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Dal  Giornale di Sicilia  15 maggio  2002

Mondello, una conferma dalle analisi Mare pulito tranne che in due punti
Coliformi sotto il livello di guardia in tutto il golfo ed anche all'Addaura. Niente bagni solo alle estremità del ferro di cavallo: davanti al paese e nei pressi del circolo Lauria

(gica) Una conferma che farà piacere ai commercianti ma soprattutto ai palermitani: a Mondello il mare è pulito. Solo ai due sbocchi del "ferro di cavallo" rimangono in vigore i divieti di balneazione per circa quattrocento metri. Tuffi tranquilli pure all'Addaura. E' quanto assicura il direttore del Laboratorio di igiene e profilassi (Lip), Giovanni Sparacia: "I campionamenti effettuati sinora hanno dato un importante risultato: non si registrano più i parametri rilevati tre estati fa, una situazione per così dire oscillante". Soddisfatto anche il direttore del laboratorio chimico dello stesso Lip, Luigi Librici, che sottolinea: "In cinque anni la condizione relativa alla balneabilità delle coste palermitane è migliorata. Gran parte è dovuto al miglioramento della gestione degli impianti di depurazione e all'attenzione verso l'ambiente da parte dei soggetti pubblici". Buoni dunque i risultati dei campionamenti effettuati lungo il golfo di Mondello, fra i punti tenuti costantemente sotto controllo ci sono quelli nei pressi della spiaggia libera, davanti al Charleston, a Valdesi, e all'altezza del circolo Albaria. La balneazione, come dicevamo, resta interdetta ai due sbocchi del "canalone": duecento metri (cento a destra e cento a sinistra all'altezza del circolo Lauria), e altrettanti davanti agli uffici della Capitaneria. Quest'anno per la prima volta viene applicata una legge varata dall'Unione europea che all'articolo 18 si occupa della balneabilità del mare. E' una norma ancora più severa di quella attualmente in vigore. Prevede il divieto di balneazione permanente per due stagioni consecutive nel caso si superi la soglia fissata dalla legge per quanto riguarda i coliformi totali, i coliformi fecali e gli streptococchi fecali. Secondo questa legge, se i risultati di un campione d'acqua vengono riscontrati valori superiori ai 10 mila coliformi totali, oppure superiore a duemila coliformi fecali e altrettanti streptococchi fecali, per evitare il divieto di balneazione occorre che il 95 per cento dei campionamenti effettuati prima dell'estate devono essere buoni. In pratica è impossibile evitare i cartelli che vietano i tuffi. Attualmente la percentuale fissata dalla legge è dell'80 per cento dei campionamenti che sono dodici. Mondello dunque per altri due anni sarà costretta a convivere con i divieti: anche se il mare davanti ai due sbocchi del canalone dovesse essere pulito, rimarrebbero i cartelli che vietano i tuffi lungo quattrocento metri di arenile secondo quanto disposto da un decreto dell'assessorato regionale alla Sanità. Per togliere i divieti occorre un iter burocratico complesso: per due mesi consecutivi i campionamenti devono essere buoni, tutti cioè entro i paramenti di legge. Ciò però non basta. E' necessario poi, che il sindaco attesti l'eliminazione di tutte le cause che tre anni fa provocarono l'inquinamento.

 Giuseppe Cadili e Vincenzo Marannano