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In collaborazione con:
LEGAMBIENTE SICILIA
13 Settembre 2004

AMBIENTE: Spiaggia di Palermo - Scompare la "BARACCOPOLI"

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TORNA LA PIU' BELLA STAGIONE DI MONDELLO

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La foto scattata lunedì 6 settembre 2004 riprende una parziale veduta dello scenario della spiaggia palermitana

Una delle tante lettere che abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e che pubblichiamo sotto, ribadisce in parte quello che per noi è sempre stato al centro di una situazione che proprio oggi diviene attualità con il cronico problema legato all'uso della spiaggia della borgata marinara che tuttavia fa registrare anche qualche piccolo e significativo miglioramento.
L'estate si avvia alla conclusione, ma per il litorale di Mondello si apre la nuova stagione della spiaggia liberata dall'eccesso delle cabine e con un mare decisamente più pulito grazie alla chiusura di molte residenze estive e la conseguente diminuzione del carico idrico verso il mare gravato dalla mancata definizione della rete fognaria. Torneranno in spiaggia anche coloro che nei mesi estivi fuggono da Mondello, per godersi "questa spiaggia e questo mare", anche se
con qualche problema, che come sempre non manca mai.

Kristian Guttadauro

13 settembre - Quando altrove l'estate si avvia inesorabilmente alla fine, ci sono ancora posti dove il sole, il mare, la spiaggia possono ancora serenamente attirare turisti e residenti. Uno di questi luoghi è la spiaggia di Palermo, che come ogni anno si appresta a vivere da qui a qualche giorno quella che potrebbe chiamarsi una "seconda estate".

Tra breve le numerose cabine raggruppate in "baraccopoli", che da maggio si sono riaffacciate lungo tutto l'arenile si ritireranno, la spiaggia tornerà libera in tutto il suo naturale splendore e chi, nei mesi scorsi ha scelto di "emigrare" per rifugiarsi presso altri litorali meno caotici di Mondello, oggi ritorna per godersi giornate di bel tempo, che notoriamente, a causa dei grandi cambiamenti climatici vissuti dal nostro pianeta, qui a Palermo amano indugiare fino ad autunno inoltrato.

La città di Palermo è circondata da un litorale che offre differenti opzioni. Dalle piccole a grandi insenature naturali del tratto di costa tra Barcarello a Capo Gallo alle spiagge di Isola delle Femmine e Capaci, per continuare con la scogliera dell'Addaura, la spiaggetta dell'Arenella e l'arenile di Romagnolo, solo da poche settimane ripulito da decenni di sporcizie che domani si spera di rilanciare come meriterebbe. La scelta per chi ama spiagge o scogli certamente non manca anche se un pò ovunque esistono problemi, spesso anche di facile risoluzione ma che continuano a non rendere giustizia alla bellezza di luoghi che non necessariamente devono chiamarsi Mondello per essere riconosciuti in tutto il mondo.  

Eppure neanche Mondello è esente da problemi ed oggi più che mai ne mette in luce diversi.
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una lettera, pubblicata di seguito, che sembra aver colpito nel segno, mettendo in evidenza la questioni ancora irrisolte e fonti di eterne discussioni e scontri.
Tutto questo a discapito proprio della spiaggia di Mondello.

Come si vedrà, non è mancata anche una critica nei nostri confronti, per non aver scritto in questi mesi a proposito di questi problemi.

L'attenzione verso i problemi della spiaggia più bella di Palermo non è mai calata, anzi.
Proprio oggi, come messo ben in evidenza da questo lettore, con l'aprirsi di questa seconda estate a Mondello molti dei nodi verranno al pettine, facendo riflettere ancora di più sulla problematica situazione di Mondello, anche alla luce del bilancio di questa stagione estiva del 2004, che proprio nelle prossime settimane potrà essere stilato.

Innanzi tutto il sempre più evidente restringimento della spiaggia, che anno dopo anno tende ad essere ingoiata dal mare, senza che vengano trovate, se non addirittura cercate soluzioni utili a salvare questo bene prezioso, sul quale la città di Palermo può per il momento ancora contare ma che sembra drammaticamente dissolversi anno dopo anno.

A questo si aggiunge quanto la rimozione della cabine, dopo tre mesi di stazionamento sulla spiaggia, lascerà sul campo alla mercé della seconda ondata di fruitori della spiaggia che animeranno queste ultime settimane d'estate: il pericolo legato infatti alla trasmissione di funghi e quant'altro causata dal legno bagnato o inumidito. 

