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di Salvatore Brancati

MONDELLO:
LE PROPOSTE DEI D.S. PER UNA SUA CORRETTA FRUIZIONE ED UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.
Ambiente, inquinamento, economia locale, pedonalizzazione, sovraffollamento stagionale, varchi pubblici in spiaggia, concessioni stagionali dell’arenile: questi i temi trattati nell’incontro avvenuto martedì 30 gennaio a Mondello.

“E’ impensabile – concluderà l’On. Gianfranco ZANNA – continuare a temporeggiare sui problemi di Mondello, sia per l’imminente ingresso della stagione estiva, che per il suo ritardato sviluppo economico”.  


(Mondello 30 gennaio) Nel complesso delle attività promosse dai DS per razionalizzare e valorizzare il rapporto tra la città e il mare, si è svolto martedì 30 gennaio, presso l’Hotel “La Torre” a Modello, un incontro tra le forze del centro-sinistra e i rappresentanti che hanno i loro centri d’interesse sul quartiere marinaro di Mondello.
Walter BELLOMO (responsabile regionale ambiente dei DS) ha aperto i lavori toccando immediatamente i punti salienti ed esponendo per essi le soluzioni che stanno portando avanti. “Il problema principale per Mondello è che sempre è stata considerata uno stabilimento balneare da utilizzare ed affogare durante la stagione estiva.” Evidentemente questa situazione, che ha provocato inquantificabili danni all’ambiente, continua ad arrecare rilevantissime perdite alle attività economiche e ai residenti di Mondello. La borgata ha bisogno di essere riqualificata per l’intero arco dell’anno con iniziative culturali, sportive e sociali di facilissima realizzazione, ma che attraggano le persone in tutti i 12 mesi, a patto, ovviamente, che ad esse siano associate le relative opere e servizi indispensabili. In primo luogo – continua Bellomo – il riassetto del piano traffico ed allora la pedonalizzazione del litorale e della piazzetta, la realizzazione di parcheggi curati e custoditi e relativi servizi navetta. Il completamento dell’arredo urbano e il rifacimento, o addirittura la prima realizzazione, dei marciapiedi. Tutto ciò – ha, infine, concluso – deve essere associato alla soluzione dell’incredibile problema fognario che non ha trovato mai soluzione.
L’inquinamento, argomento principale della sessione, è stato, infatti, il punto cruciale trattato dai partecipanti.
Ad esso e tutti i precedenti punti – ha continuato Riccardo AGNELLO (Presidente dell’Associazione “Salvare Mondello”) – bisogna pensare in maniera complessiva e guardare anche ad altre infrastrutture che potrebbero dare tanto. Mondello annovera nel suo panorama anche un’altra bellissima, ma dimenticata, realtà: il complesso “Roosvelt”. Con la sua posizione, la meravigliosa struttura e il porticciolo, si potrebbe sgravare il paese dall’invasione estiva dei natanti, ma, soprattutto, creare un vero polo d’attrazione per la nautica a livello internazionale.

Davide FARAONE (Segretario cittadino dei DS) ha, invece, riportato l’attenzione sulla situazione dell’arenile. “La concessione siglata dall’Immobiliare Mondello per lo sfruttamento estivo della spiaggia continua ancora a sorprendere per la sua assurdità. Meno di 20 milioni l’anno, questa è la cifra versata dalla Società per usufruire di quasi la totalità della baia (ca. 20.000 mq.) a fronte dell’esiguità degli spazi concessi per i varchi pubblici. Quest’accordo, modificabile immediatamente se ci fosse la volontà politica, – ha continuato – è in opposizione con tutte le altre realtà similari esistenti al mondo, dove, per una stessa spiaggia, non solo è giustamente inapplicato il sistema monopolistico qui adottato, ma anche sono presenti diversi varchi pubblici proporzionati alla spiaggia. Qui, invece, si assiste alla presenza di solo due ristrettissimi accessi, che, dovrebbero, soddisfare le richieste dei ca. 300.000 palermitani che si vorrebbero recare a mare per il bagno o praticare le varie attività sportive”.
“Tutti i problemi di Mondello – ha aggiunto l’ingegnere idraulico Antonio RIZZO – sono comunque subordinati alla soluzione del principale quesito che si pone la cittadinanza in merito all’inquinamento che, da sempre, distrugge questo golfo”. Il recapito delle acque, di qualunque provenienza e specie, avviene sul porto di Palermo. I problemi nascono al momento di precipitazioni invernali e alla presenza delle fosse biologiche non collegate alla fogna. L’impianto di travaso dei liquidi è, infatti, sottodimensionato alle necessità dell’area ed allora si verifica puntualmente ad ogni “rilevante” precipitazione il trasbordo che poi confluisce a mare e nell’alveo stradale. Le fosse, da canto loro, nonostante quanto si possa pensare, trasudano comunque i loro liquidi sul terreno e, quindi, a mare. Di fatto la soluzione di questi problemi di Mondello è da inquadrare nel complesso dei problemi degli scarichi di tutta l’area palermitana, che, ancora nel nuovo millennio, di fatto sono proporzionati solo per una città del XIX secolo.
“Quanto visto – ha, infine, concluso l’On. ZANNA – ci pone di fronte a due ordini di problemi. Alcuni hanno soluzione solo se si risolve un complesso più ampio che abbraccia l’intera zona del palermitano: inquinamento e fogne, affollamento rapsodico, riqualificazione integrata delle infrastrutture e dell’economia. Altre hanno, invece, una possibile immediata soluzione: la riassegnazione ed ampliamento dei varchi pubblici, l’arredamento urbano e la sorveglianza con la Polizia Municipale, ma, soprattutto, il sostegno e l’organizzazione di tutte quelle attività sociali e sportive che permetteranno di vivere Mondello per tutto l’anno, risollevandola dai problemi economici e ponendo così in evidenza tutti i restanti interrogativi che attanagliano questa meravigliosa borgata”.