17 gennaio 2006

 

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è un servizio di Albaria nato nel 1998, per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine
 

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Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Palermo
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“COLPO DELLA STREGA” SEMPRE IN AGGUATO PER I VELOCISSIMI V70
Sempre più frequenti le avarie al sistema della canting keel dei velocissimi V70, in sosta anche per tre ore per rifornirsi di pezzi di ricambio.

Gli avveniristici Volvo 70, più leggeri e più veloci che in passato, hanno il “mal di schiena”. Nel corso della seconda tappa della più dura ed impegnativa transoceanica del circuito internazionale hanno manifestato seri problemi nel sistema della canting keel. Il sistema di movimento della chiglia basculante che permette prestazioni straordinarie a questi nuovi yacht si è rivelato un vero e proprio tallone d’Achille. Tre giorni fa in prossimità delle Kerguelen i primi “dolori” alla carena di Pirates of the Caribbean di Paul Cayard con conseguente infiltrazione d’acqua. Ieri invece è toccato a Movistar fare i conti con un’avaria allo stesso meccanismo costringendo gli spagnoli, da poco doppiato Eclipse Island, ad una sosta di ben tre ore in un riparo nei pressi di Albany per rifornirsi di pezzi di ricambio. Come se non bastasse anche Cayard ha annunciato di doversi fermare ad Albany per controllare lo stato del sistema basculante della chiglia, che ha subito un'altra avaria poco prima di arrivare a Eclipse.
Scatenati invece gli insidiosi pivellini di ABN AMRO Two che accorciate le distanze sulla gemella ABN AMRO One l’hanno pure superata, per poi rivedersela davanti poco prima del passaggio obbligato di Eclipse Island. Ieri pomeriggio AA One era a 1.251 miglia da Melbourne, con 16 miglia di vantaggio su AATwo, 78 su Movistar e 97 su Pirates of the Caribbean. All’inseguimento in quinta posizione ING Real Estate Brunel, Brasil 1 in sesta mentre resta fuori Ericsson Racing Team. I V70 adesso dovranno affrontare dure boline all’interno della Grande Baia australiana. A fare paura non più la neve e gli iceberg ma un fastidioso “colpo della strega” sempre in agguato.