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 22° World Festival on the Beach: Palermo Music Show
 
        AL WORLD FESTIVAL ON 
        THE BEACH GRANDE SUCCESSO CON LA CLASSICA DELLA SINFONICA SICILIANA E 
        L’ESPLOSIVO JAMES TAYLOR QUARTET SULLA SPIAGGIA A MONDELLONonostante l’umidità e la pioggia, si è svolta regolarmente la seconda 
        serata del "Palermo Music Show". Pieno successo sia per il suggestivo 
        concerto di musica classica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, diretta 
        per circa un’ora dal maestro Alberto Veronesi, che per quello 
        coinvolgente dell’incontenibile James Taylor Quartet. Incredibile il 
        colpo d’occhio, sulla spiaggia di Mondello, dei 70 musicisti della 
        Sinfonica e toccanti i brani di Rossini, Verdi e Bellini, eseguiti 
        davanti ad una platea gremita di melomani doc e semplici appassionati. 
        Che, dopo il concerto si è svuotata, per poi tornare a riempirsi del 
        tutto, sulle elettriche note dell’Acid Jazz del James Taylor Quartet. 
        Senza soluzione di continuità, la band del Kentshire ha presentato il 
        suo ultimo album “The Oscillator”, regalando ai molti fans presenti e a 
        tutto il pubblico tanti strepitosi successi del passato.
 
 
   L'Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal maestro Alberto Veronesi sul 
        palco allestito sulla spiaggia, a Mondello
 
 Successo numero quattro per la musica classica a Mondello e terza 
        presenza, sul palco allestito a Piazza Valdesi, dell’Orchestra Sinfonica 
        Siciliana diretta per la seconda volta, sulla spiaggia più rinomata di 
        Palermo, dal maestro Alberto Veronesi. La magia della Classica, come già 
        successo nel 2004, ha incantato anche il vento, che è scemato al 
        tramonto. Con la differenza, però, che questa volta è sopraggiunta la 
        pioggia. Leggera, poche gocce fastidiose che, tuttavia, non hanno 
        scalfito minimamente l’emozionante performance dei circa settanta 
        elementi della Sinfonica e la concentrazione del pubblico che, 
        numerosissimo, è rimasto incollato alle sedie, gustando ogni sfumatura 
        del suggestivo repertorio scelto da Veronesi.
 Prima che il maestro alzasse la bacchetta, soltanto la cullante melodia 
        della risacca del mare. Poi il sipario del palcoscenico naturale della 
        spiaggia di Mondello si è aperto sulle note teatrali e coinvolgenti di 
        Giocchino Rossini, con l’overture del “Barbiere di Siviglia”. Dopo il 
        caloroso applauso della platea gremita, ancora due brani del regolatore 
        del “bel canto”, la sinfonia dal “Viaggio a Reims” e l’overture della 
        “Gazza ladra”. Subito dopo l’Orchestra ha eseguito l’overture del 
        “Nabucco” di Giuseppe Verdi. Continuando con il grande di Busseto, l’ 
        “Innominata” da “La forza del destino”, un pezzo che in genere porta 
        sfortuna – ha detto il maestro Veronesi, poco prima di eseguirlo, ma che 
        in questo caso non è riuscito ad intaccare lo spirito e lo svolgimento 
        della serata. Che, dulcis in fundo, si è conclusa, tra l’applauso 
        prolungato e scrosciante del pubblico con la sinfonia dalla Norma di 
        Vincenzo Bellini.
 
 
  James Taylor scatenato alla tastiera elettrica
 
 La platea, gremita di melomani doc e semplici appassionati, si è 
        svuotata, ma poco dopo è tornata a riempirsi, stregata dal ritmo 
        travolgente del James Taylor Quartet, la mitica band britannica, 
        capostipite dell’ “Acid Jazz”. Senza soluzione di continuità, la band 
        del Kentshire ha presentato il suo ultimo album “The Oscillator”, 
        regalando ai molti fans presenti e a tutto il pubblico tanti strepitosi 
        successi del passato.
 Non c’era il mitico organo Hammond B3 di James Taylor, che è riuscito lo 
        stesso a sprigionare tutta la sua incontenibile energia su una normale 
        tastiera elettrica. Accompagnato da Andrew McKinney al basso elettrico, 
        Patrick Levett alla batteria, Nigel Price alla chitarra elettrica, Nick 
        Smart alla tromba e dalla voce sensuale e incalzante di Yvonne Yanney, 
        il mago delle tastiere ha chiuso la serata con il pubblico tutto in 
        piedi che, battendo a ritmo le mani, cantava facendo eco ai suoi pezzi 
        esplosivi.
 
 
 
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