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DA la REPUBBLICA DEL 6 giugno 2001

Pagina 1

Mondello, la guerra dei varchi
"Le cabine invadono la spiaggia"

Il circolo Albaria denuncia la società Italobelga
Dovrebbe esserci un accesso al mare ogni 150 metri, sul litorale ce ne sono solo due

ISABELLA NAPOLI


LA stagione è appena cominciata e già sul litorale di Mondello è guerra sui varchi pubblici per l'accesso al mare. Ad aprire le ostilità, il club Albaria di Mondello che lancia l'allarme contro l'occupazione selvaggia del litorale. «Undici cabine invadono la striscia di spiaggia da anni riservata alla libera fruizione del mare» scrive in una lettera inviata ieri alla capitaneria di Porto e al comune di Palermo il direttore del club Vincenzo Baglione. Una denuncia che è solo la punta di un iceberg. Sulla spiaggia di Mondello le cabine la fanno da padrone quest'anno peraltro con netto anticipo rispetto all'avvio ufficiale della stagione fissato per il 15 giugno.
Una «baraccopoli» contro cui protesta anche Legambiente. «Più varchi pubblici anche sul litorale di Mondello come già in altre spiagge d'Italia» chiede la segreteria regionale di Legambiente. Una battaglia che già sul litorale toscano dell' Argentario è stata vinta con una sentenza della Corte di cassazione, che ha disposto il 6 febbraio scorso un varco al mare ogni centocinquanta metri. A Mondello, su una spiaggia di circa due chilometri, ci sono solo due varchi pubblici: uno all'altezza dell'Albaria, appunto, l'altro all'altezza dello stabilimento del Charleston. Due metri di accesso al mare per i cittadini, che ora si restringono ulteriormente. «Queste cabine sono state montate invadendo l'area del varco pubblico che si è ridotta di un metro - continua Vincenzo Baglione - non è stata rispettato il solito spazio delimitato dal cancello in ferro realizzato in occasione delle nuove concessioni. La nostra concessione è per otto metri proprio accanto al varco pubblico». Il club ha chiesto alla Capitaneria di porto un aumento del numero dei varchi pubblici e il loro riposizionamento per consentire una migliore fruizione pubblica del mare. La richiesta è stata fatta circa un mese fa ma la Capitaneria di Palermo non ha ancora risposto. «Stiamo valutando la possibilità che il varco a mare che ora si trova accanto all'Albaria sia spostato di una trentina di metri verso il centro del litorale - dice Giuseppe Zaccaria, vicecomandante della capitaneria di Porto - quanto al numero dei varchi pubblici possono essere aumentati solo se le attuali concessioni lo consentono, in accordo con la Procura di Palermo». Sulla posizione delle cabine, oggetto della denuncia, la Capitaneria fa sapere che «sono in corso gli accertamenti e l'esito sarà reso pubblico prima dell'inizio effettivo della stagione balneare, il 15 giugno».
La società Italobelga, dal canto suo, sostiene di essere già in regola da metà maggio. «Per evitare polemiche - dice Mauro Castelluci, uno dei consiglieri della società che ha in concessione l'arenile dagli inizi del 1900 - quest'anno abbiamo chiesto proprio l'intervento della Capitaneria per misurare lo spazio fra il varco pubblico e l'Albaria. Il numero delle cabine è sempre lo stesso, circa 1600 e non invadono lo spazio, circa 5 metri dal mare riservato alla battigia. Stiamo semmai cercando di sistemare, sempre con l'ausilio dei tecnici della Capitaneria, le altre all'altezza del commissariato, perché le risacche hanno creato alcuni problemi di montaggio». Sulla querelle fra Albaria e società Italobelga, interviene anche Pietro Ferrotti, presidente del Clubino del Mare, sempre sul litorale di Mondello, che spezza una lancia a favore della gestione dei Castellucci. «Se ci sono delle regole stabilite dalla Capitaneria di porto - dice Ferrotti - devono essere rispettate. Mi sembra che lo spazio per l'accesso pubblico al mare sia ben regolamentato. Credo che con questo esposto, si tenda a strumentalizzare la vicenda. Come mai, mi chiedo, dopo tanti anni, solo ora l'Albaria ha pensato di denunciare questa situazione?».
In attesa che la Capitaneria di porto risolva il rebus delle cabine, si annunciano tempi duri anche per i frequentatori della spiagge libere. L'amministrazione comunale ha infatti annunciato che quest'anno nelle spiagge libere di Mondello e dell'Addaura, il servizio di ombrellone e sdraio sarà a pagamento. Il provvedimento non è ancora esecutivo. Il Comune attende infatti lo sta bene della Capitaneria che potrebbe arrivare prima del 15 giugno. La proposta del Comune prevede il pagamento di 15 mila lire per l'affitto di un ombrellone e di una sdraio per tutta la giornata. Per mezza giornata, invece, per lo stesso servizio, si dovranno pagare otto mila lire.