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7 giugno 2007


 

 

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Libri: Recensioni
PRESENTATO A PALERMO "IL LIBRO DELLE CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA"
Il 6 giugno, presso la Sala Conferenze della Capitaneria di Porto di Palermo, è stato presentato “Il libro delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera” (180 pagg., ed. Società Imago Media, la stessa della rivista “ Guardia Costiera) curato dal Comandante Ugo Bertelli e già presentato ufficialmente il 22 febbraio u.s., a Roma, nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini, dal Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto Amm. Isp. Capo Luciano Dassatti. Che ha fortemente voluto la pubblicazione del prestigioso volume, mosso dallo spirito di far emergere le molteplici attività svolte dalle Capitaneria di porto italiane, il cui ruolo, forse perché svolto un po’ nell’ombra, viene spesso dimenticato. L’intento, quello di creare un trait d’union fra la Guardia Costiera e gli utenti, rendendo questi ultimi partecipi del lavoro svolto in oltre 100 anni di storia da un Corpo che, fondato nel 1865 vanta, oggi, ben 11.000 uomini in servizio con una sola missione, quella di “garantire la sicurezza, la più ampia, in mare e per il mare”.

 

 

di Alessandro Costanzo Matta

 

Nella sede della Capitaneria di Porto di Palermo, l’Ammiraglio Ferdinando Lavaggi, Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale e Comandante della Capitaneria di Porto di Palermo, nel presentare l’opera ai giornalisti in conferenza stampa, insieme al Comandante in 2^ Giuseppe Zaccaria, ha affermato che il volume sulle Capitanerie di Porto è stato curato dal Comando Generale e risponde ad una precisa volontà di farsi conoscere sul territorio nazionale, spiegando che cosa in realtà sono, oggi, le Capitanerie di Porto.
”Un’occasione – ha aggiunto Lavaggi - per riflettere su come si è modificato il Corpo, sui grandissimi passi avanti che ha fatto e per affondare anche un po’ le radici nel passato, con incredibili scatti fotografici, quasi tutti inediti, autentiche testimonianze di interventi eroici, come quello sul London Valour a Genova nel 1970. I mezzi, poi, di cui disponiamo adesso non sono più quelli del passato, - ha continuato l'Ammiraglio - ma più potenti e sofisticati sia negli scafi che nelle apparecchiature di bordo ed il teatro operativo di Lampedusa la dice lunga sulle nostre capacità di stare a mare. Siamo un corpo proiettato nel futuro, una realtà italiana che abbiamo voluto mostrare a tutti con questo libro, uscito nell’anno in cui proprio a Palermo verrà celebrato il 142° anniversario del Corpo."
Dopo "Sentinelle in blu" di Gonzales, edito dieci anni fa

da Mursia, primo ed unico libro dedicato al Corpo della Capitaneria di Porto, quest'ultimo ne fornisce un quadro esaustivo e soprattutto corrispondente alla realtà attuale.
Il libro, diviso in tre parti, racconta il passato, dai magister portus romani ai grandi ammiragli di epoca regia, passando per il capitano del porto e fino al 20 luglio 1865, data che segna la nascita del Corpo; descrive il presente,  l’organizzazione, la struttura e le diverse articolazioni della Guardia Costiera e ci porta anche nel futuro, con particolare attenzione ai possibili sviluppi dei sistemi per il controllo del traffico navale, con l’acquisizione di nuove unità aeree e marittime e di tecnologie avveniristiche, attraverso una sempre maggiore specializzazione.
Di grande fascino il capitolo dedicato al passato, corredato da suggestive foto d’epoca e da dirette testimonianze dei protagonisti di episodi storici, come il soccorso portato dalla Guardia Costiera, nel porto di Genova, ai 26 naufraghi del mercantile britannico “London Valour” nell’aprile del 1970 e il recupero, effettuato con gli elicotteri, dell’equipaggio della nave cementiera georgiana “Margaret” naufragata nel golfo di La Spezia nel dicembre 2005.
Inoltre, conferiscono al volume un aplomb unico firme illustri del calibro di Magdi Allam, Piero Ottone, dello scrittore velista Marco Butticchi e le eccellenti immagini di fotografi professionisti quali Alberto Luca Recchi, il fotografo degli squali, e Attilio Rossetti, che arricchendo le oltre 100 pagine del volume, catturano l'attenzione, del lettore o di chi lo sfoglierà soltanto, attraverso scatti che raccontano attimi di vita vissuta con abnegazione e coraggio. Le stesse doti che hanno consentito alla Direzione Marittima di Palermo (che ha un raggio d’azione che va da Cefalù fino a Gela, comprese le Egadi, Ustica e Lampedusa) di effettuare nel solo anno 2006 ben 346 interventi “anti immigrazione” con il salvataggio di oltre 20.000 clandestini e l’arresto di 14 scafisti. Numeri che hanno destato l’interesse dell’ONU e che il 20 giugno, porteranno l’Ammiraglio Ferdinando Lavaggi a sedere tra i membri della Giuria che
a Roma, con l’intervento dell’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) conferirà il “Premio per Mare” agli equipaggi di quei motopescherecci che si sono particolarmente distinti in operazioni di soccorso effettuate lo scorso anno.



Sito della Capitaneria di Porto di Palermo
  

 

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