Vela: Skiff 18ft - Grand Prix Europeo 2007
LA TAPPA ITALIANA DEI FUNAMBOLICI 18 PIEDI AUSTRALIANI A ANDY RICHARDS. TERZI GLI ITALIANI CON STEFANO LAGI
Dal 26 al 28 maggio il Centro Formazione Velica Skiffsailing di Dongo, sull’alto lago di Como, ha ospitato ben 20 agguerritissimi teams per un totale di 60 atleti provenienti da Ungheria, Regno Unito, Germania, Danimarca, Svizzera e Italia (con 3 equipaggi). Che hanno terminato la spettacolare tappa italiana con un giorno d’anticipo, per mancanza di vento e pioggia scrosciante nell’ultima giornata di regate. Ad un soffio dai vincitori del team “Pindar Radii”, i connazionali di General Electric capitanati da Mason Woodworth, con appena due punti di distacco. Terzo, invece, il team italiano di Elcotec. Con gran voglia di rifarsi Stefano Lagi, che nell’edizione 2006, ad agosto, aveva sfiorato la vittoria di pochi punti, con i fratelli Marco e Alessandro Ferrari a prua, non ce l’ha fatta neanche quest’anno ad artigliare la vittoria con i prodieri Giovanni Bonzio e Marco Ferrari. Meno incisivi gli altri due equipaggi italiani in gara, con Michele Monzini e Paolo Jannarone, rispettivamente al 9° e 20° posto in classifica finale.


I vincitori in perfetto equilibrio in fase di planata



di Alessandro Costanzo Matta

Ad aggiudicarsi la tappa italiana del Grand Prix d’Europa 2007, che comprende anche Campione del Garda, Travemunde sul mar Baltico, Sondeborg in Danimarca e Carnac in Bretagna, è stato l’equipaggio inglese composto da Andy Richards, Andy Fairley e Dave Richards del team “Pindar Radii”. Sul podio, britannico anche il secondo gradino, su cui è salito l’equipaggio di “GE Commercial Finance” con Mason Woodworth e i suoi prodieri David Brown e Simon Hamilton, mentre il migliore dei tre team italiani in gara, quello di Stefano Lagi, Giovanni Bonzio e Marco Ferrari si è dovuto accontentare della terza piazza.
I 18 Piedi Australiani, sono imbarcazioni a vela avveniristiche costruite in carbonio con procedimenti tecnologicamente avanzati, che permettono prestazioni davvero incredibili e spettacolari. Derivano direttamente dagli International 14 australiani che hanno imposto all'attenzione del mondo velico le terrazze, i doppi trapezi e gli enormi spinnaker asimmetrici armati su un bompresso retrattile. Derive plananti di peso ridotto, grande superficie velica con alberi in fibra di carbonio e rande in mylar completamente steccate per barche sempre più veloci, tanto che la nozione stessa del vento diventa relativa. Pilotarli non è facile, con il vento al lasco saltano sull’acqua alla velocità di uno scooter e solo quaranta equipaggi al mondo si dedicano a questa disciplina acrobatica della vela. La difficoltà di conduzione non sta tanto nelle manovre, semplificate al massimo, ma nella velocità, che obbliga ad agire in tempi rapidissimi lasciando un ristretto margine di errore.   
 

A guastare un po’ la festa della prova italiana le instabili condizioni meteo, con cui tutti gli equipaggi hanno dovuto fare i conti, soprattutto l’ultimo giorno di regata. I teams, di fatto, sono stati costretti a caricare le barche sui carrelli nella bonaccia e sotto la pioggia a dirotto, concludendo con una giornata di anticipo.  

Il Centro Formazione Velica Skiffsailing di Dongo, la più importante scuola in Italia dedicata a corsi per principianti della vela ed esperti amanti di barche estreme come i 18 piedi, con la disputa di questa prova, ha rinnovato, così, per il quarto anno consecutivo, la sua collaborazione con la classe internazionale di quella che, da alcuni anni, è ormai considerata la classe reale della vela, includendo il lago di Como nella hall of fame della vela estrema europea. L’attività del Centro Formazione Velica Skiffsailing continua con i corsi per principianti della vela, e avrà il suo momento clou con lo Skiffestival, una festa della vela dedicata a tutte le imbarcazioni plananti d’Europa che si svolgerà a Dongo dal 29 al 30 settembre.


 

Sito della regata

Classifica finale