Primi: Zeni (Optimist), Nicolettis-Iaiza (L’Equipe), Ferin-De Jaco (Mattia), Nisticò (Aloha)
Si è disputata a Desenzano sulle acque del Lago di Garda, l’edizione 1998 della Coppa Prima Vela, tradizionale appuntamento voluto dalla Federazione Italiana Vela per mettere a confronto i migliori giovani equipaggi di tutta Italia. La giornata finale della Coppa Prima Vela, organizzata quest’anno dalla Fraglia Vela Desenzano, è stata caratterizzata da temporale e vento forte che ha consentito lo svolgimento di una sola regata per le classi Optimist e Mattia 14, mentre la classe L’Equipe ha chiuso il programma con le quattro regate disputate nei due giorni precedenti.
Nella classe Optimist (singolo) vittoria nella regata finale per Carlo Barbieri di San Benedetto del Tronto. Nella classifica generale vittoria di Fabio Zeni (Fraglia Vela Desenzano), davanti allo stesso Carlo Barbieri (Circolo Nautico Sanbenedettese) e a Stefano Cherin (Società Pietas Julia di Sistiana).
Nella classe Mattia 14 (catamarano in doppio), che esordiva alla Coppa Prima Vela con sette inscritti, la regata finale è stata vinta da Oliverio-Lanzoni del Lago di Bracciano.
Emozionante la classifica finale con tre equipaggi a pari punti. Grazie ai migliori risultati della giornata, la vittoria è andata a Ferin-De Jaco (Marina Julia di Trieste), davanti a Greco-Barbieri di Lecco e agli stessi Oliverio-Lanzoni.
Nella classe L’Equipe (doppio) il podio finale è tutto triestino: il successo è andato ai campioni europei in carica Nicolettis-Iaiza (Società Velica Oscar Cosulich), davanti a Pressich-De Gavardo (Pietas Julia) e Micalli-Straniero (Yacht Club Adriaco). Da sottolineare la buona prestazione del giovanissimo Mattia Pressich, recente vincitore a luglio del titolo Mondiale Optimist (in Portogallo), qui alle prese con la classe in doppio.
Nella classe Aloha (tavola a vela) infine, doppietta palermitana con Pasquale Nisticò e Blasco Bongiorno (entrambi del Circolo Roggero di Lauria) classificatisi ai primi due posti, terzo posto ad Andrea Petretti del Windsurfing Fano, quarto ad un altro palermitano, Dario Cappello (Albaria Palermo).
La manifestazione si è conclusa con la spettacolare premiazione in Piazza Malvezzi nel centro storico di Desenzano.
Tecnicamente la Coppa Prima Vela 1998 ha confermato la validità delle classi di “iniziazione” giovanile come Optimist e L’Equipe. In particolare, quest’ultima, ha visto aumentare sensibilmente il numero degli equipaggi inscritti e l’interesse dei regatanti. Si tratta dell’unica deriva a doppio dotata di spinnaker, adatta a giovani al di sotto dei 15 anni, ed è propedeutica alle classi maggiori, rivelandosi utilissima anche per equipaggi femminili.
Ormai ampiamente collaudata la versatilità dell’Optimist, si è affermata quest’anno la tavola a vela Aloha (triplicati gli inscritti rispetto alla Prima Vela1997).
In evidenza i primi passi del catamarano giovanile Mattia 14, che ha suscitato curiosità ed interesse da parte dei regatanti di tutte le classi.

Mondiale Optimist a Mattia Pressich!
Per l’Italia clamoroso bis iridato. Il neo campione del mondo ha 14 anni e viene da Trieste

