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Dal Giornale di Sicilia  12 febbraio 2002

Negozi aperti la domenica?
Helg: "Ognuno decida per s‚"

Tutti chiusi o tutti aperti, no. Semplicemente liberi tutti. "Perch‚ la liberalizzazione non può essere l'obbligo di alzare o abbassare le saracinesche, ma l'opportunità di fare quello che vogliamo. Insomma, siamo imprenditori _ dice Roberto Helg _, la legge ci deve consentire il potere di autodeterminazione". Il presidente provinciale della Confcommercio oggi si schiarisce la voce, pausa, comincia a parlare. Ha assistito al caos dell'ultima domenica, alla trattativa dei giorni scorsi, alle polemiche dell'anno passato e propone la sua soluzione: "Aspettiamo di vedere che cosa succederà nelle prossime due domeniche, se sarà possibile una chiusura generalizzata, ma che sia osservata da tutti effettivamente. Io presumo che non sarà facile".
E allora va bene l'anarchia?
"Non ho detto questo. Dico solo che mi sembra estremamente difficile andare contro la domanda del mercato, contro le consuetudini, le tradizioni. Provi lei a far chiudere dall'oggi al domani il Borgo, il Capo, la Vucciria".
Va bene i mercati storici, e con Mondello come la mettiamo?
"La mettiamo così: i commercianti della borgata chiedono l'apertura di domenica. E a conti fatti, come dar loro torto? In una domenica fanno l'incasso di tre giorni feriali. La cassa è un riflesso delle esigenze dei consumatori. E ricordiamoci che proprio i clienti sono i primi padroni del mercato. Probabilmente vanno seguite le esigenze del sistema economico".
Aperti nel centro storico, aperti a Mondello. Eppure Confesercenti non la pensa come voi.
"Confesercenti vorrebbe le chiusure. E per me andrebbe pure bene, ma dibattiamo sul sesso degli angeli. Lo dico e lo ripeto: è impossibile far chiudere alcuni negozi".
Alcuni. E gli altri?
"Su un punto sono categorico: le regole devono essere uguali per tutti. Sono in perfetta intesa con l'assessore alle Attività produttive, Giacomo Terranova: Palermo è tutta città d'arte. Dunque non dev'esserci differenza tra una zona e un'altra".
Tutti aperti?
"Nel senso che tutti devono essere liberi di aprire o meno. E, soprattutto, tutti devono avere massimo rispetto per il lavoro dei dipendenti".
Altra storia, le commesse.
"Non c'è dubbio che prima di tutto viene il diritto al riposo. I commessi non possono lavorare sette giorni su sette, ci vuole una turnazione domenicale e un giorno di riposo settimanale".
Facile a dirsi.
"Poi è fondamentale il rispetto del contratto di lavoro, chi apre la domenica deve pagare aumenti e festivi. Infine la priorità dev'essere non il lucro dell'azienda, ma il servizio alla collettività".
Sembra un collage di buone intenzioni.
"Io pago fino all'ultima lira i miei dipendenti. E apro quando capisco che posso vendere. Altrimenti non prendo il carico di un costo che non mi conviene".
Crede davvero che Palermo aprirà ogni domenica?
"No. Non credo che tutti i negozi saranno sempre aperti. Ma credo pure che non si possa imporre la chiusura".

Al. Bi.