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Dal Giornale di Sicilia  15 marzo 2002

 

"L'inferriata sul lungomare è abusiva"
La società Italo-Belga: "Non è vero"

Presentato anche un esposto
ai carabinieri, si chiede
l'apertura di un'indagine

Milleduecento firme per liberare Mondello dalla lunga inferriata che costeggia la spiaggia "sbarrando l'orizzonte". Una petizione avviata da un gruppo di cittadini nella quale si denuncia che la recinzione è abusiva. Il documento è stato inviato ai carabinieri, alla capitaneria di porto e al prefetto con l'invito ad aprire un'indagine. Ma c'è di più. Il segretario dei Ds, Davide Faraone, che è anche consigliere comunale, dopo aver sottoscritto la petizione ha presentato un'interrogazione a Palazzo delle Aquile per chiedere ai vertici del municipio di "verificare se la cancellata che seprara viale Regina Elena dalla spiaggia è abusiva. Questo è il primo passo di una battaglia che mirerà a ridurre notevolmente il numero delle cabine che affollano la spiaggia". L'assessore alle Coste Lorenzo Ceraulo ha subito annunciato l'avvio di accertamenti.
I promotori dell'iniziativa popolare hanno stilato un documento approfondito nel quale si esaminano punto per punto le concessioni demaniali rilasciate da Capitaneria di porto e assessorato regionale al Territorio a circoli e società, prima fra tutte la "Italo-Belga". Secondo i firmatari della petizione nelle concessioni non viene incluso il marciapiedi che costeggia la spiaggia: "La recinzione, oltre a ricadere in un'area di esclusiva competenza del Comune, non risulta essere stata mai autorizzata da nessuna istituzione dello Stato". Insomma, in base a quanto riportato nel documento, la inferriata sarebbe a tutti gli effetti abusiva.
"E' una pura menzogna - replica Mauro Catellucci, uno degli amministratori della società Italo-Belga -. L'inferriata non è assolutamente abusiva. Ricade su un'area di proprietà privata - quella del marciapiede - destinata ad uso pubblico. L'atto d'acquisto risale ai primi del Novecento. Noi ci occupiamo di curare il verde e le aiuole. E, poi, se la vogliamo dire tutta, la manutenzione dell'inferriata ci costa parecchi soldi ogni anno. La salsedine corrode il ferro e bisogna intervenire con la sostituzione di pannelli o con la verniciatura. Alcuni decenni fa eliminammo la cancellata - aggiunge Castellucci - ma l'esperimento si dimostrò disastroso. La gente, non essendo più obbligata a raggiungere la spiaggia dai varchi, devastò le aiuole passandoci sopra anche con le moto".

V. F.