Il giovane velista azzurro Mattia Pressich, triestino, 14 anni appena compiuti, è il nuovo campione del mondo della classe Optimist. Ha vinto il titolo con una giornata di anticipo sulla conclusione del campionato in svolgimento a Setubal in Portogallo, battendo 217 concorrenti di 47 nazioni. Per la vela azzurra si tratta di un clamoroso bis iridato: l’anno passato infatti, il titolo Optimist era andato al milanese Luca Bursic in Irlanda.
Emozionante l’andamento delle tre regate nel corso della penultima giornata di gara: Mattia Pressich, seguito in classifica a soli 3 punti dal croato Sime Fantela e ad 11 dal brasiliano Gustavo Mascarenha, aveva iniziato male, chiudendo al 21° posto la prima prova. In seguito però, il quattordicenne triestino si è subito ripreso, ottenendo un primo e un secondo posto. Da sottolineare in particolare la sua rimonta nella terza prova: in un solo lato di lasco è risalito dal quattordicesimo al secondo posto dell’arrivo, con vento forte.
Così al rientro a terra, i conteggi assegnano la vittoria a Pressich anche a prescindere dalla regata conclusiva.
Al secondo posto dietro Pressich, si è portato l’argentino Gwozdz, mentre il croato Fantela è scivolato in classifica.
Nonostante la sua giovane età il curriculum di Mattia Pressich è tuttavia ricco di successi: tra gli altri spiccano il Trofeo Primavela nella classe L’Equipe (1996) e il secondo posto al Mondiale J.24, in equipaggio con il timoniere Vasco Vascotto. Ma ecco le prime dichiarazioni di Mattia appena rientrato a terra: “Le ultime regate sono state le più difficili: avevo l’incubo del croato che andava fortissimo. Questo titolo? - ha continuato- E’ un passo nel futuro.”
Il grande momento della vela-baby azzurra è confermato dal piazzamento dell’intera squadra, tutti gli atleti nei primi 20 posti. Igor Buchberger 11° (secondo nell’ultima regata), Marco Cavallini 14° (primo), Luca Bursic 19° (18°) e Marco
Milan 20° (8°). A Setubal l’Italia ha conquistato inoltre l’argento nel Mondiale a squadre, cedendo solo in finale contro il Perù, migliorando così il terzo posto conquistato nel 1997.
“Mattia è davvero un figlio del vento - ha dichiarato Marcello Turchi, tecnico nazionale Optimist - possiede una sensibilità in grado di farlo andare sempre sul bordo giusto. Ha una determinazione che difficilmente ho riscontrato in altri ragazzi - ha continuato - una forza di volontà che lo accompagna per tutta una regata oltre ad una sorprendente tecnica di conduzione della barca. Basta guardare di cosa è stato capace nell’ultima regata del penultimo giorno, quella che lo ha portato al titolo. Ha girato l’ultima boa di bolina prima dell’arrivo, al quattordicesimo posto, a quel punto pensavo che non avrebbe potuto recuperare quanto necessario. Ed invece - ha continuato e concluso - non potevo credere ai miei occhi: li ha infilati uno ad uno ed è arrivato secondo! Mattia vive in simbiosi con la barca”.


Mondiale Optimist titolo iridato a Squadre 1998

Setubal (Portogallo).
Splendido secondo posto, alle spalle del Perù, per i velisti azzurrini.
Ottimo risultato per l’Italia, che ha conquistato un meritatissimo secondo posto. Dopo il successo dello scorso anno in Irlanda, quando la squadra dei velisti azzurrini si piazzò terza, l’Italia si conferma tra le più forti nazioni nell’Optimist, la classe dei velisti più giovani (8-14 anni). Nelle regate dell’ultima giornata ad eliminazione diretta, l’Italia si è arresa soltanto in finale al Perù, che si è così aggiudicato il titolo.
Hanno partecipano al Campionato ben 217 giovanissimi atleti (196 ragazzi e 21 ragazze) provenienti da 47 nazioni.
Gianfranco Busatti, Vicepresidente FIV ha dichiarato: “Non mi aspettavo un successo del genere. Ero venuto per dare una mano alla squadra e conoscere l’ambiente dell’Optimist. Mi sono accorto presto però che la nostra squadra era fortissima. In verità - ha continuato - già alle selezioni di Bellano ne avevo avuto sensazione, ma al Mondiale si è rivelata davvero superiore. La stessa sconfitta con il Perù nella finale del Mondiale a squadre, è imputabile più ad una giornata storta piuttosto che alla superiorità dei sudamericani. Due vittorie di seguito non sono certo casuali - ha concluso- rappresentano il frutto del lavoro di cui va dato atto ai tecnici Optimist, senza dimenticare poi la collaborazione dei Circoli, dei genitori e della Classe.”

