Da La Repubblica del  6 febbraio 2002

Sette cavalli sulla spiaggia di Mondello

ANGELO AGNELLO

Ho letto con soddisfazione e il cuore pieno di speranza l'articolo di Roberto Alajmo del 19 gennaio che propone di togliere l'inutile recinzione che ingabbia il mare di Mondello. L'articolo si concludeva con un invito, e a quello rispondo: ma certo che c'è qualcuno disposto a combattere una simile battaglia! A oggi ben 1.116 cittadini, che hanno sottoscritto una cartolina virtuale all'allora sindaco di Palermo Orlando, il quale purtroppo non è diventato affatto "furioso" per l'ingiustizia perpetrata nei confronti dei suoi cittadini e non ha risposto all'appello. Ma noi non ci arrendiamo caro Roberto, con gli amici di Exit stiamo modificando il sito di protesta e la cartolina potrà essere inviata al nuovo sindaco Diego Cammarata. Pertanto invito tutti, mondelliani e no, a collegarsi a www.exit.it/mondelloingabbia per sottoscrivere la loro protesta.
Ogni giorno della mia vita percorro il lungomare di Mondello e mi imbatto in questa palese e gratuita ingiustizia; ancora nessuno infatti mi ha potuto spiegare perché una concessione demaniale, e pertanto di un bene pubblico, possa prevedere il mantenimento di una recinzione nel periodo invernale, quando ciò non ha alcuno scopo, visto che la spiaggia in quel periodo viene abbandonata a se stessa. E non mi convince il mio amico che sostiene che, forse, senza la rete la spiaggia sarebbe un letamaio, invasa dai cani. Non regge! I varchi ci sono sempre e chi vuole ci va anche coi dromedari. Sappia questo mio amico che la scorsa domenica ho contato ben sette cavalli sulla spiaggia, che più sporca di così è difficile immaginare.
Louis Thomas viene dal Canada e mi domanda spesso: «Ma lo spiaggio è pieno di vetri, quanti personi si feriscono in uno giornata?». Louis Thomas non parla ancora benissimo l'italiano, ma ha capito subito che un simile monumento naturale, di rara bellezza, va tenuto bene! E non è la recinzione la soluzione, e allora per quale ragione tenerci ingabbiati? Non valgono più le storie che io e mio fratello Riccardo raccontavamo alle nostre bambine, «sapete il mare di Mondello è popolato da mostri con lunghi tentacoli, che la notte escono dal mare in cerca di bambine cattive, e allora hanno costruito una gabbia per tenere lontani questi mostri dalle case». Le bambine sono ormai cresciute e ora sono loro a parlare «papà ti ricordi della storia dei mostri di Mondello? Qui l'unico mostro è chi permette che la recinzione esista!».
Cerchiamo di essere uniti in questa battaglia, non è più sopportabile vedere il mare a scacchi senza alcun motivo, tenerci questo "burqa" di ferro arrugginito; anche in Afghanistan stanno finalmente riuscendo a buttare via questa imposizione talebana, se l'avvocato Cammarata non coglie questa occasione... Bush pensaci tu.