Da  La Repubblica   del 2 marzo 2002

La Iter aveva annunciato nuove assunzioni per completare l'opera e i dipendenti hanno fatto retromarcia
Ripartono i lavori per le fogne di Mondello
Gli operai sospendono lo sciopero, altri venti giorni per gli ultimi 600 metri

MASSIMO LORELLO

Riprenderanno lunedì mattina i lavori della rete fognaria di Mondello, lavori che da un paio di settimane erano stati interrotti per lo sciopero degli operai. Le quaranta tute blu, assunte dalla cooperativa Iter per la realizzazione dell'opera, avevano deciso di incrociare le braccia temendo di perdere l'impiego nei prossimi giorni, cioè quando i lavoro affidati all'azienda saranno ultimati.
Giovedì sera Tiziano Garelli, capo zona della Iter, aveva ipotizzato di ingaggiare nuovi operai per riprendere i lavori inderogabilmente lunedì. Ieri, paventando che l'azienda prendesse davvero questo provvedimento, gli operati hanno annunciato la sospensione dello sciopero: «Eravamo spalle al muro - ha detto uno degli operai che hanno organizzato per giorni il sitin nel cantiere davanti all'hotel Palace - non potevamo perdere anche quel poco di lavoro che ci resta». Sull'argomento interviene anche l'assessore ai Lavori pubblici, Lorenzo Ceraulo: «Nessuna causa dello sciopero e delle sospensione dei lavori è ascrivibile a omissioni o atti dell'amministrazione comunale».
La Iter dovrà completare un breve tratto di rete fognaria: «Sono circa seicento metri - dice il capo zona Garelli - cioè una ventina di giorni di lavoro ancora, poi la nostra opera sarà terminata». E dovrà scattare una perizia di variante per modificare il progetto iniziale della rete fognaria, che prevede una serie di adeguamenti, tra cui lo scorporo della rete delle acque bianche nella zona a valle del "ferro di cavallo" e le somme necessarie a espropriare le sedi stradali in cui andranno eseguiti i lavori (molte sono risultate di proprietà privata). In più, bisognerà potenziare la pompa di sollevamento di Valdesi (anche se non è previsto nella perizia) che serve le centinaia di abitazioni della zona nonché quelle dell'Addaura e realizzare alcuni rami della rete principale che erano rimasti fuori dal progetto. Lo snodo di via Palinuro che serve le case di Mondello e quelle di Partanna non ha bisogno invece di potenziare la pompa di sollevamento, gli allacci previsti complessivamente sono 1300 e ne sono stati attivati già 1150.
L'elaborazione della perizia di variante è passata al vaglio di una conferenza di servizi convocata l'11 febbraio scorso al Comune. Entro un mese da quella data si dovrebbero definire le modifiche da apportare al progetto. Se ne riparlerà, dunque, fra dieci giorni. A parte una serie di piccoli lavori dei quali dovrebbe occuparsi sempre la Iter, il potenziamento della pompa di Valdesi finirà in una nuova gara d'appalto: con tutti i tempi necessari per bandirla e poi aggiudicarla.
I sindacati, intanto, chiedono di fare chiarezza: «Già due anni fa - dice la FilleaCgil - i lavori della fogna vennero sospesi perché fu scoperto che mancava la stazione di sollevamento per le acque reflue e bisognava predisporre una perizia di variante. Ma questo progetto non è stato mai fatto. Nel piano dovrebbero esserci 3500 allacciamenti ma finora ne sono stati realizzati meno della metà: i 2000 per i quali i cittadini hanno già pagato non si stanno realizzando». Mancano, per esempio, gli allacciamenti di via Salina (una delle strade più strette eppure più edificate di Mondello) che, dicono gli operai, «non sono ancora iniziati sebbene rappresentino uno dei lavori più importati fra quelli previsti per collegare le case private con la nuova fognatura di Mondello».