Campionati Europei Soling
Positivo bilancio azzurro: tre equipaggi ai primi sette posti quarto Cian (podio sfumato per un soffio nell’ultima prova), settimi a pari merito i Celon
Si è disputato ad Izola, in Slovenia, il Campionato Europeo della classe olimpica Soling, con l’ultima regata disputata in condizioni di vento molto leggero e con la vittoria dell’ucraino Pichugin. Proprio la regata conclusiva ha privato l’equipaggio azzurro Cian-Colannino-Fornelli di un posto sul podio: finendo sesti gli italiani hanno infatti ceduto le piazze d’onore al russo Shaiduko e al tedesco Schumann, rispettivamente medaglia d’argento e d’oro alle ultime Olimpiadi di Savannah 1996.
Il bilancio della vela azzurra agli Europei Soling è comunque molto positivo. Oltre al quarto posto di Paolo Cian, infatti, va registrato il settimo posto a pari merito di Mario Celon (in equipaggio con Claudio Celon e Agostino Sommariva) e di Nicola Celon (in equipaggio con Dede De Luca e Alessandro Daverio). Per effetto della classifica avulsa, il risultato finale vede Mario Celon e Nicola Celon rispettivamente al settimo e all’ottavo posto.
Distanziati nella classifica gli altri italiani: Enrico Chieffi (con Flavio Grassi e Luca Bontempelli) e Andrea Rachelli (con Bonini e Ferrari), rispettivamente al 18° e 22° posto.
Si è trattato di un campionato di alto livello, che ha visto la partecipazione di 52 barche con equipaggi provenienti da 21 nazioni: oltre alla presenza delle ricordate medaglie olimpiche, infatti, erano presenti equipaggi australiani e canadesi. Solo per l’assenza di spagnoli e statunitensi dunque, non è possibile affermare che si sia trattato di un vero e proprio Mondiale anticipato.
Classifica finale (primi 10 posti):
1- Pichugin-Korotkov-Timoknov (UKR); 2- Shaiduko-Volkov-Kramskoy (RUS); 3- Schumann-Bahr-Borowski (GER); 4- Cian-Colannino-Fornelli (ITA); 5- Presti-Rambeau-Dauris (FRA); 6- Makila-Heinonen-Tamminen (FIN); 7- Mario Celon-Sommariva-C. Celon (ITA); 8- Nicola Celon-De Luca-Daverio (ITA); 9- Westergaard-Bojsen M.-Westergaard (DEN); 10- Winkler-Wenzel-Nieman (GER).

MONDIALE SOLING
L’equipaggio azzurro Cian-Fornelli-Colaninno conquista il bronzo.
Vittoria del fuoriclasse russo Shaiduko, secondo l’ucraino Pichugin
Gli altri italiani: 26° Chieffi-Procopio-Grassi, 27° Nicola Celon-De Luca-Daverio


L’equipaggio azzurro composto dal timoniere Paolo Cian, Pierluigi Fornelli e Ferdinando Colaninno, ha conquistato a Milwakee sul Lago Michigan (Wisconsin, USA) un brillante terzo posto al campionato del mondo della classe olimpica Soling. E’ stato un Mondiale difficile (vento medio-leggero) e ad altissimo livello, con 67 imbarcazioni in rappresentanza di 25 paesi, particolarmente atteso come primo appuntamento valido per le qualificazioni olimpiche per nazioni stabilite dall’ISAF (la Federvela internazionale). Da Milwakee erano disponibili solo 5 posti per i 16 Soling (uno dei quali già assegnato al paese ospitante) che regateranno a Sydney 2000. Il terzo posto di Cian-Fornelli-Colaninno vale dunque anche più del podio, consentendo all’Italia di centrare la prima difficile qualificazione olimpica. Il Mondiale Soling ha visto il successo dell’equipaggio russo Shaiduko-Komarov-Volchkov (già mondiali 1996 e medaglia d’argento a Savannah nello stesso anno) con 112 punti, davanti agli ucraini Pichugin-Korotkov Timokhov con 114 e Cian-Fornelli-Colaninno con 119,2. Qualificati anche USA e Spagna, grazie al quarto posto di Melges III-Melges-Porter (USA) e al quinto di Calafat-Galmes-Iglesias (ESP). Da segnalare tra i grandi specialisti in classifica: il sesto posto dell’altro spagnolo, Manuel Doreste, l’ottavo dell’olandese Roy Heiner, medaglia olimpica in Finn nel 1996, il dodicesimo del danese Bank (oro di Barcellona 1992), il quindicesimo del francese Presti, il ventesimo e ventunesimo dei due canadesi Fogh e Abbott, il ventitreesimo infine, del neozelandese Rod Davis (coach della sfida italiana all’America’s Cup Prada Challenge). Così gli altri equipaggi azzurri: Enrico Chieffi con Massimo Procopio e Flavio Grassi hanno concluso al 26° posto (anche a causa di due squalifiche) con 217 punti, mentre Nicola Celon, De Luca e Daverio si sono piazzati al 27° posto con 242 punti. I prossimi appuntamenti importanti per la classe Soling saranno i Mondiali di Melbourne nel 1999, l’Europeo 1999 in Norvegia ed il Mondiale del 2000 a Cadice. Paolo Cian, 29 anni, napoletano, vanta successi sia nelle derive che nella vela d’altura, ed è uno dei maggiori specialisti italiani del Match Race. La sua stagione con l’olimpico Soling è particolarmente positiva: prima del podio mondiale, infatti, aveva conquistato in Slovenia il quarto posto all’Europeo ed il titolo italiano a Napoli. Il terzo posto di quest’anno entra nella storia come uno dei migliori risultati della vela azzurra al Mondiale della classe Soling: l’impresa era riuscita solo a Lamaro-Dalla Vecchia-Romano ad Anzio nel 1981, mentre nel 1996 Mario Celon, Claudio Celon e Gianni Torboli erano giunti secondi proprio alle spalle del russo Shaiduko.

