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DA la REPUBBLICA DEL 13 giugno 2001

Spiagge libere, sdraio gratis

Bocciata la proposta di far pagare l'attrezzatura
La Capitaneria di porto respinge la richiesta del Comune: zona destinata all'uso pubblico

ISABELLA NAPOLI

La capitaneria di porto dice no alla richiesta del Comune di far pagare sdraio e ombrelloni sulle spiagge libere di Mondello, Addaura, Sferracavallo, Punta Barcarello, Vergine Maria, Arenella e Romagnolo. La proposta a firma del commissario straordinario Guglielmo Se¬rio e del capo ripartizione Turismo e attività culturali, era partita una decina di giorni fa, e prevedeva queste tariffe: quin¬dicimila lire per l'affitto di due sdraio e un ombrellone per l'intera giornata e otto mila lire per mezza giornata. Categorica la risposta della Capitaneria di porto. «E' impensabile far pagare un costo in una spiaggia destinata all'uso pubblico che è per definizione gratuita - dice Giuseppe Zaccaria, vicecomandante della Capitaneria - oggi stesso scriveremo alla ripartizione comunale di via Salinas per spiegare il nostro veto alla richiesta di autorizzazione».
Insomma, se l'amministrazione vuole garantire l'attrezzatura delle spiagge, a questo punto può solo aspettare l'ap¬provazione del bilancio, probabilmente a fine mese. «Abbia¬mo proposto un capitolato di spesa di circa 700 milioni - dice Dario Gristina, dirigente del servizio Turismo del Comune - ma non è detto che l'intera ci¬fra sia approvata dal consiglio comunale. La richiesta di far pagare i servizi accessori alle spiagge libere era un tentativo di limitare i costi di gestione, dato che il bilancio quest'anno è piuttosto magro. Non abbiamo ancora ricevuto ufficialmente la risposta negativa della Capitaneria. Se il consiglio comunale non deciderà di ridurre i fondi, dovremmo comunque essere in grado di garantire il servi¬zio sulle spiagge, anche senza il pagamento di una tariffa».
Ancora tanti, quindi, i nodi da sciogliere di questa stagione balneare ormai alle porte. Si do¬vrà attendere anche per i nuovi varchi sul litorale disposti dall'assessorato regionale al Territorio e all'ambiente. L'Immobiliare ItaloBelga, che pure ha manifestato l'intenzione di adeguarsi alle nuove disposizioni, non ha ancora ricevuto la lettera in cui la Regione impegna la società dei Castellucci ad aprire un accesso pubblico ogni 150 metri sulla spiaggia. Anche la Capitaneria di porto attende indicazioni sui nuovi criteri per i varchi a mare. «Solo allora potremo disporre un'ordinanza che modifica quella emessa dalla Capitaneria in questi giorni - spiega Zaccaria - l'atto dovrà essere firmato dal capo del circondario marittimo, cioè il comandante della capitane¬ria di Palermo Ubaldo Scarpati.
Al momento l'ordinanza balneare che sarà distribuita a breve nei nelle varie località marittime, stabilisce solo tre varchi pubblici. L'ordinanza quest'anno prevede anche nuove regole generali per i natanti da diporto, cioé mosconi, pedalò oltre alle regole di condotta per tavole a vela e acquascooters». La disciplina delle attività balneari, valida fino al 30 settembre, stabilisce, in particolare, che sui mosconi possono essere imbarcate fino a tre persone mentre sui pedalò due o più persone a seconda del numero previsto dall'omologazione. Sia mosconi che pedalò devono essere dotati di mezzi di salvataggio. Per quanto riguarda le tavole a vela, queste possono circolare nelle acque del circondario marittimo di Palermo ad una distanza non superiore ai 1000 metri dalla costa. La pratica delle tavole a vela resta vietata lungo le rotte e all'interno dei porti, in caso di forti venti e negli specchi d'acqua vietati alla balneazione. Sono state inse¬rite nell'ordinanza anche le norme per gli acquascooters. Questi potranno circolare solo con condizioni meteorologiche favorevoli, ovvero con venti a velocità non superiore ai 10 no¬di e onde che non superano il mezzo metro di altezza. La navigazione delle moto d'acqua è consentita fino a 300 metri dal¬la costa ed entro un miglio dal litorale.