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Sport: Equitazione

di Gabriella Vasta

40^CONCORSO INTERNAZIONALE
19^ COPPA DEGLI ASSI
Il concorso palermitano, fiore all’occhiello dell’Azienda del Turismo di Palermo e Monreale, rappresenta un appuntamento prestigioso ed una delle manifestazioni più importanti che si svolgono nell’isola.

Pochi giorni dopo la chiusura dei World Equestrian Games, organizzati a Roma tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre, ha avuto luogo a Palermo il 40^ Concorso Internazionale di Salto ad Ostacoli con la 19^ Coppa degli Assi.
Il concorso palermitano, fiore all’occhiello dell’Azienda del Turismo di Palermo e Monreale, rappresenta un appuntamento prestigioso ed una delle manifestazioni più importanti che si svolgono nell’isola.Il clima mediterraneo dolce e mite, che consente di gareggiareall’aperto anche ad autunno inoltrato, e le bellezze del paesaggio attraggono ogni anno tantissimi concorrenti, specialmente stranieri, che vengono a concludere in Sicilia la loro annata agonistica. L’edizione ‘98 del CSI di Palermo, ha visto in campo 68 atleti, provenienti da 10 nazioni: Argentina, Belgio, Bulgaria, Cile, Francia, Germania, Italia, Nuova Zelanda, Svizzera, Stati Uniti.
Nutrita la rappresentanza italiana, con in testa Armando Bologni, reduce dai Weg di Roma, Roberto Airoldi, Filippo Moyersen, Gianluca e Davide Gorla, Natale Chiaudani, Andrea Bracci, Luca Carini, Jonella Ligresti, Duccio Bartaluccci, tutti nomi notissimi dell’equitazione di casa nostra. Tra i siciliani in gara ricordiamo, fra gli altri, Dario Minutoli, Lorenzo Toscano, Luigi Cordio, i fratelli Ciancico, Salvatore Lodato. Fra gli stranieri presenti a Palermo, il pluridecorato campione francese Michel Robert, il belga Stanny Van Paesschen, beniamino del pubblico e quasi sempre presente ai concorsi siciliani, Peter Postelmans, anch’egli cavaliere belga di grande fama, accompagnato quest’anno dalla figlia Messina, giovane amazzone da tempo nei circuiti internazionali, gli svizzeri Alois e Markus Fuchs, rappresentanti della numerosa famiglia, molto famosa nel mondo dell’equitazione. Un pubblico foltissimo ed attento ha assistito a quattro giorni di gare avvincenti e combattute, applaudendo con calore le evoluzioni dei binomi in campo. Ideatore degli impegnativi percorsi di gara Giovanni Bussu,uno degli assistenti del celebre Marcello Mastronardi, chef de piste dei Mondiali di Roma. Temperature quasi estive, sole, cielo azzurro e, soprattutto il magnifico Parco della Favorita, hanno fatto da sfondo ad una manifestazione importante e suggestiva. Il montepremi complessivo del concorso ammontava a 250 milionidi lire, ben 100 dei quali destinati alla famosa Coppa degliAssi, appuntamento clou del CSI palermitano. Molto selettivi i criteri di ammissione alla Coppa, possono infatti parteciparvi soltanto i vincitori di giochi olimpici, campionati del mondo ed europei, oppure chi ha già vinto un’edizione della Coppa deglio Assi, chi ha inscritto il proprio nome in importanti concorsi internazionali, gli atleti infine, che che nei giorni di gara precedenti la Coppa, siano riusciti a guadagnarsi la qualificazione, piazzandosi tra i primi cinque in alcune gare prestabilite.
E basta sfogliare l’album con i nomi dei vincitori delle passate edizioni per capire l’importanza e la tradizione di questa Coppa. Nomi celebri del gotha dell’equitazione mondiale hanno firmato almeno una vittoria nella Coppa degli Assi. Ricordiamo tra i tanti il campione italiano Raimondo D’Inzeo, il brasiliano Nelson Pessoa, star dell’equitazione mondiale,che ha centrato il bersaglio nel 1979 e nel 1988, e poi lo svizzero Willi Melligor nel 1983, Stanny Van Paeschen, con ben quattro vittorie, nell’84, nell’85, nell’87 e nel ‘91, l’italiano Guido Dominici, che si è aggiudicato le ultime tre edizioni della Coppa. Vincitore quest’anno della prestigiosa Coppa, Michel Robert, cavaliere francese di grande esperienza, lungamente applaudito dal pubblico della Favorita. In sella al fido Auleto, Robert ha preceduto l’amazzone statunitense Katie Monahan Prudent, che ha ottenuto il secondo posto ed il nostro Roberto Airoldi, classificatosi in terza posizione.