PRESENTATE LE NUOVE LINEE MISTRAL
In occasione del Meeting Tomasoni dedicato ai prodotti “freeride” che si è svolto a Torbole presso il Surf Center di Marco Segnana, in occasione del KIng of the lake, sono state presentate in anteprima '99 le due nuove linee Mistral Freeride e Freestyle, la linea Flow con il 276 ed il 284 e la linea Score con il V85 e V104. Per queste ultime, la lettera V prima del numero sta ad indicare il volume della tavola, più importante, della lunghezza quando si tratta di freestyle. Si tratta infatti di tavole particolari studiate appositamente per prestazioni diverse da quelle consuete: la velocità non é tutto, si guarda piuttosto alla facilità di planata, alla manovrabilità, alla distribuzione del volume sia in poppa che in prua, per offrire la necessaria galleggiabilità dopo “l'atterraggio”.Queste tavole sono costruite in modo da offrire il massimo nel rapporto tra leggerezza e robustezza, in alcuni punti è persino introdotto ild doppio sandwich. Per quanto riguarda la serie Flow, lo stesso Robby Naish dopo averle provate le ha definite tavole molto “vive” quasi come delle tavole più piccole con il vantaggioperò, grazie al loro volume, di non affondare. Anche nella costruzione di queste tavole è stata seguita una matodogia innovativa tale da ottenere leggerezza e rigità sino ad ora mai raggiunte.
(l.a.)

