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OLIMPIADI DI ATENE 2004 - WINDSURF
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L'ISRAELIANO GAL FRIDMAN E' IL NUOVO CAMPIONE OLIMPICO NEL MISTRAL MASCHILE E REGALA AL SUO PAESE IL PRIMO ORO DELLA STORIA
Il vento cala all'improvviso e costringe gli atleti del mistral maschile impegnati nell'ultima regata ad una prova muscolare che alla fine ha regalato la medaglia d'oro a Gal Fridman, grazie all'odierno secondo posto ed alla contemporanea 17ma piazza del brasiliano Santos, ex primatista ed alla fine costretto anche fuori dal podio per un solo punto. Argento per Kaklamanakis, bronzo per Dempsey e 26mo posto per Giordano, bloccato dai problemi alla schiena.

di Kristian Guttadauro

Atene 25 agosto - Rocambolesca anche l'ultima giornata del mistral maschile. Una sorte di presagio per quello che sarebbe accaduto poco dopo tra le donne.

Al dominatore delle precedenti prove, il brasiliano Santos, bastava addirittura anche il sedicesimo posto per conservare una medaglia ed invece ecco l'impossibile diventare realtà: il sudamericano costretto ad inseguire mentre il vento inesorabilmente si indeboliva e soprattutto mentre l'israeliano Fridman continuava a crederci fino all'ultimo tagliando al secondo posto il traguardo. Alla fine Santos diciassettesimo e fuori dal podio per un punto, oro a Fridman che regalava al suo paese la prima medaglia d'oro olimpica della sua recente storia, argento al padrone di casa Nikos Kaklamanakis e bronzo per il britannico Nick Dempsey.

Il sistema d'ordine nulla ha potuto per fermare il pubblico che ha raggiunto Kaklamanakis  e Fridman. Sotto il Principe Alberto fra Giordano e l'americano Peter Wellsen.



Gal che in lingua ebraica vuol dire "onda" evidentemente questo successo e l'ingresso nella storia sportiva di Isreale l'aveva già scritto nel proprio destino. Perchè impegnato in gara, non era riuscito a partecipare alla commemorazione dei tragici fatti di Monaco '72 quando alcuni atleti israeliani rimasero uccisi durante il drammatico tentativo di liberazione da parte della polizia tedesca dopo essere stati sequestrati da un commando di terroristi all'interno del villaggio olimpico.

La medaglia vinta oggi è dedicata anche a loro e per questo motivo andrà lui stesso a portarla, una volta tornato in patria, presso il sacrario dedicato alla loro memoria, mentre tutto Israele festeggia questo primo oro olimpico. Nelle precedenti edizioni dei giochi erano arrivati c'era stato spazio solo per argento e bronzo sotto i colori della bandiera israeliana, anche se ideali successi potevano essere considerati quelli del leggendario Mark Spitz, dominatore USA nel nuoto, oppure quelli dei grandi interpreti ebrei di nazionalità olandese o ungherese, vincitori olimpici negli anni prima dell'ultima guerra mondiale dove molti di questi trovarono purtroppo una triste fine.

Oggi è diverso se a Tel Aviv e dintorni si ci ferma, incollati quasi increduli agli schermi tv, per poi scendere in piazza a festeggiare, in Brasile c'è tanto da recriminare per medaglia e podio gettati letteralmente al vento anche se il Meltemi aveva già deciso in questa tarda mattinata di fuoco di di ritirarsi tra i monti del Peloponneso.

Sfortunato, infine, l'azzurro Riccardo Giordano, che ha chiuso questa sua terza Olimpiade al 26mo posto, impossibilitato a lottare fino in fondo in questi giochi a causa del vento leggero e dei problemi alla schiena.