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Prima Pagina è un servizio di Albaria per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine

 

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Albaria Magazine
Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Palermo Direttore:
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Notiziario LASER
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La classe Laser su Albaria Magazine

laser.jpg (31322 byte) Albaria Magazine apre le sue pagine alla Classe Laser. E’ stato un atto dovuto alla deriva che, nonostante i suoi 28 anni di età, riesce a mantenere una vitalità sorprendente non conoscendo attimi di stanca, e mostrando anzi di essere in continua espansione.
Progettato nel 1971 dall’americano Kirby, classe olimpica dal 1996, ha mantenuto una stretta monotipia e questa è risultata essere la ragione del suo successo. Non è raro vedere regate in Italia e nel resto del mondo con ben 200 regatanti a confronto, con scafi appena tirati fuori dall’imballaggio accanto a quelli tirati fuori dalla cantina.
La costruzione è curata dalla Performance e gli scafi costruiti nei quattro stabilimenti nel mondo sono curati secondo tolleranze rigidissime, in modo che un neozelandese abbia lo stesso scafo di un californiano o di un italiano. Secondo lo stesso concetto di massima monotipia, vengono costruiti gli alberi e le vele in modo di mettere nelle stesse condizioni tutti gli atleti.
Nonostante il progetto sia datato, la crescita tecnica degli atleti è stata notevole. Dal 1996 il Laser è entrato di forza nel programma olimpico con la versione standard. E’ stato Checco Bruni, già Campione nel mondo nel 1995, a rappresentare l’Italia alle Olimpiadi di Atlanta, nelle acque di Savannah. Nonostante la semplicità delle barca, per eccellere in questa classe occorre oramai un fisico ben preparato. 180 centimetri di altezza e 70-75 chilogrammi di peso sembrano essere le condizioni per veleggiare ad alto livello, mentre una più che ottimale condizione fisica è necessaria per primeggiare nelle regate che, per l’alto numero di partecipanti al via, diventano anno per anno sempre più impegnative.
Il successo di questa classe non sta solo nel riconoscimento dello status olimpico. Le tre versioni Standard, Radial per le donne e gli atleti juniores, e 4.7 per i ragazzi sotto i quindici anni, permettono di avvicinare alla vela una quantità enorme di persone. Sono addirittura 170 gli atleti sotto i 19 anni che regatano con regolarità in Italia. L’organizzazione della classe è vivacissima ed esistono regate per tutti dai 12 ai 75 anni. La maggiore concentrazione di barche si ha nel Lazio, sul Lago di Garda ed in Sicilia dove negli ultimi due anni si è registrato la più alta crescita.
In Italia è possibile prendere parte alle regate zonali che sono stabilite in egual data in modo da evitare inutili concomitanze. Gli atleti possono confrontarsi mensilmente nella propria zona da marzo ad ottobre. Chi vuole crescere ulteriormente può accostarsi alle tappe di Italia Cup, quattro appuntamenti equamente distribuiti sul territorio nazionale, dove si può partecipare a kermesse con più di 200 barche. Infine chi non è ancora soddisfatto, può partecipare alle tappe di Europa Cup ed alle Preolimpiche (in Italia Anzio e Genova) dove, grazie all’ammissione libera, ci si può mettere al confronto col Gotha della vela mondiale.
Ce n’è per tutti i gusti. E non è tutto.L’utilizzo dello stesso scafo con il rig 4.7, permette agli atleti al di sotto dei 15 anni di accostarsi ad una imbarcazione semplice ed a regate piacevolmente affollate, dove lo stare insieme è più importante del risultato. Il Laser 4.7 è stato accolto con interesse soprattutto dai giovanissimi che, terminata l’esperienza sull’Optimist, trovandosi un attimo spaesati spesso rinunziano allo sport della vela.
Il Laser è un barca che dura tutta la vita, le regate sono molto frequentate e la stretta monotipia garantisce a tutti di correre ad armi pari senza la necessità di ricorrere ad artifici tecnici.
Ben venga lo spazio su Albaria Magazine per il Laser. Diamo voce a quelli che con pochi proclami e tanti fatti portano a mare la gioia di fare.
ITALIA CUP: CONFERMATA LA TAPPA AL
WINDSURF WORLD FESTIVAL ‘99 DI PALERMO
Dopo la tappa di Italia Cup del 1998 disputata nelle acque di Mondello, l’AssoLaser, la classe che gestisce le regate Laser in Italia, ha voluto rinnovare la collaborazione con il circolo Albaria, riconfermando la presenza di questa imbarcazione all’interno del World Festival ‘99. Nella scorsa edizione sono stati circa cento gli atleti impegnati nei quattro giorni di regata e siamo sicuri che quest’anno il passaparola porterà a Palermo circa il doppio dei concorrenti. La regata in realtà è stata un po’ anomala per i Laseristi. Catapultati in un “manicomio” rappresentato da feste, concerti, tornei di beach-volley e mille altre manifestazioni di contorno, in pochi hanno rinunziato a fare le ore piccole per un miglior rendimento in regata. Per intenderci basti la battuta di alcuni di loro che hanno promesso di riscriversi alla tappa di Italia Cup in seno al World Festival 99, questa volta però senza l’imbarcazione. Al di là dello scherzo, comunque, l’appuntamento dell’anno passato ha portato a Palermo tutti i più forti specialisti del Laser. Su tutti l’ha spuntata Michele Regolo, dopo 4 giorni di estenuanti prove per il vento che ha spirato in maniera leggera ed irregolare. L’organizzazione di grossi eventi Laser in Sicilia è sintomo della ripresa dell’attività su questa deriva. Passati i tempi in Laser di Checco Bruni, Gaetano Figlia di Granara e Francesco Bertorotta, restano ai massimi livelli solo D’Amico e Monastero. Ma è mancata del tutto la base. Stranamente in Sicilia si era stabilizzata l’attività di massimo livello, in mancanza di un valido vivaio alle spalle. In questi ultimi due anni il CUS Palermo, il Solunto, l’AutoYachtingClub ed il Canottieri Marsala hanno dedicato la loro attenzione a questa deriva ricreando, non senza sforzi, un vivaio di atleti ed atlete da fare crescere e in seno al quale si spera di trovare i campioni di domani. Il trend di crescita dei tesserati Laser in Sicilia è in salita e la nostra regione è ora tra le prime in Italia. Le tappe zonali vedono oramai regolarmente al via, circa 50 imbarcazioni, assestando la classe come la più numerosa nella nostra isola. Gli atleti isolani non risparmiano energie cercando di partecipare ai più grossi appuntamenti italiani di questa classe. La collaborazione della Associazione di classe nazionale, guidata dal milanese Macrino Macrì è servita ulteriormente da stimolo attraverso l’assegnazione di grosse regate: ad aprile i Campionati Italiani Universitari organizzati dal Cus Palermo, a giugno la tappa di Italia Cup organizzata dall’Albaria e poco prima la fase finale della Coppa dei Campioni, manifestazione che raccoglie i migliori timonieri d’Italia, che sarà quasi certamente disputata in Sicilia. Adesso è necessario soltanto ricreare i fasti di un tempo e lavorare duramente, dirigenti tecnici ed atleti, alla ricerca di un altro Bruni che possa infondere entusiasmo ulteriore.
Le novità 1999 collegatevi con assolaser.