Insomma problemi su problemi che contrastano con tante realtà sparse in tutto il mondo, sicuramente più funzionali e più rispettose dell'ambiente. 
Basterebbe anche dare un'occhiata un po' più da vicino per capire quanto paradossale sia la situazione vissuta dalla spiaggia di Mondello: l'attracco di punta Celesi, al confine con il circolo Lauria, praticamente inutilizzabile e pericoloso (vedi foto sotto), contrastante con i nuovi pontili di Mondello paese (nelle foto sotto), la cui spiaggia attrezzata spicca davanti all'assembramento di capanne proposto dall'Immoboliare Italo-Belga.

   

Sui giornali sono stati pubblicizzati gli ombrelloni stile spiaggia tropicale, ma la realtà è sempre quella dei "cortili", del "pollaio", come la metafora non fuori luogo suggerita dal nostro lettore.
La dignità del palermitano si è annullata così, tanto dal restare davvero indifferente se l'unica opzione valida per trascorrere le sue tanto sospirate ferie è "o te ne stai qui stretto come una gallina o resti a casa"?
Chissà... Noi comunque non vogliamo pensare che sia così.


6 settembre 2004 - lo scenario del lungomare turbato dall'edificio costruito fra le ville liberty di Mondello, si affaccia sulla distesa di cabine. 


Gruppo di cabine in muratura dello stabilimento "La Torre" di Mondello

Riceviamo e pubblichiamo,
6 settembre 2004 - Nei mesi scorsi ho avuto modo di leggere i continui “reportage” a proposito della cancellata di Mondello, della sua spiaggia che in estate viene invasa da numerose piccole cabine dove soprattutto la domenica centinaia di palermitani “amano” stiparsi come galline in un pollaio (cosa che poi “paradossalmente” magari deplorano, cercando poi di acquistare le loro uova in posti dove questi simpatici uccelli possono vivere in condizioni sicuramente più…. “umane”…!).
Ebbene, l’estate si avvia al suo epilogo, la spiaggia di Mondello oggi ritorna pian piano a respirare, essendo finito il caos infernale dei mesi più caldi.
Gran parte della gente torna al lavoro, gli scarichi a mare si attenuano, consentendo ad uno dei golfi più belli d’Italia di “ripulirsi” ed offrendo a chi ancora indugerà sui suoi lidi, sino a che il tempo lo consentirà, di godere di una Mondello diversa, più bella – vogliamo – sia per i palermitani che per i tanti turisti stranieri che ancora fino ad Ottobre decideranno di fare un salto su questo “pezzetto di tropici” all’interno di una città di un milione di abitanti.
Eppure se il mare torna a respirare, così come gli ultimi bagnanti della stagione, non mi sembra così limpida la situazione per l’arenile che continua a soffrire sotto il peso avvilente del legno umido delle cabine che nonostante quel che si dica in giro o si sia letto sui giornali, non credo che goda di maggiori spazi di libertà, rispetto alle due piccole aree senza le “casette di legno dai tetti rossi”.
E mi stupisco del vostro silenzio in questi mesi estivi, durante i quali si è compiuto il “delitto” della spiaggia di Mondello, dopo tutti gli allarmi lanciati a palermitani e istituzioni…
Si è tanto parlato della cancellata che poi è puntualmente ritornata, se pur più bassa (ma non credo che a questo punto conti più solo l’altezza, è il principio della sua stessa esistenza che dovrebbe essere messo in discussione), ma la povera spiaggia di Mondello è rimasta tale e quale era negli scorsi anni.
Basta fare un giro in numerose località balneari di grido in Italia, in Europa, in Tunisia, in Egitto, per capire come il “modello cabine” sia ormai stato abbondantemente superato.
Questo non pregiudica gli “affari” di chi privatamente gestisce le spiagge: ombrelloni con foglie di palma, ad esempio, o altra attrezzatura da affittare in postazioni per bagnanti sono all’ordine del giorno ormai ovunque. Solo a Palermo nel 2004 c'é ancora gente che continua a desiderare evidentemente questi loculi sulla spiaggia o sulla scogliera della Torre di Mondello e trascorrere le ore nei piccoli cortili dal vago sapore –mi perdonerete l’amaro paragone - di un campo di prigionia.
Ecco forse sarebbe meglio usarne un altro di paragone, che anche voi –quando denunciavate prima della pausa estiva…- avete spesso usato: baraccopoli forse, favelas…
Insomma purtroppo la realtà controversa di questo mondo oggi ci offre tanti termini di paragone con la triste condizione di Mondello.
Mi rivolgo oggi a voi perché avete sempre sostenuto un’idea, condivida fortunatamente da tanti, con la speranza però che la vostra voce non sia stata definitivamente messa a tacere ma che possa riprendere quanto prima nuovo vigore.

A. C. Matta