RIFLETTORI SU MICHEL ROBERT
Classe, simpatia e tanta bravura: sono questi gli ingredienti del successo del campione francese Michel Robert, vincitore quest’anno della prestigiosa Coppa degli Assi a Palermo e considerato il decano della squadra di salto ostacoli del suo Paese. Nato la vigilia di Natale del 1948, con un padre medico ma appassionato di cavalli e proprietario di una scuola di equitazione, Robert vanta nel suo palmares un’incredibile numero di vittorie in campo nazionale ed internazionale.
Ha iniziato la sua carriera giovanissimo nel concorso completo, ed in questa disciplina è stato campione nazionale nel’70 e migliore cavaliere francese alle Olimpiadi di Monaco nel ‘72. Passato al salto ostacoli, moltissime sono le sue vittorie sia con la nazionale francese, sia a titolo individuale.
Nel ‘72 ha rappresentato per la prima volta la Francia in Coppa delle Nazioni e, nell’82 ai Campionati del Mondo di Dublino ha vinto la medaglia d’oro a squadre e la medaglia di bronzo individuale. Sempre lo stesso anno ha firmato con i suoi compagni una magnifica vittoria in Coppa delle Nazioni allo C.S.I.O. di Roma. Ha partecipato a quattro edizioni dei Campionati d’Europa, conquistando l’argento a squadre nell’87 e nell’89. Campione in Francia nell’83, nell’86 e nel ‘91, ha conquistato l’ambito Gran Premio a piazza di Siena, a Roma, nel 1985. Medaglia di bronzo di squadra ai Campionati del Mondo di Aquisgrana ‘86, ai Giochi Olimpici di Seul e di Barcellona, ai Mondiali ‘94 a l’Aia ha centrato un doppio successo, conquistando la medaglia d’argento individuale a squadre. Ed infine una curiosità : a l’Aia, Miss, il cavallo di Michel Robert e Weihaiwej, la famosa cavallina dagli occhi azzurri del Campione del Mondo Franke Slootnaak, facevano parte della scuderia di Vincenzo Muccioli a San Patrignano.

L'intervista a DUCCIO BARTALUCCI, commissario tecnico della nazionale italiana.
Duccio Bartalucci, nato a Modena il 4 maggio 1952, è l’attuale Commissario tecnico della squadra italiana di Salto ad Ostacoli. Medaglia di bronzo juniores nel 1967, a soli 19 anni debutta nel prestigioso C.S.I.O. di Piazza di Siena a Roma. Nel 1979 è medaglia d’argento di squadra ai Giochi del Mediterraneo di Spalato. Nel 1980 si laurea campione italiano e nell’82 entra a far parte della squadra ufficiale ai Mondiali di Dublino ed agli Europei di Hickstead. Moltissime sono le sue vittorie in importanti concorsi nazionali ed internazionali. Sotto la sua direzione tecnica, il 7 agosto di quest’anno, la squadra azzurra ha conquistato uno splendido primo posto nella Coppa delle Nazioni, in occasione del C.S.I.O. di Dublino, dopo ben 36 anni dall’ultimo successo italiano, datato 1962, l’anno glorioso in cui la squadra era formata dai fratelli D’Inzeo, da Graziano Mancinelli e da Ugone D’Amelio. Il quartetto italiano, composto da Gianni Govoni, Emanuele Castellini, Alessia Marioni e Guido Dominici, si è imposto su sette agguerrite squadre avversarie, precedendo le squadre di Olanda ed Irlanda.Subito dopo, a fine agosto, una meritata medaglia di bronzo per i cavalieri italiani in Coppa delle Nazioni, allo C.S.I.O. di Rotterdam. Una vittoria importante per Jerry Smit, Gianni Govoni, Guido Dominici ed Arnaldo Bolognii, in un concorso impegnativo con 12 nazioni in campo e, fra i concorrenti, alcuni fra i nomi più importanti dell’equitazione mondiale.
E proprio su Smit, Govoni, Dominici e Bologni è caduta la scelta del ct Bartalucci per rappresentare i colori italiani ai Weg di Roma, in ottobre. Ottenendo purtroppo soltanto, un settimo posto per gli azzurri nella classifica a squadre, lo stesso piazzamento dei colleghi del dressage e del concorso completo, e la classificazione alle olimpiadi del 2000 rimandata agli Europei del ‘99. Un pò di amarezza e di delusione per Bartalucci ed i suoi cavalieri, che speravano di chiudere in bellezza un anno davvero positivo. Bisogna dire comunque, che ai Mondiali di Roma gli azzurri del Salto Ostacoli, hanno regalato emozioni da troppo tempo sopite nei numerosi appassionati di questo sport. Italia ha mostrato di avere infatti una squadra nuovamente competitiva e sicura di sé, che con tre cavalieri fra i primi 25 del mondo, non ha nulla da invidiare alle squadre delle altre nazioni. Ciò fa ben sperare per il futuro, dopo almeno dieci anni di risultati modesti.

INTERVISTA
(Abbiamo rivolto qualche domanda a Duccio Bartolucci, presente a Palermo in occasione del 40^ Concorso Internazionale di Salto Ostacoli - 19^ Coppa degli Assi.) Si può dire che il 1998 rappresenti l’anno della rinascita per l’equitazione italiana, e la vittoria in Coppa delle Nazioni a Dublino sembra esserne la conferma. Come valuta dunque i risultati che l’Italia ha ottenuto nel Salto Ostacoli in occasione degli ultimi Mondiali di Roma?  Il settimo posto da noi ottenuto nella gara a squadre ovviamente non è un risultato che ci soddisfa pienamente. Le cose potevano andare diversamente e, anche se nel complesso il bilancio è positivo, fa rabbia pensare che l’Olanda, per un soffio, abbia ottenuto il sesto posto. Comunque, abbiamo lavorato tanto e tanto abbiamo ancora da lavorare per il futuro, è indubbio tuttavia che l’Italia abbia recuperato un’immagine positiva e si trovi adesso a giocare alla pari con la maggior parte delle squadre avversarie. Inoltre, avere tre cavalieri, Smit, Govoni e Dominici, tra i primi 25 del mondo, è fonte di gioia e soddisfazione. E per quanto riguarda le qualificazioni alle Olimpiadi di Sydney 2000?  Per questo bisogna innanzitutto vedere come andranno i Campionati Europei in programma per agosto a Hickstead, in Gran Bretagna. Esiste comunque la possibilità che possano partecipare ai giochi Olimpici le prime sette Nazioni in classifica: in questo caso allora per l’Italia sarebbe valido il piazzamento ottenuto ai Weg di Roma.