Napoli
Campionati Italiani delle classi olimpiche


Con una bellissima giornata di sole e vento, Napoli ha salutato la conclusione dei campionati italiani riservati alle classi olimpiche.
C’era attesa per l’ultima regata, soprattutto per le classi Star, 470 maschile, Finn, Europa e Mistral maschile, che alla vigilia presentavano classifiche assai incerte, dopo la conclusione anticipata delle regate per le classi 49er (titolo ai fratelli Bruni), Soling (vittoria a Cian-Fornelli-Colannino) e Tornado (successo dei fratelli Bodini), e i titoli assegnati prima dell’ultima prova nelle classi 470 femminile (Salvà - Sossi), Laser (Diego Negri) e Mistral femminile (Alessandra Sensini). Ecco come è andata.
Star: finale emozionante con duello tra D’Alì-Sinibaldi e Benamati-Maffezzoli, concluso sul filo del rasoio in favore dei primi, per un punto (in serata, peraltro, restava aperta la discussione di una protesta proprio tra questi due equipaggi che avrebbe potuto rivoluzionare la classifica). Terzo posto per Modena-Devoti. La vittoria della classifica open è andata al fuoriclasse australiano Colin Beashel, bronzo olimpico 1996.
470 maschile: i triestini Bressani-Trani sono i nuovi campioni italiani del doppio olimpico. In classifica hanno preceduto di un solo punto le giovani promesse napoletane Vigo-Moretti, ritiratisi nell’ultima regata per convinzione (errata) di aver effettuato una partenza anticipata. Al terzo posto i fratelli ravennati Simoncelli. La prova conclusiva è stata vinta da Zandonà-Grippo.
Finn: Vincendo oggi due prove su tre, precedendo di due punti il promettente toscano Gherarducci ed il veterano Marchesini, l’azzurro Luca Devoti ha finalmente conquistato il suo primo titolo italiano Finn, unico trofeo che mancava alla sua lunga carriera.
Europa: la triestina Arianna Bogatec è riuscita in extremis a centrare l’ennesimo titolo tricolore nel singolo olimpico femminile. Il lungo duello con Larissa Nevierov (campionessa Laser Radial, alle sue prime apparizioni sull’Europa), si è concluso in suo favore con il distacco minimo di un punto, grazie al successo nell’ultima prova e al contemporaneo settimo posto della rivale.
Mistral maschile: Paco Wirz, vincendo le ultime due prove ha messo in fila i rivali tradizionali, Riccardo Giordano (secondo nelle due ultime prove) e Andrea Zinali (6° e 18° nelle ultime prove), preceduti rispettivamente di 3 e 12 punti. Spettacolare l’arrivo dell’ultima regata con Wirz e Alessandra Sensini affiancati all’arrivo, quest’ultima vincitrice nella classe femminile con enorme vantaggio su tutte le altre. Con la premiazione dei vincitori si è conclusa la manifestazione organizzata dall’Associazione dei Circoli Velici napoletani. Quasi in contemporanea, il Consiglio Federale della FIV, in corso a Napoli, ha messo allo studio alcune possibili modifiche al campionato per le prossime stagioni: le classi meno diffuse potrebbero lasciare il posto ad altre, anche se non fanno parte di quelle olimpiche.

KING OF THE LAKE 1998
Robby Seeger

Si è svolta sul Lago di Garda l'ultima edizione del King of the Lake, manifestazione divenuta ormai sinonimo di Freestyle dell'ultima generazione, grazie ai suoi autorevoli protagonisti: Robby Naish, Bjorn Dunckerbeck, Iosh Stone, Jason Polakow, Nick Baker, Sean Ordonez, solo per citarne alcuni. Quest'anno si diceva infatti che l'appuntamento dovesse diventare gara di Coppa del Mondo di Freestyle, disciplina che ha preso spunto proprio dalla “King”.
Un'edizione caretterizzata da un buon vento che ha consentito di attenersi al programma con l'introduzione del sistema della double elimination. In sostanza: chi vince il primo tabellone non viene eletto subito King of the Lake, rimane ad aspettare il vincitore del secondo tabellone, quello dei perdenti, che porterà il suo sfidante all'ultima finale decisiva. Una formula più spettacolare, resa possibile, come si diceva, dal vento che ha tenuto per tutte le giornate di gara.
Quest'anno rispetto alle edizioni precedentil, il livello della competizione si è alzato, grazie agli atleti e alle loro evoluzioni: le recenti manovre Wymaroo e Vulcan Air Jibe (la strambata in aria), e poi speed, loop, willy skippers in tutte le sue possibili varianti, la più “eccitante” per gli spettatori che seguivano la gara dalla riva. Robby Naish ha proposto infine una bizzarra manovra dal nome Gizz, si tratta di una specie di planata con la vela di schiena tenendo il boma con le braccia all'indietro.
E' stato tuttavia Robby Seeger ad aggiudicarsi il titolo di “King of the Lake”. Bene gli italiani, alcuni dei quali sono riusciti a guadagnare posizioni in classifica, affiancando in tal modo atleti di Coppa del Mondo. Oltre al 10° posto di Jesse Dossi, il migliore dei nostri, più che soddisfacente il 19° posto ottenuto a pari merito da Paolo Migliorini, Andrea Rosati e Maurizio Gusella, posizione equivalente ai quarti di finale.

