30 settembre 2003


 

 

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Regione Sicilia: Il riordino del Demanio Marittimo  

SICILIA:
IL RIORDINO DELLA COSTA NON PENALIZZERA' LE ORGANIZZAZIONI SPORTIVE NO PROFIT


(Francesco Cascio, Assessore Regionale Turismo Comunicazione e Trasporti)

I rappresentanti del Governo Siciliano, Mario Parlavecchio Assessore al Territorio e Francesco Cascio al Turismo, intervenuti alla riunione del Coni, hanno rassicurato le associazioni siciliane che operano nell'ambito della nautica in relazione alle nuove iniziative della Regione siciliana per la disciplina del demanio marittimo.

30 settembre 2003 – Si è tenuta lunedì 29 settembre a Palermo, presso la sede regionale del CONI, la riunione delle Associazioni sportive che, insieme alle massime Autorità Regionali nell'ambito del territorio e del turismo l'assessore Mario Parlavecchio e Francesco Cascio, hanno discusso sul futuro disegno di legge della Regione che disciplinerà il regime del demanio marittimo, in procinto di passare sotto la responsabilità delle autorità regionali.

L'incontro si è concluso positivamente con i due rappresentanti del governo regionale che hanno dato ampie assicurazioni riguardo alla tutela della pratica sportiva promossa da Associazioni dilettantistiche, iscritte nell'apposito registro tenuto dal CONI. 

A seguito di un riordino della materia determinato da norme nazionali, la Regione siciliana sta infatti per subentrare in toto alle competenze delle Capitanerie sul demanio, rivedendo anche i canoni di concessione e prevedendo un nuovo assetto più funzionale per il riordino della costa siciliana.

Tuttavia ciò che preoccupava maggiormente gli organizzatori della riunione ed i numerosi operatori sportivi intervenuti è quell'aspetto del nuovo disegno di legge (emerso dall'articolo pubblicato dal Giornale di Sicilia del 31 Agosto 2003)  che prevede l'assegnazione delle concessioni e l'eventuale rinnovo alla loro scadenza non più in base alle singole richieste ma solo in seguito dell'espletamento di una gara pubblica.

Se da un certo punto di vista, infatti, la proposta di incrementare i canoni di concessione e di mettere a gara le assegnazioni demaniali può essere giustificato in riferimento alle imprese (stabilimenti balneari, cantieri di riparazione e rimessaggio, etc...), titolari di concessioni finalizzate all'esercizio di attività commerciali lucrative, tale paventata proposta sembra un paradosso quando invece mette in concorrenza con le citate imprese anche associazioni no profit come le Associazioni riconosciute dalle Federazioni sportive e dal Coni, il cui fine è diffondere e promuovere la pratica delle discipline sportive legate al mare, fine di assoluta rilevanza sociale e spesso perseguito al prezzo di non pochi sacrifici.

Vincenzo Pottino, presidente FIV della regione Sicilia, in rappresentanza dei 48 circoli velici della Sicilia, si è detto rassicurato da quanto esposto dall’assessore Parlavecchio alla riunione di lunedì.
Venendo incontro alle esigenze delle società sportive del campo nautico, anche se in occasione di un riordino legislativo in materia di demanio, ha affermato l’opportunità di recepire alcune norme della legge Nazionale a favore dell’ulteriore abbattimento dei canoni concessori. Così come peraltro già avviene per società affiliate alla Lega Navale.
Chiara la necessità di dover distinguere due profili societari, profit e no profit, che per l’Assessore al Territorio non sono da porre sullo stesso piano. Pertanto una maggiore considerazione e attenzione va rivolta alle attività sia materiali (concernenti il demanio) che immateriali (la pratica sportiva a scopo sociale) delle Associazioni sportive senza fini di lucro.
No quindi a provvedimenti restrittivi che ne limitino il raggio di azione e l’operatività nella reale produzione di valore aggiunto che scaturisce dalla loro capacità intrinseca di valorizzare una risorsa come il mare, rendendolo fruibile per tutti senza sfruttarlo.

L’assessore Cascio ha inoltre ribadito che in sede regionale si farà di tutto per promuovere e sostenere le Società sportive No profit senza vessarle inutilmente, rafforzando, in qualità di membro di giunta, l’ipotesi di un concreto riscontro in giunta stessa e successivamente in sede assembleare. D'intesa con l'amministrazione del Territorio, si è già proceduto alla mappatura delle strutture portuali e sono già previsti tutti gli accorgimenti per facilitare  l'accesso al mare delle imbarcazioni sportive mentre i Comuni e gli eventuali enti concessionari saranno invitati a individuare le aree nelle quali dovranno trovare sede i circoli sportivi, nella consapevolezza che proprio l'attività sportiva fa da traino per nuovi flussi della nautica da diporto.