23  Dicembre 2003


 

 

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AMBIENTE: LA VISTA DEL MARE DI MONDELLO  

L'ULTIMA CANCELLATA



Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore al quale non è sfuggito che parte della cancellata è sempre al suo posto.
Il Giornale di Sicilia ha oggi titolato "A Mondello il lungomare ora è libero. Dopo 40 anni rimossa la cancellata".
Sembra ripetersi quanto già avvenuto dopo il 1961, anno in cui il Comune con i propri mezzi demolì lungo la spiaggia di Mondello manufatti abusivi, fra cui casotti in muratura adibiti a docce e gabinetti, cancellata in ferro, “restituendo così al godimento dei cittadini la passeggiata…”
Dopo il 1963 cancellata ed altri manufatti ritornarono incredibilmente sotto lo sguardo passivo dei cittadini, che hanno visto dal lungomare alla montagna di Pizzo Sella la costruzione di centinaia di ville e addirittura un palazzo, così come evidenziato da TG3 per la trasmissione Ambiente Italia.  
 



23 dicembre - La vicenda della cancellata si arricchisce di un nuovo capitolo. Natale è alle porte e chissà che Babbo Natale, in arrivo nelle prossime ore, non riesca a trovare nel suo sacco ricco di doni anche la soluzione definitiva a questa vicenda che anche in questi ultimi giorni continua ormai a trascinarsi, nonostante la poderosa accelerazione impressa dal sindaco Cammarata e dalla sua amministrazione nella direzione da tutti auspicata, ovvero l'eliminazione completa di una barriera abusiva.
Già nel lontano 1961 la cancellata fu oggetto di precise ordinanze Sindacali da parte dell’Amministrazione comunale di allora. Addirittura furono demoliti casotti e strutture, poiché abusivi, compresa la stessa cancellata, impiegando le maestranze del Comune, così come anche menzionato nella delibera n° 701 del 1963, che sotto la guida del sindaco F. Saverio Di Liberto deliberò concessioni ed autorizzazioni di dubbia legittimità senza specificarne la durata di inizio e fine, senza che l’Immobiliare Italo-Belga pagasse alcun canone di concessione.
La recinzione ”in panelli di rete metallica stirata” fu comunque autorizzata solo per il periodo della stagione balneare.
Gli illeciti di Mondello non sfuggirono agli ispettori della Regione siciliana, dell'ufficio Trazzere, che hanno elevato numerosi verbali per i quali esistono vari procedimenti giudiziari, tuttora pendenti verso il tribunale di Palermo.

Ogni giorno la nostra redazione riceve continui messaggi di cittadini che abitano Mondello o semplicemente la visitano, ed oggi siamo stati raggiunti da una lettera di un lettore non convinto di quanto accaduto recentemente, soprattutto dopo aver letto sulla stampa di una nota stonata che ancora non sembra rovinare la gentile melodia iniziata a comporsi il 25 novembre con l'intervento del sindaco.
Secondo quanto riportato dalla stampa, la cancellata resterà sul tratto di lungomare antistante lo Stabilimento balneare.
Resterà in quanto, secondo l’Immobiliare Italo-Belga, esiste un pericolo per i passanti a causa del dislivello tra il sedime stradale e la spiaggia, cosa veritiera in piccolissima parte, come documentato dalla foto sottostante, che evidenzia quanto sia ovvio ed immediato l'intervento di prolungamento del passamano esistente dello Stabilimento già autorizzato dalla Sovrintendenza. 


Il prolungamento del "Passamano ringhiera" dello Stabilimento, palese rimedio per la sicurezza dei passanti.

Dunque lo stato di legalità non verrà affatto ripristinato in toto in quanto, come più volte ribadito, la determina del Comune di Palermo con cui è stata sancita la revoca della vecchia autorizzazione a mantenere la barriera, non ammette assolutamente eccezioni.

La cancellata dovrebbe essere tolta del tutto.
Invece i recenti lavori di cementificazione, che hanno seguito la dismissione dei pannelli, preannunciano inequivocabilmente che la stessa cancellata ritornerà quanto prima, in barba al regalo natalizio 2003.

Tutto questo è accaduto in questi ultimi giorni e più persone se ne sono accorte, fra cui l'autore della lettera ricevuta che pubblichiamo di seguito:

"Determinato il sindaco Diego Cammarata non ha disatteso le aspettative, attivandosi perentoriamente in merito alla questione cancellata.
I lavori di smantellamento iniziati il 25 novembre scorso avevano subito una battuta d'arresto. Il sindaco, giorno 16 dicembre, è intervenuto ed a mezzo stampa ha reso note le sue intenzioni ai cittadini e nella fattispecie alla società Italo-Belga., facendo presente a quest'ultima senza mezzi termini un intervento da parte del Comune, impiegando unità della "dl 24".
Lo stesso giorno la dismissione dei pannelli è ripresa da parte degli addetti dell'Immobiliare.
Ma rileggendo gli articoli di Repubblica del 25 novembre e del Giornale di Sicilia del 23 dicembre, non riesco a capire perché si debba mantenere la cancellata nel tratto antistante lo Stabilimento in muratura per motivi di sicurezza, come ha spiegato Donatella Angelini, dirigente del servizio demanio del settore Patrimonio del Comune.
E se questi, il settembre scorso, ha revocato l'autorizzazione comunale del 1963 che riguarda l'intera cancellata, perché lasciarne una parte anche se solo in un punto? E' come concedere la grazia a tutti i condannati, eccetto uno: lo Stabilmento per sempre in gabbia. Che fine faranno tutte le battaglie che vogliono restituito il mare di Mondello nella sua totalità? Non è eticamente, esteticamente né logicamente consentito lasciarla, adducendo per quanto mi riguarda inesistenti motivi di sicurezza. Dunque parte della cancellata sembra destinata a permanere, una sorta di simbolo di una battaglia ancora non vinta del tutto, se non addirittura, paradossalmente, di una sconfitta per chi ha tenuto per la liberazione di Mondello e che, scusate il gioco di parole, non è stata cancellata
. Quando anche il mare, nel tratto dello Stabilimento, sarà liberato, si potrà scrivere realmente la parola fine". (lettera firmata)

Incuriositi dunque da questa intrigante segnalazione abbiamo verificato la situazione.
La determina comunale effettivamente chiede la totale dismissione della cancellata entro il 30 novembre 2003.
Inoltre una successiva nota del Comune (del 15 dicembre scorso),  indirizzata alla Società Italo-Belga e ad altri concessionari della spiaggia di Mondello, a firma della dott.ssa Donatella Angelini del servizio Demanio del settore Patrimonio, afferma senza alcuna esitazione che "dopo la dismissione della predetta cancellata, nessun altro tipo di recinzione potrà permanere”.
Le disposizioni sono chiare e non lasciano spazio ad alcuna interpretazione, in quanto solo dopo la completa dismissione della cancellata potrebbero essere rilasciate autorizzazioni dagli uffici competenti.
Il punto è: esiste oggi un'autorizzazione o un tacito accordo che permette di lasciare ancora parte della vecchia cancellata?

Già nel gennaio scorso - come testimoniato anche nella nostra rassegna stampa su Mondello -, la Sovrintendenza si era pronunciata in merito ad un generale riassesto del lungomare di Mondello in favore di una soluzione che contemplasse una sicuramente legittima e più gradevole staccionata in castagno, da montare solo durante la stagione balneare.