16 Ottobre 2003


 

 

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TRAGEDIA A MONDELLO               

UN TURISTA TEDESCO MUORE NEL MARE DI MONDELLO. PROBABILMENTE UN MALORE LA CAUSA DELL'INCIDENTE, MA IL DRAMMA CONTINUA CON IL CORPO LASCIATO NOVE ORE SULLA SPIAGGIA

Entrato in acqua per fare un bagno, probabilmente è rimasto vittima di un malore e non è più riuscito a ritornare a riva. Avvistato da alcuni surfisti, una volta riportato in spiaggia non c'era più nulla da fare. E dopo il dramma, la tragicommedia del cadavere lasciato per più di nove ore sotto la pioggia in attesa dell'arrivo del carro funebre, bloccato nel garage allagato.

 

 

 

 

 




16 ottobre - Roland Mader,
un turista tedesco di 44 anni, originario di Immenstadt in Allgau, è annegato questa mattina nel mare di Mondello a Palermo.
L' uomo, secondo la testimonianza della ragazza che era con lui, si è tuffato intorno alle 9.30 all’altezza del commissariato di Mondello, scomparendo tra le onde.

Il corpo del turista, un impiegato statale in vacanza in Sicilia, è stato avvistato e trascinato a terra da due giovani surfisti Manuele Pensabene e Carlo Donato all’altezza del Baretto di Mondello, aiutati a riva da due agenti della Polizia già allertati sulla spiaggia e che non hanno esitato ad bagnarsi sulla battigia per aiutare i due coraggiosi ragazzi.

"Ho avvistato l’uomo mentre stavamo surfando al centro del Golfo. Un’onda mi ha allontanato e portato a terra dove ho segnalato il fatto all’Albaria, cercando di non perdere di vista il corpo che spariva fra le onde. Altri cinque surfisti si erano accorti del fatto e si sono avvicinati a terra. Abbiamo individuato la corrente al centro del Golfo che ci ha così permesso d’individuare il probabile percorso del corpo. Non ho esitato a rituffarmi per recuperarlo quando si è avvicinato alla battigia", questo il racconto di Pensabene.

Immediato l’intervento dell’ambulanza del 118 e del medico che però ha potuto solo constatare la morte del turista, arrivato in città solo tre giorni prima. 

A dare l’allarme,  la stessa compagna dello sventurato, che non lo ha visto più rientrare a riva. Il decesso sarebbe stato provocato da un improvviso malore, forse un attacco cardiaco che ha stroncato l' uomo. La coppia era in vacanza in un campeggio di Sferracavallo.

Nonostante la stagione balneare sia chiusa, sono molti coloro che continuano a frequentare la località anche in condizioni proibitive. La spiaggia si presenta spoglia dei basilari servizi di cui una località del genere necessita.

La carenza di primario soccorso e di vigilanza evidenziano l’abbandono della località che in questo periodo, con il bel tempo, registra ancora numerose presenze, a volte anche poco esperte del luogo e di quello che potrebbe accadere, come buche improvvise o correnti, in condizioni non ottimali.

Ma il dramma non si è concluso con la morte dello sfortunato Roland, ma con la tragicommedia di cui attori non invidiabili sono stati gli addetti comunali delle pompe funebri: il cadavere è rimasto sulla spiaggia sotto una pioggia battente per tutto il pomeriggio perché il carro delle pompe funebri era bloccato nel garage allagato e gli addetti si sarebbero bagnati scarpe e pantaloni per salire a bordo e partire...
Secondo la testimonianza della polizia che ha controllato il garage l'acqua non superava i dieci centimetri di altezza...

Alla fine solo grazie all'intervento di una ditta privata di pompe funebri, arrivata intorno alle 18, ed al gesto di alcuni poliziotti e passanti pronti ad aiutare gli unici due addetti presenti, è stato possibile dare finalmente allo sfortunato Roland una decorosa sistemazione in attesa del rimpatrio della salma.

Un'inchiesta è stata aperta dalla magistratura ed il sindaco Cammarata ha già annunciato un'indagine interna per stabilire eventuali responsabilità in questa vicenda già drammatica di suo, ma resa ancora più paradossale e vergognosa per la comunità da quanto accaduto in seguito.