9  Dicembre 2003


 

 

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MOSTRA FOTOGRAFICA: L'AFRICA VISTA DA DUE GIORNALISTI PALERMITANI

A MONDELLO IL CLUBINO DEL MARE OSPITA LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI BENEFICENZA "UN MATTONE PER ILULA"
Nei locali del Castello de "Il Clubino del Mare" cinquanta foto in mostra, che documentano la vita degli abitanti di una località nella regione di Iringa in Tanzania: Ilula, dove la fame è il nemico numero uno.

Di Alessandro Costanzo Matta


9 dicembre - Le ferie, Vincenzo Marannano e Marco Volpe, giornalisti del Giornale di Sicilia, hanno deciso di passarle in Tanzania: partiti ad ottobre, non hanno speso scellini a Dar-es-Salaam, Zanzibar o Mafia Island, paradisi dell'Oceano Indiano ricchi e "civilizzati", ma hanno optato per un villaggio dell'interno, Ilula, una delle località più povere del mondo, nella regione di Iringa nel centro-sud. Ventisei giorni di lavoro e disagi non indifferenti in una missione, per aiutare a costruire una scuola e una chiesa.

Risultato, la mostra fotografica di beneficenza, che è stata inaugurata in collaborazione con il Giornale di Sicilia domenica 7 dicembre a Mondello, nei locali del "Castello" del Clubino del Mare. Cinquanta le foto esposte dai due giornalisti: sintesi di  una realtà durissima, ma al tempo stesso densa di colori e paradossalmente segnata dal sorriso. Quello dei bambini di Ilula, che bevono acqua e fango, giocano con la pioggia e, lontani dalla guerra, ogni giorno devono combattere quella contro la fame. E a 500 km sulla costa, c'è l'indifferente e caotica Dar-es-Salaam (Porto della Pace),  ricca e bellissima ex-capitale della Tanzania, con il suo oleodotto per Ndola (Zambia) e raffineria annessa. 

In Sicilia in provincia di Enna c'è invece Nicosia con il suo comitato "Pro Ilula" e il suo prelato padre Filippo Mammano, che dirige la missione di Ilula, unico punto di riferimento per gli abitanti di quella zona di savana equatoriale per reperire cibo e vestiario. Di medicinali neanche l'ombra: Marannano ha curato l'infezione di un piccolo taglio con un disinfettante scaduto da cinque anni.

(nella foto, la chiesa di Ilula)

Lui e Volpe hanno voluto sintonizzarsi sull'onda di solidarietà generata dal sacerdote siciliano, il cui effetto si è concretizzato nel progetto "Un mattone per Ilula", con il patrocinio della Regione, del parco delle Madonie e del comune di Castelbuono. Coinvolti anche Cefalù, Pollina, Petralia Soprana, San Mauro Castelverde, Collesano, Gangi, con la raccolta di materiale scolastico e indumenti convogliati poi a Nicosia e da lì trasportati, con un container messo a disposizione dal comitato, fino a Ilula.

I due giornalisti, alloggiati in una capanna della missione, l'acqua da bere a 60 km, unici comfort un tubo per lavarsi, una saponetta e una branda, hanno contribuito dando una mano nella costruzione di una chiesa ed una scuola in mattoni. Una novità per un villaggio fatto di paglia e fango.

Poi c'è il loro reportage fotografico: scatti fortunati a detta dei due, visto che l'attrezzatura non era delle più sofisticate, ma che certo documentano, a volte con un  taglio professionale, la voglia di vivere anche quando si deve sopravvivere.

Delle cinquanta foto in mostra, dodici, abbinate a frasi di personaggi celebri, costituiscono i mesi del calendario 2004 "Un mattone per Ilula". Sponsorizzato da Banca Nuova, Foto Calderone , Il Clubino del Mare e Telimar, il calendario è stato presentato durante la mostra ed è possibile acquistarlo con un' offerta libera, che verrà devoluta a "Ilula mission". Una fonte di saggezza e riflessione dalla veste grafica allegra e seria: come il volto lieto di Johanna, "che continuava a ripetere Chumba, bottiglia", il suo giocattolo preferito o il fare scanzonato del settantenne Kapepa  alla ricerca di una moglie, come il viso assorto di una bimba senza nessuno chiusa nel silenzio o lo sguardo distaccato del vecchio, ritratto nel mese di Gennaio. Vincenzo Marannano e Marco Volpe sono tornati e la vita in Tanzania continua a scorrere con una media di 45 anni e un tasso di mortalità infantile del 107%, ma con sovrumana forza, nelle vene di gente che è ancora capace di sorridere sempre, anche a chi viene da lontano.

La mostra resterà aperta presso Il Clubino del Mare in via P.ssa Maria, 28 dalle 9 alle 17 e giovedì, venerdì e sabato fino alle 21. Domenica 14 dicembre passerà nei locali del circolo Telimar.