5 marzo 2003


 

 

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XXXI AMERICA'S CUP

ll testo completo del Protocollo è live sul sito di Alinghi: www.alinghi.com

IL PROTOCOLLO DELLA XXXII COPPA AMERICA
PRESENTATO DA MICHEL BONNEFOUS, LA NOVITA' MAGGIORE E' LA PRESENZA DEL PUBBLICO
Alle ore 17.30 si è svolta, presso la base di Alinghi, la conferenza stampa più attesa e affollata dall'inizio dell'evento.
 

le foto di MAX RANCHI

3 marzo -  Alinghi ha studiato a lungo come 'svecchiare' un evento che dura da 152 anni cercando di far coesistere i valori tradizionali di un trofeo, che affonda le sue radici nei principi di continuità e di 'fair play', con un formato e una dinamica adatte ai grandi eventi sportivi e mediatici. Insieme con Michel Bonnefous, Direttore Esecutivo di Alinghi, erano presenti anche Russel Coutts e Hamish Ross, ideatore del documento.

"Abbiamo raggiunto il nostro scopo", ha spiegato Michel Bonnefous, "Quello di creare un team di cui essere orgogliosi e capace di vincere la Coppa America. Siamo consapevoli del valore storico e culturale di questo trofeo e per questo vogliamo renderlo ancora più prestigioso di quanto sia stato fino ad ad ora".

"Non abbiamo fatto degli stravolgimenti", continua Bonnefous ma abbiamo cercato di rendere ancora più appetibile e interessante l'evento per challenger, defender, media, sponsor e TV."

Per cominciare, la gestione dell'evento sarà unica ed in mano allo Yacht Club Defender, in questo caso, la Societé Nautique de Genève.
Il Defender ed il Challenger of Record, in questo caso il Golden Gate Yacht Club di San Francisco, sceglieranno dunque la Giuria Internazionale (che riunisce l'International Jury e l'Arbitration Panel), il Regatta Director ed il Technical Director.
Toccherà poi al Regatta Director essere responsabile del Race Management Committee e del Chief Umpire, ed allo stesso insieme con il Technical Director scegliere infine la Measurement Committee.

Uno dei punti chiave del nuovo Protocollo è il fatto che sarà la SNG ad occupersi del team velico di Alinghi e della gestione evento, perché il Circolo defender intende la manifestazione da tutti i punti di vista: logistico, sponsor, ospitalità, media, trasporti etc. ed il profitto verrà diviso al 50%, tra tutti i challenger e il defender, per rendere più appetibile la sfida ai tycoon.

Quello che Alinghi rimarca è che le regate saranno gestite da un Comitato di Regata indipendente, che assicurerà l'imparzialità a mare e che tutto l'evento sarà interamente gestiti da un'autorità unica.

Per quanto riguarda il luogo e la data dell'evento, ancora non è stato deciso nulla ma si stanno vaglando numerose soluzioni. Alla base della scelta finale vi saranno chiaramente alcuni requisiti chiave: condizioni meteo, strutture, ospitalità etc. La destinazione finale sarà comunicata non dopo il 15 dicembre 2003.

Sembra inoltre che il 2007 sia l'anno più probabile per il match finale. Sulla data definitiva, molto dipenderà dal luogo scelto.
"Vogliamo che l'evento sia eccitante per far sì che diventi uno sport come tutti gli altri e non sia soggetto ai limiti che abbiamo visto fino a oggi", è intervenuto Russel Coutts.

Per quanto concerne le imbarcazioni resta, invece, invariata la Classe Coppa America.
Gli yacht potranno essere acquistati in 'pacchetto completo' con tutte le informazioni relative. A questo proposito si precisa che le informazioni progettuali, riguardanti i Classe Coppa America del 2003 potranno essere vendute e scambiate sino al primo ottobre 2004. Dopo quella data e in qualsiasi momento della Campagna, ogni vecchio scafo acquistato sarà corredato dal relativo pacchetto di dettagli e notizie progettuali. Si potranno modificare soltanto due scafi vecchi e non cambierà il concetto di assegnazione di numero velico o di scafo.
"Queste innovazioni proteggono i progettisti da 'incidenti' come quello capitato a OneWorld, ha spiegato
il rappresentante del GGYC, "e garantiscono anche una maggiore sicurezza, perché acquistare una barca senza conoscere la sua formazione progettuale non è sano".

Coutts è intervenuto anche sul tema del percorso di gara che sarà in linea di massima ancora una una bolina-poppa, anche se la lunghezza ed il numero delle leg sarà da stabilire. "Sarebbe bello compatibilmente con il luogo, che le regate si svolgessero in uno specchio d'acqua accessibile al pubblico", ha spiegato Coutts, "in modo che tutti possano godere di una partenza e dei momenti salienti della regata".

Come era nelle previsioni verranno eliminate le regole di Nazionalità per "Riportare la Coppa a quella configurazione 'mista' che aveva anche nel 1851 e oltre, quando la maggior parte dei marinai a bordo era di origine scandinava". Lo stesso vale anche per il team progettuale. Si intende 'designer' colui che progetta lo scafo, le vele, l'albero, le appendici, la geometria del rig.
Lo scafo 'puro' dovrà essere costruito nel paese di bandiera ma tutto il resto (appendici, vele, rig etc) potranno essere realizzati anche in paesi diversi.

La formula eliminatoria per i challenger non è stata ancora ben definita, ma si prospettano delle regate di selezione challenger che avranno luogo circa un anno prima del match finale e che assegneranno dei punti.
Queste regate saranno di flotta con delle prove di match race e si potranno svolgere in luoghi diversi. Questo per ottenere una scrematura prima dell'inizio dei Round Robin.
Tra la fine delle Finali e l'inizio della Coppa America passeranno circa 10 giorni per tenere sempre vivo l'interesse di media, TV e pubblico.

"Non pensiate che queste innovazioni siano frutto di due settimane di chiacchiere", spiega Ross. "Sono mesi che siamo seduti intorno a un tavolo con stazzatori, giudici, umpire e anche con la ISAF, per garantire la massima trasparenza, la massima correttezza e, soprattutto, un evento che farà contenti tutti, almeno dal punto di vista sportivo".

Maggiori dettagli seguiranno nei prossimi giorni. Le reazioni a caldo sono favorevoli e tutti sembrano d'accordo sul fatto che Alinghi abbia fatto un eccellente lavor
o.

 



(foto di Max Ranchi)