PREOLIMPICA DI SYDNEY
SUCCESSO DEI NEOZELANDESI SENSINI OTTAVA e GIORDANO UNDICESIMO

Aaron Mcintosh e Barbara Kendall hanno vinto la preolimpica di Sydney nelle rispettive categorie Mistral maschile e femminile, regalando due ori alla Nuova Zelanda. Nulla da fare per gli atleti italiani che hanno concluso fuori dai vertici della classifica. Alessandra Sensini ha recuperato due posizioni grazie alle ultime due prove, mentre fra gli uomini Riccardo Giordano è retrocesso in undicesima posizione. Andrea Zinali, altro componente della spedizione Italiana della Federvela ha concluso in 18a posizione. Il prossimo importante appuntamento per gli italiani è a Brest, in Francia dal 7 al 17 ottobre, per disputare i Campionati Mondiali assoluti della classe a cui parteciperanno fra gli altri Paco Wirz e Alessandro Alberti, entrambi siciliani.
La manifestazione di Sydney, che ospiterà le olimpiadi del 2000, ha registrato la presenza di 320 atleti provenienti da 34 nazioni, tra le quali sono risultate le mugliori Brasile e Nuova Zelanda, che hanno vinto ori. L’Italia ha conquistato un argento nella classe 470 grazie a Salvà/Sossi.
MISTRAL Maschile
1.Aaron Mcintosh, (Nuova Zelanda) 77; 2.Lars Kleppich (Australia) 46; 3. Jon-Poul Tobin (Nuova Zelanda) 63; 11. Riccardo Giordano (15, 4, 4, 11, 9, 9, 10, 12, 26,11,12) 122 (ITALIA) Albaria Palermo; 18. Andrea Zinali (21, 22, 18, 18, 17, 12, 14, 17, 15, 16,16)(ITALIA) L.N.I. Piombino
MISTRAL Femminile
1.Barbara Kendall (Nuova Zelanda) 27; 2.Faustine Merret (Francia) 29; 3. Jessica Crisp (Australia) 36; 8. Alessandra Sensini ( 9, 17, 16, 2, 3, 4, 3, 8, 12, 8,9) 58 (ITALIA) Albaria Palermo
Questi i risultati degli altri italiani nelle varie classi:
Laser 1.Robert Scheidt (BRA); 7° Diego Negri, 27° Andrea Casale
Europe 1.Carolyn Brouwer (NED); 9a Arianna Bogatec
Tornado 1.Darren Bundock & John Forbes (AUS); 16 Della Torre & Serventi
470 Men 1.Javier Conte & Juan de la Fuente (ARG)
470 Women 1.Nicola Birkner & Wibke Buelle (GER), 2: Federica Salva & Emanuela Salva (ITA)
49er 1: Chris Nicholson & Ed Smyth (AUS), 22 Bruni Francesco & Bruni Gabriele.
Soling 7° Celon/Celon
Fin 1.Fredrik Loof (SWE), 7° Luca DE Voti (Ita).

SI AGGIUDICANO IL 2 TROFEO CITTA’ DI GROSSETO, IL PLURITITOLATO WIRZ E LA SENSINI

Si è svolto nel maggio scorso, presso la scuola di vela Invicta del Circolo Nautico Maremma, il secondo trofeo città di Grosseto, riservato alla tavola olimpica Mistral One Design, prova valida per la regata nazionale classe Mistral.
Competizione dominata sin dalle prime prove dal palermitano Paco Wirz del circolo Lauria (che si è aggiudicato tutte le cinque prove in programma) nella categoria maschile e da Alessandra Sensini tra le donne. Nella categoria maschile l’argento è andato a Marco Casagrande del club Albaria, il terzo posto a Klaus Peterlin di Caldaro. Fra le donne invece, si è classificata al secondo posto la californiana Lanee Butler, Letizia Romacci del Circolo Scirocco di Ragusa al terzo.
Buono infine, il quarto posto del promettente Marco Ferrera (primo juniores) che insiame ai fratelli Beverino di Bracciano rappresentano le nuove promesse azzurre.
Numeroso il pubblico ed entusiata, grazie al posizionamento della partenza ad appena 50 metri dalla riva che ha permesso di seguire da terra le fasi più significative della regata, arrivo compreso.
Va sottolineata infine, l’impeccabile organizzazione del Circolo Nautico Maremma che per il secondo anno consecutivo ha ben figurato lasciando atleti e accompagnatori desiderosi di tornare nelle acque toscane sempre piu numerosi.
(l.a.)


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