6 aprile 2005


 

 

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VELA
"NAVIGANDO" SUL GARDA CON LA NUOVA BARCA PER LE PARALYMPIADI  
La presentazione della nuova imbarcazione, il Martin 16, è solo una delle iniziative di questa due giorni gardenese che partirà il prossimo 16 aprile presso la sala Domus di Salò. Di grande interesse il dibattito dal tema "La vela e la salute mentale", mentre gli eventi di contorno di "Navigando", fatti di serate musicali e gastronomiche, andranno a finanziare l'attività del gruppo dei volontari di "Una Mano Amica" che opera per Anffas Onlus area del lago di Garda. Il 17 aprile presso il CV Gargnano la regata "Porta in barca un amico".

di Giuseppe Traina





6/4/2005 – In occasione del convegno "Navigando nel grande mare", che avrà luogo nelle giornate del 16 e 17 aprile prossimi nella sala Domus di Salò, sarà presentato il nuovo "Martin 16". Si tratta delle nuova imbarcazione a bulbo per velisti disabili. A tenere a battesimo il nuovo scafo saranno i milanesi Fabrizio Olmi, già azzurro ad Atene con il singolo del 2.4, e il suo allenatore Carlo Annoni della Lega Navale di Milano. Il "Martin 16" nasce come barca doppia o singola a seconda dell'allestimento del pozzetto e grazie a particolari poltrone che ospitano l'equipaggio. Lo scafo è lungo 4 metri e 90 centimentri, 16 piedi. E' larga 1.21 metri, pesca 1 metro. Pesa 330Kg e prevede dei ballast (casse d'acqua) di 150 Kg. Ha una superficie velica di 9.5 mq. Sono previsti vari formati (uno, due persone). Il "Martin 16" sarà presente al porticciolo di Bogliaco 2000 nel pomeriggio di sabato 16 aprile. La domenica successiva sarà presente alla regata "Porta in barca un amico-Ricordando Pam e Michele. Interessante sarà il confronto con il 2.4 stazza internazionale, la barca per equipaggi di una persona persona, fino ad ora utilizzato per le Paralympiadi. La presenza del "Martin" si inserisce nelle iniziative di "Navigando" che nella due giorni gardenese proporrà anche il convegno dal tema "La vela e la salute mentale", partito dalle esperienze del Progetto Hyak (Unità di Psichiatria dell'Ao Desenzano-Salò) e del nascente progetto del lago d' Iseo, grazie alla collaborazione dei Club velici dell'Ans di Sulzano, della Canottieri Garda e del Circolo Vela Gargnano. Verranno esposte le relazione dei medici e degli operatori coinvolti nei due progetti, cui seguirà un'analisi finale con il professor Cipolla dell'Università di Bologna ed il dibattito con gli studenti di varie Università di Medicina, Scienze Motorie, Sociologia.
Diverse le iniziative collaterali, fatte di musica ed appuntamenti gastronomici, che andranno a finanziare i progetti di "Una Mano Amica", associazione che opera nell'ambito di Anffas Onlus.
Il 17 aprile sarà poi il giorno della presentazione del Martin 16 e della regata, presso il CV Gargnano, denominata "Porta in barca un amico, ricordando Pam e Michele", con la partecipazione di varie flotte ed associazioni tra cui "Eos la vela per tutti", "Ben Leva", "Rivelazione", "Hyak", "Anffas" e gli azzurri delle Paralympiadi. 
Disabili e vela è un tema di grande attualità lungo le rive del Garda, il più grande e navigato lago d'Italia dove da sempre si continua a sperimentare qualcosa di nuovo nel mondo della nautica qualcosa di nuovo.
Dagli anni '90 c'è soprattutto chi vuole far navigare i diversamente abili. La vela diventa momento di aggregazione, molto spesso terapia. Alla sede del Circolo Vela Gargnano si inizia con i non vedenti del progetto Homerus. Nel golfo di Salò si provano i 2.4 telecomandati dello Yacht Club Romagna, legati alla sperimentazione di Telethon.
Nel lembo trentino, alla base Circolo Vela Torbole, si sono allenati gli azzurri di Atene 2004. Sulla sponda veneta nasce "Eos la vela per tutti", idea voluta dal giudice Michele Dusi con la collaborazione degli Ospedali di Negrar e Malcesine, dell'Asl di Bussolengo, i futuri insegnanti di Scienze Motorie dell'Università di Verona.
Sempre nel basso lago si sviluppa "Hyak" con i malati mentali dell'Azienda Ospedaliera di Desenzano e Salò. A Padenghe un progettista del valore di Umberto Felci elabora, grazie al contributo del Rotary International, il nuovo "2.4", la carena a formula delle Paralympiadi.
Nel settembre 2002 un Garda ricco di sole e vento ospita con l'organizzazione del CV Gargnano il 5° Campionato del mondo di vela della Bsi, la Blind Sailing International, manifestazione che approda in Italia dopo le capitali della vela internazionale: Nuova Zelanda, Australia, Usa ed Inghilterra. Ed a vincere, nel gruppo dei B1, il massimo handicap visivo, sono proprio due skipper di casa: Gigi Bertanza e Raoul Pietrobon del progetto gardesano Homerus.