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Prima Pagina è un servizio di Albaria per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine

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Da  La Repubblica   del 9 giugno 2002

A una settimana dall'apertura ufficiale della stagione balneare, viaggio lungo il litorale sottratto alla libera fruizione della città
Mondello, la spiaggia non c'è più varchi invisibili e cabine sul mare

La Società Italo-Belga ha montato le capanne occupando buona parte della battigia

L'aspetto della borgata però è più ordinato. Il Comune ha rifatto strade e marciapiedi.

I NODI
IL VARCO NEGATO
La cacellata ostruisce il passaggio tra il baretto di Valdesi e il corridoio dei surf.
IL VARCO NASCOSTO
Nei pressi del Charleston, accanto alla cabina Enel, l'ingresso pubblico è reso invisibile dalla cancellata
LE CABINE SUL MARE
Ai due estremi del litorale le cabine distano dalla riva al massino 2 metri e non 5, come prevede la norma
L'INQUINAMENTO
Gli ultimi dati dicono che il golfo è pulito, ma allo sbocco ddel ferro di cavallo nei pressi della piazza il mare è torbido
L'ispezione - La Capitaneria annuncia controlli
UNA squadra della Capitaneria di porto ispezionerà la prossima settimana il litorale in concessione all'immobiliare ItaloBelga per controllare la posizione delle cabine e la situazione dei varchi. «Tutte le carenze saranno riportate in un documento ispettivo - dice il comandante della Capitaneria, Vincenzo Pace - e saranno sanzionate con altrettanti verbali». Il documento è necessario per dare il via libera all'apertura dello stabilimento.
Isabella Napoli
Il litorale di Mondello fotografato e raccontato passo per passo, a una settimana dall'inizio della stagione balenare. La borgata ha un aspetto sicuramente più pulito e ordinato grazie al rifacimento del manto stradale, alla tinteggiatura delle strisce pedonali e delle zone blu. Una bella facciata che però, quando si passa alla fruibilità della spiaggia, si dissolve. I varchi liberi di accesso al mare sono pochi, alcuni sia pure preannunciati non esistono e quelli che ci sono pressocchè introvabili. Non ci sono insegne che li individuano, uno è addirittura vicino al molo. E oltre ad una cancellata quasi invalicabile, le cabine quest'anno sono sempre più vicine al mare restringendo sempre più la battigia, ben lontana dai cinque metri previsti per legge. Di spiagge libere attrezzate ancora neanche l'ombra.
Certo, il look all'ingresso di Valdesi è certamente migliorato. Molti marciapiedi sono stati rifatti, ci sono contenitori nuovi di zecca, il comune ha provveduto a rifare il manto stradale. Ma nel cahier de doleance non mancano denunce e nodi ancora irrisolti.
Varchi. L'ordinanza balenare dell'estate 2002 parla di tre accessi gratuiti al mare più due nuovi a Valdesi e nei pressi del Charleston. Per accesso al mare, s'intende un corridoio con una pedana in legno che consente l'attraversamento dello stabilimento fino alla battigia. La scorsa stagione, la Regione aveva disposto che ogni varco dovesse avere una scritta che riportasse la dicitura "assessorato regionale al Territorio e all'Ambiente - varco di accesso pubblico al mare" e che ce ne dovesse essere uno ogni 150 metri. Inutile dire che anche quest'anno gli accessi sono pochi, mal distribuiti e poco riconoscibili. Partiamo da Valdesi. Qui, il provvedimento della Capitaneria prevede due varchi più uno in gestazione, da realizzare non appena sarà pronto un bagno in muratura. Il primo varco in questa zona dovrebbe essere proprio nei pressi del Baretto, Ma qui, a parte un ingresso delimitato da una transenna in ferro e quindi destinato all'ingresso a pagamento, non c'è nessuna possibilità di entrare. Più avanti, la cancellata che delimitata tutto il chilometro e passa di litorale è senza soluzione di continuità e soprattutto senza alcun accenno di lavori e cantieri fino al primo effettivo ingresso disponibile. All'altezza di viale principessa Jolanda, di fronte al Club Albaria, il corridoio è agevole ma dice la direzione del circolo «troppo vicino al corridoio pubblico di lancio delle tavole». Un'ubicazione che l'Albaria ha già contestato alla Capitaneria. Alla fine degli stabilimenti militari, si arriva al Lauria. Qui, ci sarebbe, da sempre a detta della capitaneria, un varco pubblico. Ma l'unico ingresso che non sia attraverso il circolo stesso, è delimitato dalla solita transenna di ferro, ben salda al terreno. All'estremità opposta del litorale, i due varchi, uno a sinistra e l'altro a sinistra guardando il Charleston. Uno è quello nuovo, un corridoio aperto fra i cortili dopo avere superato l'Arena Odeon in direzione di Mondello paese e si riconosce abbastanza facilmente. L'altro accanto al manufatto Enel è invece completamente chiuso da una gabbia con una porta ed è quindi a prima vista nascosta dal lungomare.
Cabine. La nota più dolente per i liberi fruitori della spiaggia. La battigia si è notevolmente ristretta dato che le strutture in legno della società ItaloBelga sono montate ad appena due metri dal mare e via via che si va avanti lo spazio si restringe fino ad arrivare al metro scarso in prossimità della spiaggia turistica, di fronte al Mondello Palace. Le disposizioni dell'autorità marittima impongono, invece, fra il mare e le cabine, una striscia di arenile larga cinque metri e riservata al pubblico transito.
Inquinamento. I dati raccolti nel maggio scorso dall'Amap su incarico del subcommissario regionale per la tutela delle acque dicono che non c'è traccia di inquinamento batterico agli sbocchi del ferro di cavallo. Ma basta lanciare un'occhiata al di là del molo nei pressi del ristorante Al Gabbiano, per accorgersi che l'acqua è torbida. «I controlli saranno effettuati ogni mese - dice Silvia Coscienza, subcommissario per la tutela delle acque - e solo dopo una serie di rilievi che confermeranno consecutivamente la pulizia delle acque, si potrà procedere al lungo iter burocratico, che passa dalla regione e dal Comune, per potere togliere i divieti di balneazione».
Spiagge libere. Si dovrà aspettare ancora un po', forse fine giugno, per l'assegnazione delle spiagge libere ai privati, che provvederanno a gestirle e ad attrezzarle in base al progetto promosso un mese fa dagli assessorato comunale al Turismo e alle coste. «Si è insediata la commissione che provvederà lunedì (domani ndr) all'apertura dei plichi - spiega Lorenzo Ceraulo, assessore al Traffico con delega al mare e alle coste - abbiamo ricevuto dieci offerte ma non sappiamo ancora da quali società private e per quali tratti di spiaggia libera. Entro la fine della prossima settimana, la commissione dovrebbe decidere l'assegnazione, quindi richiedere le concessioni alla capitaneria e dare il via al progetto. Intanto, l'Amia si sta occupando di tenere puliti i tratti di arenile libero.